Mendrisiotto

Istanza di aggregazione, missione compiuta a Balerna

I promotori hanno raggiunto e superato la soglia delle oltre 300 firme richieste dalla legge. La domanda ora sarà inviata al Consiglio di Stato

In sintesi:

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Lo scenario resta aperto
(Ti-Press)
20 dicembre 2022
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La missione poteva sembrare impossibile. Invece, in circa tre settimane si è riusciti nell’intento: l’istanza aggregativa a Balerna oggi è una realtà. È stato raggiunto e superato, infatti, il quorum di oltre 300 firme necessario per dare sostanza alla richiesta di avviare, dapprima, uno studio approfondito, e poi presentarsi davanti alla popolazione con la proposta di unire le forze dei Comuni del Basso Mendrisiotto (o almeno di alcuni di essi). L’obiettivo è di disegnare un nuovo comprensorio che includa Balerna, Chiasso, Morbio Inferiore e Vacallo. Lasciando, in ogni caso, la porta socchiusa pure a Novazzano e Breggia.

Con tutta probabilità a essere sorpresi, per primi, dal risultato ottenuto – e in pratica in un terzo del tempo a disposizione –, sono gli stessi promotori, i tre consiglieri comunali di Balerna – Edy Muscionico, Fabio Canevascini e Andrea Zaramella – che si sono tuffati in questa avventura. Di fatto, si tratta di una prima a livello ticinese. Mai sino a ora la spinta a confrontarsi su un processo aggregativo era giunta direttamente dalla cittadinanza, declinando così una delle opzioni iscritte nell’articolo 4 della Legge sulle aggregazioni e separazioni dei Comuni del dicembre 2003.

"L’aver raggiunto il numero di firme necessarie in poco tempo – si legge in una nota – è segno evidente che i cittadini di Balerna hanno capito l’importanza della questione e vogliono essere parte attiva nella decisione finale, che sarà tema di un prossimo futuro, in base allo scenario che uscirà dallo studio aggregativo".

In effetti, la popolazione di Balerna che ha aderito sin qui all’istanza, depositata a fine novembre alla Cancelleria comunale, ha mostrato interesse per questa possibilità, ma soprattutto per l’esigenza, sentita, di sviscerare il dossier dell’aggregazione sino in fondo. Ovvero fino alla votazione popolare. Insomma, si riapre il dialogo e proprio dal Comune che per primo, di recente, aveva chiuso la porta all’iniziativa nata da Vacallo e che ha portato sin sulla soglia di una analisi di opportunità.

Ora la prossima mossa dei fautori, al loro fianco un Comitato di sostegno di otto persone, rappresentativo delle diverse sensibilità politiche, sarà la consegna in veste ufficiale dell’istanza al Consiglio di Stato. Passo che si prevede di compiere il gennaio prossimo. Nel frattempo, chi vorrà ancora sottoscriverla, chiariscono i promotori, lo potrà fare. A quel punto la parola tornerà nei Municipi, chiamati a mettere nero su bianco la scelta di seguire o meno l’esempio balernitano.

"È certamente un segnale forte e altamente democratico quello che emerge dalla raccolta firme – commentano in conclusione i promotori –. Balerna c’è e vuole esserci per volontà di parte dei suoi cittadini! L’auspicio è che ciò sia da sprone anche per gli altri Comuni interessati a proseguire nella medesima direzione".

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