Kiev, “Orban informato prima dell’invasione”

Kiev, “Orban informato prima dell’invasione”

Il presidente ungherese avrebbe saputo anticipatamente dell’attacco russo. Budapest smentisce. Segui il live de laRegione

È attesa per stamani la ripresa delle operazioni di evacuazione dei civili da Mariupol. I primi fatti uscire dall’acciaieria Azovstal sono iniziati ad arrivare a Zaporizhzhia nella tarda serata di ieri. Ma ce ne sarebbero ancora 200 da far evacuare. Il sito anche ieri è stato sotto il "fuoco costante" dei russi, secondo Kiev. Colpita anche una chiesa a Odessa: morto un 15enne.

L’Ungheria sarebbe stata informata in anticipo dalla Russia della sua volontà di invadere l’Ucraina, affermano intanto da Kiev.

"Quello che ha detto Lavrov è aberrante e per quanto riguarda la parte riferita a Hitler è davvero oscena", ha affermato Draghi criticando l’intervista su Rete 4 al ministro degli Esteri russo perché fatta "senza alcun contraddittorio". Blinken ha parlato di "retorica vile e pericolosa" da parte del Cremlino. La Russia ha "dimenticato tutte le lezioni della Seconda guerra mondiale", ha commentato Zelensky.

L’Unione europea lavora al nuovo pacchetto di sanzioni (il sesto) contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina, con un embargo graduale sul petrolio da far partire a fine anno e nuovi soggetti nella black list a iniziare dalla seconda banca russa Sberbank: una proposta in tal senso della Commissione europea dovrebbe arrivare già oggi.

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19:54

Putin, "Kiev non è seria, basta armi dall'Occidente"

"L'Occidente la deve smettere di inviare armi all'Ucraina". Le parole del presidente russo Vladimir Putin sono categoriche, il tono della voce fermo. Il suo non suona come un invito, ma come un monito rivolto all'Europa e agli Stati Uniti, dietro al quale si nasconde il rischio di un'escalation della guerra.

Un messaggio perentorio consegnato nelle mani del presidente francese Emmanuel Macron, con cui il capo del Cremlino si è intrattenuto al telefono per poco più di due ore. Poco prima aveva firmato il decreto che fa scattare le controsanzioni di Mosca per colpire i "Paesi ostili", tra cui la stessa Francia. Ma anche l'Italia, la Germania, il Regno Unito, gli Stati Uniti. Ora c'è solo da attendere quali saranno le conseguenze, con Bruxelles che si appresta a sua volta a varare l'atteso nuovo pacchetto di misure contro la Russia.

L'ultima conversazione sull'asse Mosca-Parigi risaliva al 29 marzo, quando ancora Macron non era nemmeno sicuro di essere rieletto. L'inquilino dell'Eliseo, che sabato ha sentito anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha ribadito con forza la richiesta a Mosca "di essere all'altezza delle sue responsabilità di membro permanente del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite", dunque "di mettere fine alla sua aggressione devastatrice", come testimoniano le terribili immagini che arrivano dall'Ucraina.

Di qui l'ennesimo appello al cessate il fuoco e a intavolare delle vere e proprie trattative, con la Francia, ha ribadito Macron, "sempre disponibile a lavorare per creare le condizioni che portino a una soluzione negoziata" della crisi, con l'obiettivo di "consentire la pace e il pieno rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina".

Ma Putin, stando al resoconto del Cremlino, di fronte alle parole del presidente francese sembra non essere arretrato di un millimetro dalle sue posizioni, puntando il dito su Kiev e sugli alleati occidentali che la sostengono: la Russia è ancora "aperta al dialogo", avrebbe assicurato il presidente russo, accusando invece l'Ucraina di "non essere pronta per negoziati seri" che portino alla fine del conflitto. Obiettivo, quest'ultimo, la cui conditio sine qua non per Putin è una sola: basta con gli armamenti e gli equipaggiamenti militari inviati alla resistenza ucraina, un flusso imponente che finora ha fatto la differenza sul terreno impedendo di fatto alle forze di Mosca di prevalere.

