Bellinzonese

Accoltellamento alla Clava: ‘Tutto è successo all'improvviso’

Il proprietario e gerente Fabio Dondi sottolinea come ‘il personale è intervenuto immediatamente, allertando subito la polizia’

In sintesi:
  • Non vi sono state avvisaglie: né un diverbio, né una lite
  • Le due persone sono entrate separatamente nel locale
  • Negli ultimi 16 anni non era mai spuntato un coltello
(laRegione)
17 aprile 2023
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Era una domenica sera come tante altre nel locale notturno La Clava, in via Camminata a Bellinzona: clienti che cantano una canzone al karaoke, bevono qualcosa e che fanno amicizia con gli altri frequentatori. Poi, però, all’improvviso, spunta un coltello: nella notte tra domenica e lunedì, poco dopo le 2.30, un 49enne portoghese domiciliato nel Locarnese ha accoltellato un 56enne peruviano del Luganese, provocandogli ferite giudicate non gravi. «Tutto è successo all’improvviso, senza alcun preavviso», afferma a ‘laRegione’ Fabio Dondi, proprietario e gerente del disco-bar dal 2007. «Era una serata tranquilla, con circa 15 persone nel locale, e fino al momento dell’accaduto non vi erano state avvisaglie che potessero far pensare a un avvenimento simile: in precedenza non vi è stato ad esempio né un diverbio, né una lite». Le due persone si trovavano infatti in due gruppi diversi all’interno del locale, nel quale erano inoltre entrati separatamente, ad orari differenti. Tutto è poi «successo in pochi secondi, dal nulla». Dondi tiene a sottolineare che «il personale è intervenuto immediatamente per gestire al meglio la situazione e ha subito allertato la polizia». Si è trattato di un evento «imprevedibile» gestito in ogni caso «al meglio dal servizio di sicurezza che è sempre attento e attivo, intervenendo non appena vi è la necessità di farlo».

‘La sicurezza non viene mai trascurata’

Premettendo che «eventi del genere non dovrebbero capitare in nessun locale», il gerente assicura che «la sicurezza è un aspetto molto importante, che non verrà mai trascurato». In questo senso, a individui che generano problemi, vengono regolarmente emanate diffide, che vietano alle persone in questione di frequentare il locale. Problemi non paragonabili ai fatti accaduti oggi: «Negli ultimi 16 anni un coltello non si era mai visto». Anche il 49enne del Locarnese è quindi stato ovviamente diffidato. Una persona che «non era un cliente abituale», così come non lo era nemmeno il 56enne del Luganese, precisa Dondi. Due persone che, stando a nostre informazioni, non sembrerebbero nemmeno essere note alle forze dell'ordine.

Ricordiamo che sul posto sono intervenuti agenti della Polizia cantonale e, in supporto, di quella comunale, nonché i soccorritori della Croce Verde di Bellinzona, che dopo avere prestato le prime cure al 56enne hanno provveduto al suo trasporto in ospedale. Ospedale dal quale l’uomo dovrebbe essere già stato dimesso. Il 49enne, invece, dopo aver opposto resistenza, è stato fermato all'esterno dell'esercizio pubblico. Le ipotesi di reato nei suoi confronti sono di tentato omicidio, lesioni gravi subordinatamente semplici, violenza o minaccia contro le autorità e i funzionari. L'esatta dinamica dei fatti sarà stabilità dall'inchiesta in corso che è coordinata dalla procuratrice pubblica Marisa Alfier.

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