Mendrisiotto

Dopo lo strappo di Cerutti, ‘nel Plr non faremo gli struzzi’

La mossa del municipale spiazza i vertici del partito a vari livelli. Speziali: ‘Deve essere un punto di ripartenza’

Aprile 2021: tempi andati
(Ti-Press)
1 febbraio 2023
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Massimo Cerutti si è "dissociato" dalla Sezione Plr di Mendrisio, di fatto, all’insaputa del suo gruppo. Nessuno ai vertici locali (che l’hanno appreso lunedì sera dalla stampa), distrettuali o cantonali era, infatti, a conoscenza delle sue intenzioni. La presidente del Distretto Plr Mendrisiotto, Sonia Meier, non fatica a parlare di «fulmine a ciel sereno». E riconosce di essere rimasta «basita» per quanto andato in scena a margine del Consiglio comunale cittadino di lunedì sera. Il tempo di far rimbalzare a serata inoltrata l’annuncio del municipale – ormai ex liberale radicale mendrisiense e per sua stessa esternazione "indipendente" – sul portale de laRegione, e i telefonini degli esponenti, a vario livello, del partito si sono arroventati. «In serata sono stato informato da un piccolo temporale di whatsapp», ammette il presidente cantonale Alessandro Speziali.

La Sezione ‘prende atto’

La Direttiva (più o meno allargata) del Plr di Mendrisio non ha fatto, insomma, nemmeno in tempo a sedersi attorno a un tavolo – cosa che succederà questo mercoledì sera, come da programma – e a incassare l’esonero, temporaneo ma con effetto immediato, di Cerutti dalla regia del dicastero Aziende industriali, sancito il 24 gennaio scorso dal Municipio della Città, che le carte si sono scompaginate un’altra volta. Morale: ci si è ritrovati a fare i conti con uno strappo ben più profondo della sfiducia manifestata due settimane orsono dal Consiglio comunale nei confronti della gestione delle Aim da parte del municipale.

Preso lì per lì, a caldo, il presidente (nonché consigliere comunale) Giovanni Poloni preferisce non dire nulla. Il commento, firmato dall’Ufficio presidenziale della Sezione, arriverà qualche ora più tardi, alla luce del giorno: "La Sezione – si legge nella nota, stringata – prende atto della decisione presa da Massimo Cerutti, in completa autonomia, avvenuta a mezzo stampa, ancora prima di un possibile e auspicato chiarimento in seno alla Direttiva sezionale e con il Plr cantonale in merito agli ultimi avvenimenti". A questo punto ci si prenderà il tempo per ragionarci su, a mente fredda. Alla discussione prenderà parte anche la responsabile distrettuale Meier; e anche il presidente cantonale Speziali, ci dice, farà in modo di esserci.

Meier: ‘Ci stavamo chiarendo, poi...’

«Sin qui ci eravamo chinati sul problema, e stavamo cercando una via mediana per poterci chiarire, nel tentativo di capire come traghettare il gruppo in questo particolare momento – ci spiega Sonia Meier –. Poi Cerutti ha preferito comunicare le sue intenzioni alla stampa prima che agli organi di partito. Quindi ne prendo atto. In ogni caso, continueremo a discuterne internamente prima di giungere a una posizione ufficiale, a breve». Discussione, ci conferma la presidente distrettuale, che verrà affrontata su più piani, a livello sezionale e cantonale. «Non è che la cosa non tocchi tutti».