Così, con quello che per alcuni osservatori è un eccesso di ottimismo, il premier britannico Boris Johnson si è detto certo che "alla fine l'Ucraina vincerà la guerra". E (primo leader occidentale a farlo) rivolgendosi in videocollegamento ai deputati della Verkhovna Rada, il parlamento monocamerale ucraino, il primo ministro di Londra ha usato contro Putin toni molto meno diplomatici di quelli di Macron: "Ha gettato i semi per la sua catastrofe e quella dell'intera Russia", ha affermato Johnson, definendo la resistenza degli ucraini "la più grande impresa militare del XXI secolo" e "una lotta del bene contro il male". Mentre Londra promette altri 360 milioni di euro (368 milioni di franchi) di forniture in armi: dai missili a lungo raggio, ai tank con sistemi antiaerei, a veicoli speciali.

Arriva intanto la risposta di Putin ai paesi che stanno tentando di isolare la Russia e di strangolare la sua economia con sanzioni sempre più dure. L'atteso decreto firmato dal presidente russo, ha spiegato il Cremlino, contiene misure che hanno lo scopo di "proteggere gli interessi nazionali" e che rappresentano "una ritorsione contro le azioni ostili di alcuni Stati e organizzazioni internazionali".

In particolare si vieta a chiunque nella Federazione Russa di esportare beni e materie prime a persone ed entità straniere presenti nella lista nera. Lista che il governo dovrà stilare entro dieci giorni. Si bandisce dunque qualunque tipo di transazione con individui o società presenti in questa "black list" e si autorizzano le controparti russe a non adempiere ai propri obblighi nei confronti di chi è sanzionato. (Ugo Caltagirone, Ansa)
 
 

19:44
Kiev, “Orban informato prima dell’invasione”

Nuova scossa per l’equilibrismo a corrente alternata del premier ungherese Viktor Orban tra Ue, Nato e Russia. Il primo ministro sarebbe stato informato in anticipo della decisione russa di invadere l’Ucraina, probabilmente in occasione del suo incontro a Mosca, il primo febbraio, con il presidente russo Vladimir Putin. A rivelarlo, come riporta il media on line ucraino in lingua inglese The Kyiv Independent, è stato il capo del Consiglio di sicurezza ucraino, Oleksiy Danilov, peraltro smentito a stretto giro da Budapest. È stato Zoltan Kovacs, segretario di Stato per le comunicazioni e relazioni internazionali dell’ufficio del primo ministro ungherese - secondo l’agenzia di stampa Ukrainian Independent Information Agency (Unian) - a definire fake news le dichiarazioni di Danilov. In un post su Facebook, inoltre, l’ambasciata ungherese in Ucraina si è detta “indignata” per le “accuse false e infondate” che incitano “all’odio contro il popolo ungherese e l’Ungheria”, ma senza citare apertamente il riferimento alle notizie sui piani russi di invadere l’Ucraina. Una sorta di ambiguità, costante delle relazioni pericolose con Putin da parte di Orban, che non può e non vuole sganciarsi dalla linea dell’Unione né dagli obblighi con l’alleanza atlantica ma tenta di lasciarsi le mani libere per trattare a livello bilaterale con Mosca. I ringraziamenti alla Russia “per aver prontamente fornito il vaccino Sputnik V” all’Ungheria e il progetto di “aumentare la quantità di gas che Budapest riceve dalla Russia” furono i temi ufficialmente discussi con lo zar proprio nell’incontro del primo febbraio, al termine del quale il leader magiaro definì le sanzioni “uno strumento destinato a fallire", salvo poi alla vigilia dell’invasione (chissà se ne era davvero a conoscenza) far dire al suo portavoce Kovacs che l’Ungheria farà "parte della posizione comune dell’Unione europea”. Affermazione poi confermata, ma sempre in equilibrio precario su un crinale assai sottile, al punto da spaccare il gruppo di Visegrad, a invasione iniziata da oltre un mese, per il suo atteggiamento tiepido sulla guerra. E ancora, sì alle sanzioni ma non a quelle sul gas che ha accettato di pagare in rubli, no al trasferimento delle armi in Ucraina attraverso il territorio ungherese ma allineato con l’alleanza atlantica sulla condanna dell’“aggressione all’Ucraina" al punto da dire che "i russi sanno che noi facciamo parte della Nato e che siamo avversari”. Difficile decodificare le mosse del premier magiaro. Membro a suo modo leale delle alleanze nelle quali è incardinato e “usato”, date le sue entrature a Mosca, come messaggero informale? O invece il contrario, testa di ponte del Cremlino in Europa? (Di Eloisa Gallinaro, Ansa)

19:43

Colloquio telefonico fra Blinken e Cassis

"La Svizzera rimane un partner affidabile nella difesa dei diritti umani, della pace e della sicurezza internazionale", ha twittato martedì il capo della diplomazia statunitense Antony Blinken dopo aver discusso al telefono con il presidente della Confederazione Ignazio Cassis.

