Economia

«Non credo nel salvataggio di Credit Suisse»

Per Konrad Hummler, ex socio e direttore della Wegelin & Co, ‘i mercati internazionali del credito stanno reagendo in modo troppo negativo’

Cercando la luce in fondo al tunnel
(Keystone)
18 marzo 2023
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Addio a Credit Suisse, non è più salvabile. È l’opinione di Konrad Hummler, ex socio e direttore della banca privata Wegelin & Co, a suo tempo uscita praticamente distrutta dalla vertenza con il fisco americano. Si tratta di salvare il rating dell’intero sistema paese, afferma il banchiere.

"La Svizzera ha già fatto la cosa giusta, la Banca nazionale svizzera ha reagito rapidamente e ha assicurato a Credit Suisse un aiuto di liquidità", esordisce Hummler in un’intervista pubblicata oggi dalla Neue Zürcher Zeitung. "Tuttavia, questo ha calmato i mercati solo per poco tempo. Ora si tratta di capire come procedere. La situazione sui mercati internazionali del credito è molto tesa".

"Occorre chiedersi se Credit Suisse possa essere salvata: una volta che la fiducia se ne è andata, non c'è più", prosegue il 70enne. "La mia opinione è chiara: se un istituto bancario raggiunge un punto in cui non è più possibile instaurare un rapporto di fiducia deve essere liquidato. Non si può risolvere un problema scaricandolo su qualcun altro."

"La Svizzera ha il miglior rating creditizio al mondo grazie all’indipendenza della Banca Nazionale e a politiche finanziarie prudenti", osserva lo specialista. "Un impegno sbagliato nei confronti di Credit Suisse potrebbe danneggiare questa eccellente reputazione. Perché da questo rating dipende il rifinanziamento di tutte le aziende elvetiche".

Non crede più – chiede il giornalista – nel salvataggio di Credit Suisse? "Se devo essere sincero, no", risponde l’intervistato. "I mercati internazionali del credito stanno reagendo in modo troppo negativo. Il sistema è molto sensibile.

La Svizzera perderà quindi una banca. "Credit Suisse sarà liquidata in modo corretto, esistono metodi standardizzati che garantiscono il salvataggio delle divisioni sane della banca. Oppure la liquidazione di Credit Suisse sarà trasferita a un’altra grande banca, e la Finma e lo stato si assumeranno la garanzia senza se e senza ma. Credit Suisse non è insolvente, manca solo di liquidità".

Quello che è importante sapere: "La tempesta non sta passando: sta procedendo dritta verso la Svizzera", conclude l’ex banchiere.

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