Musica

A Carlo, il Conservatorio in Festival

È una lunga dedica al Ciceri che non c’è più la seconda edizione dell’evento, dal 6 al 12 febbraio tra aule, Lac e altre sale da concerto cittadine

Carlo Ciceri, 1980-2022
2 febbraio 2023
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Grandi concerti, musica da camera, contemporanea e sacra, presentazioni e altre occasioni musicali e umane, nelle aule del Conservatorio della Svizzera italiana (Csi) e nelle principali sale di concerto della città di Lugano. Scritto in poco più di quattro righe, era il sunto dell’intera proposta di ‘Conservatorio in Festival’, dal 6 al 12 febbraio prossimi, per la seconda edizione. Coinvolti sono la Scuola di Musica, il Pre-College e la Scuola universitaria di Musica.

La stanza 201 del Csi ne ha ospitata la presentazione, la voce di alcuni dei presenti è qui riportata. Quella di Luigi Maria Di Corato, per esempio, a nome della cultura cittadina, il primo a fare il nome di Carlo Ciceri, compositore e membro della commissione di direzione del Csi, responsabile di 900presente, morto improvvisamente nel marzo del 2022: «Aveva pensato lui questo festival, realizzando un prototipo che si è rivelato un successo. Lo dico io per tutti: ci manca molto». È a Ciceri che questo secondo ‘Conservatorio in Festival’ è interamente dedicato.

Andate e ritorni

L’apertura di questa settimana di musica è affidata alla Sinfonia n. 8 in Do minore di Anton Bruckner, l’ultima completata dal compositore austriaco e dedicata all’imperatore Franz Joseph I. «Quando è stata l’ultima volta dell’Ottava di Bruckner in Ticino? È stato in questo secolo? Ho qualche dubbio», chiede Cristoph Brenner, direttore generale della Fondazione del Csi, nell’introdurre quanto si ascolterà lunedì 6 febbraio alle 20.30 nella Sala Teatro del Lac. È il secondo concerto della Stagione sinfonica 2022-23 del Csi e lo dirigerà Francesco Angelico, oggi Generalmusikdirektor dello Hessisches Staatstheater di Kassel, in Germania, non molto tempo fa giovane diplomando al Csi con il maestro Giorgio Bernasconi. «Ci rende felici – dice Brenner – vedere come un ex allievo che sta facendo una bellissima carriera torni qui per dirigere la nostra orchestra».

Via le distanze, e ‘Carta Bianca’

Martedì 7 febbraio sarà il momento del Pre-College, con il concerto Maestri&Allievi nell’Aula Magna del Conservatorio, occasione in cui le distanze docente-studente si azzereranno, sul medesimo palco: Pavel Berman, Hana Kotkova, Stefano Bragetti e Taisuke Yamashita, con tredici allievi, affronteranno un programma che include il Concerto Brandeburghese n. 4 in Sol maggiore di Bach e Il Carnevale degli Animali di Camille Saint-Saëns.

Mercoledì 8 febbraio torna ‘Carta Bianca’, ovvero le chiavi del Conservatorio date in mano all’Associazione degli Studenti della Scuola universitaria di Musica, per quella che è una specie di ‘autogestione’, con un dovuto distinguo. Federico Battista Melis, presidente dell’Associazione: «Carta Bianca è sì un evento autogestito, ma nato comunque insieme a Carlo. Siamo andati tante volte nel suo ufficio a proporgli le idee che ci passavano per la testa, lui le ha valutate, accolte, e respinte se era il caso. Questo confrontarci è stato il momento più forte della nascita di ‘Carta Bianca’, e siccome questa parte di Festival è nata insieme a lui, abbiamo deciso di riproporla nella stessa identica formula dell’anno scorso». Con un paio di novità: «Abbiamo riservato più spazio agli studenti di Composizione, che non hanno occasioni frequentissime per fare ascoltare quanto da loro composto. Quale occasione migliore il Festival». Più spazio anche all’improvvisazione: «Sono tanti i musicisti con questa passione. Esistono già corsi e saggi dedicati, ma abbiamo voluto aprire ulteriori spazi». Nell’aula dedicata all’improvvisazione, il pubblico potrà orientare le scelte dei musicisti; in quella di musica antica, scegliere i brani. Lo dice Csi Magazine, che di ‘Carta Bianca’ segnala anche il programma: Cage, Castelnuovo-Tedesco, Couperin, Crumb, Beethoven, De Falla, Martinu, Paganini, Respighi, Taffanel.

‘Con Carlo’

Di venerdì 10, nella Chiesa di San Nicolao della Flüe, ‘Consolator Optime’, concerto di canto gregoriano diretto da Giovanni Conti, con Maria Luisa Andrici all’organo e la partecipazione di studenti e alumni del Master of Advanced Studies in Canto gregoriano, paleografia e semiologia: si suonano – anche qui in ricordo di Ciceri – musiche di Duruflé, Langlais, Demessieux e canti gregoriani. Sabato 11, tempo di Maratona musicale con i tre dipartimenti uniti per un fitto programma di attività senza distinzione d’età. Domenica 12 il gran finale: in mattinata, nella Hall del Lac, la replica del Concerto di Gala della Scuola di musica; in serata, il terzo concerto della XXIV stagione 900presente: l’Auditorio Stelio Molo della Rsi ospiterà l’esecuzione di ‘Ins Wasser’, lavoro di Ciceri – di casa in quell’arena dal suono unico – che rilegge l’ultima produzione di Franz Schubert, dando a una manciata di lieder nuova veste strumentale. Francesco Bossaglia, delegato attività orchestrali e d’ensemble Scuola universitaria di Musica, sorta di direttore artistico dell’evento: «È un brano bellissimo, che contiene tutto il suo amore per Schubert. Invece che per voce e sette musicisti, come fu concepito, noi lo faremo con due direttori d’orchestra e sei cantanti invece di una sola, perché l’evento si chiama ‘Con Carlo’, titolo che per me significava coinvolgere tante persone».

Per finire. Pure la conclusiva ‘La vie d’un héros (Tombeau Vivier)’ di Walter Boudreau ha un legame con Ciceri: «Chiudiamo con un piccolo ma solenne e luminoso brano in prima esecuzione europea, con il quale Boudreau ricorda l’amico Claude Vivier, assassinato nel 1983 a soli 35 anni. Quella composizione piaceva a me e a Carlo, volevamo programmarla. Sarà un modo di utilizzare l’arte per fare quel salto in avanti necessario quando i dolori sono ancora vicini» (www.conservatorio.ch).

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