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‘Non bisogna perdere di vista il valore dell’adolescenza’

Ettore Cavadini ricorda l’importanza di impegnarsi per i giovani. L’ex direttore della Commerciale di Chiasso ha ricevuto domenica il Premio Lavezzari.

Ettore Cavadini durante la cerimonia di consegna del premio Lavezzari
(Ti-Press)
16 gennaio 2023
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Un uomo che è riuscito a rimanere saldo, «trasmettendo un modello di riferimento nei diversi contesti dell’esistenza». Viene descritto così Ettore Cavadini, vincitore del Premio massimo 2022 della Fondazione Cesare e Iside Lavezzari. Con queste parole Umberto Balzaretti, segretario di quest’ultima, ha spiegato la scelta di premiare un uomo poliedrico che, fra gli altri ruoli, è stato vicesindaco di Chiasso e direttore della Scuola commerciale della città.

‘I giovani devono avere la nostra fiducia’

Durante la consegna del riconoscimento, avvenuta domenica al Cinema teatro di Chiasso, il presidente della fondazione Michel Magnin ha ricordato il contributo di Cavadini nel contesto scolastico: «È stato apprezzato da studenti, genitori e rappresentanti del mondo professionale per la sua conoscenza sempre aggiornata della materia e per l’innata capacità comunicativa». Il suo impegno in contesto giovanile è sempre stato molto grande: «Nella scuola ho trovato le migliori soddisfazioni – ha detto Cavadini –, che arrivano quando non si perde di vista il valore dell’adolescenza che cerca di trovare la propria strada». Nel suo discorso, il vincitore del premio ha ricordato l’impegno, anche del Comune di Chiasso, per sostenere la scuola commerciale che «è nata ed è stata portata anche con tanta voglia di voler bene agli allievi». Ragazzi e ragazze che «ogni tanto vanno magari richiamati nel loro essere un po’ lontani, un po’ superficiali, riguardo alle nostre esigenze e rispettivamente da quello che per noi sono le cose da imparare e mettere in pratica». Tuttavia «questi giovani devono avere la nostra fiducia. Fa niente se hanno in mano il telefonino, basta essere capaci di indirizzare il telefonino insieme a loro».

Uomo di politica, di Chiesa, di montagna e di musica

Altro aspetto importante della vita di Cavadini è stata la politica, della quale si è occupato «dedicandosi veramente alla cosa pubblica», ha indicato Magnin, che del vincitore ha poi ricordato poi il suo essere uomo di Chiesa: «Da sempre legato alla leggendaria figura di monsignor Willy Albisetti, il quale ha pure ricevuto il premio della fondazione, Ettore Cavadini è stata figura trainante della gestione del cinema Excelsior ad ampio raggio e in numerose attività dell’oratorio, oltre a costituire un contributo indispensabile alla vita della Fondazione Don Willy per il campeggio dei ragazzi della parrocchia di Chiasso. Non so chi può aver dato di più ai giovani della città».

Grande appassionato di montagna, Cavadini è stato pure «vicepresidente della Federazione alpinistica ticinese, membro della Sat di Chiasso e monitore Gs di alpinismo. Ha partecipato alla ricostruzione della capanna dell’Alpe Sponda dopo la valanga del 1975, non solo per i progetti, ma anche fisicamente trasportando i materiali. Ha presieduto l’Associazione ticinese dei sentieri per ventiquattro anni, dando anche in questo ambito prova di disinteressata disponibilità avente come scopo la coesione sociale». Non da ultimo Magnin cita la musica, che nella vita di Cavadini «è stata una costante». Ha infatti «seguito da vicino la Musica cittadina di Chiasso per anni, oltre a essere stato cantore della Corale San Vitale di Chiasso, spesso nelle parti di solista». Al momento è membro della Corale Santa Croce di Vacallo, la quale come omaggio si è esibita durante la premiazione, accompagnata al violino dal maestro Antonello Molteni.

‘Collaborare tutti per la comunità’

«Tutto è stato fatto con la buona volontà e con il cuore», ha dichiarato Cavadini. «Mentre quello che resta da fare è tanto e la comunità lo sa». In conclusione al suo intervento il vincitore si è detto sempre disponibile ad aiutare, sottolineando che «tutti dobbiamo collaborare, tutti dobbiamo essere pronti a mettere in piedi la comunità, non solo quella di Chiasso».

Un momento di scambio

Durante la cerimonia sono stati inoltre premiati dalla Fondazione Lavezzari i migliori studenti domiciliati nel Mendrisiotto per l’anno scolastico 2021-2022. Si tratta di Nora Teoldi, che al Liceo cantonale di Mendrisio ha conseguito la migliore maturità in assoluto, con la media del 5.93, e il miglior risultato nell’opzione specifica inglese; Fabio Rampa, che al Centro professionale commerciale di Chiasso ha ottenuto la media del 5.6 nel percorso Spc con maturità a tempo pieno; Matilde Zannoni, che con la media del 5.5 ha conseguito la maturità professionale, indirizzo sanità e socialità, al Centro professionale sociosanitario medico-tecnico di Lugano e Federica Ostinelli, che ha ottenuto la maturità sociosanitaria, media del 5.5, alla Scuola specializzata per le professioni sanitarie e sociali. La consegna si è conclusa con un momento di dialogo tra Cavadini e i giovani premiati.

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