‘Questo non era il modo’

In effetti, Cerutti fa un distinguo: lo strappo è con la sezione, non con il partito cantonale. Si possono conciliare i due aspetti? «Il partito non fa distinzione tra i suoi ‘figli’. Anche qui dovremo capire come muoverci. Certo non fa un favore al Plr, e forse neanche a sé stesso». Meier non nasconde che, in questo frangente (con la campagna per le Cantonali al decollo), avrebbe fatto a meno di questa crisi interna. Il Plr ne uscirà? «Ora come ora non so cosa dire – ci risponde –. È un po’ come tra due che stanno divorziando e prima di parlarne tra loro lo dicono agli amici. Tutto si può sanare, dipende dall’impegno e dalla voglia delle parti in causa di fare un passo indietro. Indipendentemente da chi abbia ragione e chi torto, comunque, non era questa la modalità attraverso la quale esternare del malcontento nei confronti della propria sezione. Se questo era l’intento di Cerutti. Se umanamente si può comprendere un momento di insoddisfazione, non è lo stile giusto per una persona che ricopre un ruolo all’interno di un partito».

Su questo punto Meier non fa sconti. «Ciò che mi fa male, in tutta sincerità e in generale, è l’atteggiamento di quei neoeletti che una volta conquistato il seggio, se ne sentono il sovrano. Dimenticando che è in prestito e che serve umiltà per governare quel pezzetto di banco, e a tutti livelli istituzionali. Faccio fatica a capire questa cosa».

Speziali: ‘Incontreremo la Sezione e Cerutti’

Spostandosi verso il partito cantonale, la prima preoccupazione adesso, dice a chiare lettere il presidente Speziali, è «che il Municipio possa continuare a lavorare bene, che i servizi vengano garantiti. E su questo non ho dubbi. Secondariamente – ribadisce – è importante che anche la Sezione Plr possa riprendere a lavorare serenamente. L’uscita di Cerutti dal partito locale è un punto di arrivo, ma vogliamo sia anche un punto di ripartenza. Nei prossimi giorni poi, di sicuro – anticipa Speziali – incontreremo il Plr di Mendrisio come anche Cerutti, perché vi sono degli aspetti da chiarire, per capire meglio il contorno della vicenda e vedere se vi sono anche delle conseguenze.

‘Assicuriamo piena operatività’

«La mia linea? Alla fine se ci sarà da fare autocritica, la faremo. Evidentemente – ammette il presidente – questo non è un bello spettacolo, sia per il Plr che per i cittadini. E non abbiamo né voglia, né intenzione di fare i classici struzzi. Sarebbe uno sgarro ai nostri elettori e a tutti i cittadini. Di conseguenza, ne discuteremo a fondo. Ma ripeto, ciò che conta è che dalle 23 di lunedì sera tutti abbiano potuto riprendere a lavorare bene. Potrò dire di più nei prossimi giorni», ci conferma.

Torniamo, però, alla duplice posizione di Cerutti, che si sente ancora un liberale radicale ma non di Mendrisio. «Noi non abbiamo un sistema di tesseramento. Quindi sono parte del Plr coloro che hanno una carica pubblica o partitica e più in generale chi si riconosce nei valori e nei programmi del nostro statuto. È difficile, dunque, poter stabilire questa ‘membership’ – fa presente ancora Speziali –. Ora come ora contiamo, come detto, di chiarirci con il Plr di Mendrisio e soprattutto con Cerutti. Se poi ci saranno delle decisioni future da prendere, le prenderemo, senza edulcorare nulla. Sia chiaro: nessuna intenzione di sminuire l’accaduto. Che spiace e spiazza. Ora è il momento, però, di assicurare piena operatività».

Il sindaco: ‘Il Municipio è coeso’

Con un liberale radicale in meno e un indipendente in più, in effetti, potrebbe sembrare che i rapporti di forza siano cambiati dentro la stanza dell’esecutivo. Ma non è proprio così, come rende attenti lo stesso sindaco di Mendrisio Samuele Cavadini. «Il nostro scopo è guardare al bene della Città. E in tutto questo tempo – tiene a sottolineare – il Municipio ha lavorato in modo molto coeso. Tanto è vero che le decisioni più importanti sono state prese con il beneplacito di tutte le forze politiche. E questo è un approccio che vogliamo continuare a mantenere».

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