La mostra
Viviamo nella società delle immagini che, riprodotte infinite volte, perdono istantaneamente unicità. Una condizione che ha spesso contribuito alla definizione di opera d‘arte. Cristina Sáez, salpata dalla portuale Bilbao, ha navigato a lungo; dalla Britannia alle Americhe, per approdare infine nel Grigioni italiano, terra di
artisti di fama mondiale. Qui ha riscoperto l’immediatezza assoluta e il concetto di unicità. Lampi di luce nell’oscurità regalano una visione inusuale e intimista dell’intimo femminile. Ombre suadenti letteralmente
proiettate sulla carta fotografica svelano un mondo nascosto e seducente, totalmente slegato dalla sessualità. Il soggetto perde perciò la funzione per cui è stato creato e svela la sua nuova affascinante
natura. Unica e autentica. Alessandro Tini, giornalista