Confine

Frodi e contrabbando, maxi-operazione al confine italo-elvetico

L'operazione dei finanzieri in Piemonte e Valle d'Aosta ha portato al sequestro, fra l'altro, di una viola contraffatta col marchio di un famoso liutaio

I controlli in dogana
(Foto: Guardia di Finanza)
20 aprile 2024
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Negli ultimi giorni i confini stradali e ferroviari italo-svizzeri del Piemonte e della Valle d’Aosta sono stati interessati da "un'imponente operazione di controllo" finalizzata al contrasto del contrabbando, della contraffazione e del traffico illecito di valuta e metalli preziosi. Lo annunciano le autorità italiane.

Le operazioni sono state condotte dalla Guardia di Finanza di Verbania e di Aosta e dai funzionari degli Uffici Dogane del Verbano-Cusio-Ossola, di Aosta e dell'Ufficio Antifrode della Direzione Territoriale per la Liguria, il Piemonte e la Valle d’Aosta.

In particolare, al tunnel del Gran San Bernardo è stata sequestrata una viola contraffatta che un cittadino italiano tentava di introdurre nel territorio nazionale. Sullo strumento i militari hanno notato una targhetta che attribuiva la realizzazione al maestro liutaio veneziano Leone Sanavia, mentre gli accertamenti hanno condotto all'ipotesi di fabbricazione rumena o boemo-ungherese. Gli strumenti originali di Leone
Sanavia hanno un valore di mercato che oscilla tra i 25 e i 60 mila euro, mentre la copia sequestrata ha un valore inferiore ai 2'000 euro In Piemonte, invece, sono stati rilevati due casi di contrabbando con il sequestro di sette orologi preziosi occultati nei bagagli dei viaggiatori, diverse violazioni valutarie e cinque sequestri di stupefacenti.

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