Il lavoro d’artista si può cestinare? Svendere? Trascurare? Requiem for my dream affronta il tema della perdita d’importanza dell’arte e degli artisti nella società contemporanea. Quando e perché è iniziato questo processo di svalutazione? In quale misura gli stessi artisti si sono resi complici? La performance è alimentata da un sentimento di rivolta creativa verso sé stessi e verso un contesto in cui gli artisti sono considerati sacrificabili perché non necessari. Riappropriandosi dello spirito critico e vitale che da sempre appartiene al mondo della cultura, la performance si propone come un rituale moderno di riscatto e possibile rinascita. In una cornice installativa e performativa che permette una visione ampia, al contempo comunicativa ed evocativa, Requiem for my dream vuole creare uno spazio di riflessione e condivisione.