Il segretario di Stato americano si è detto "felice di parlare" con il presidente. Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price, in un messaggio ha precisato che i due "hanno discusso degli sforzi economici per affrontare la situazione umanitaria in Afghanistan e dell'impegno comune verso il popolo ucraino che si difende dalla guerra di aggressione di (Vladimir) Putin non provocata".

Sempre su Twitter, Ignazio Cassis ha spiegato di aver avuto una "sostanziale telefonata" con il Segretario di Stato Blinken su questioni bilaterali e regionali chiave, tra cui l'Ucraina e l'Afghanistan. "Siamo entrambi impegnati nella stabilità e nella sicurezza globale", ha detto.
 
 

18:56

Azovstal, "nei 5 rifugi ancora 300 civili e feriti"

L'acciaieria Azovstal dispone di cinque rifugi antiaerei in grado di resistere all'attacco di una testata nucleare, dove ci sarebbero ancora 300 civili, tra cui 30-40 bambini e feriti che necessitano di cure. Lo ha raccontato Enver Tskitishvili, direttore generale del sito, in un'intervista all'emittente nazionale del Regno Unito Bbc rilanciata dai media ucraini.

"Nel 2014, quando Mariupol è stata colpita direttamente dall'artiglieria pesante, abbiamo iniziato a pensare a cosa avremmo fatto se l'escalation fosse continuata. Abbiamo iniziato a ricostruire i rifugi antiaerei rimasti dall'era sovietica: c'erano cinque rifugi antiaerei capaci di resistere a un attacco nucleare diretto. E poi abbiamo iniziato ad allenarci. In tutti questi anni ci siamo allenati ogni giorno su come le persone potessero raggiungere i rifugi. Dopo il 2014 abbiamo capito che l'escalation era possibile e dovevamo prepararci", ha aggiunto, secondo quanto scrivono media ucraini.

Alla vigilia dell'invasione russa dell'Ucraina - ha inoltre confermato - i dipendenti dell'impianto avevano creato grandi riserve di acqua potabile e cibo nei bunker, che avrebbero permesso loro di vivere lì per molto tempo.
 
 

18:02

Kiev, 'i russi prevedono che la guerra durerà fino a settembre'


 "Tra i militari dell'esercito occupante ci sono informazioni che il termine della cosiddetta 'operazione militare speciale' è fissato per settembre 2022". Lo riporta l'Ukrainska Pravda citando la direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino. Nel frattempo, secondo l'intelligence ucraina, la Russia si sta preparando a governare i territori ucraini occupati.

16:45

Il 'missile nucleare Poseidon può spazzare  via la Gran Bretagna'

"Il missile sottomarino nucleare Poseidon potrebbe creare uno tsunami atomico con onde alte fino a 500 metri e spazzare via il Regno Unito". L'apocalittico scenario va in onda, ancora una volta, sulle tv russe, che continuano a mostrare i muscoli dell'arsenale dello zar e lanciare sinistri messaggi all'Occidente. Dopo la mappa mostrata nei giorni scorsi dalla televisione di Stato Rossija 1, con le traiettorie e i pochi minuti in cui il nuovo super missile Sarmat potrebbe raggiungere e colpire le capitali europee, la scena si è ripetuta la sera di domenica primo maggio sullo stesso canale, uno dei più seguiti dai russi.

Nel suo programma in prima serata, il conduttore del programma, Dmitry Kiselyov, ha mandato in onda un video con una simulazione sul missile sottomarino russo Poseidon: un'arma subacquea, a propulsione nucleare, lunga circa 20 metri e con un peso fino a 100 tonnellate. "L'esplosione di questo siluro termonucleare vicino alla costa britannica causerà un'onda di tsunami gigante alta fino a 500 metri", ha detto Kiselyov spiegando che "l'onda trasporterebbe anche dosi estreme di radiazioni e dopo il suo passaggio sulla Gran Bretagna lascerebbe un deserto radioattivo, inadatto a qualsiasi cosa per molto tempo".

Il missile "viaggia a una profondità di 1 km e ad una velocità di 200 km all'ora. Non c'è modo di fermarlo", ha aggiunto l'anchorman russo, stretto collaboratore del presidente Vladimir Putin. Il video è rimbalzato su tutti i media internazionali a ridosso dell'annuncio del primo ministro britannico Boris Johnson di un nuovo pacchetto di aiuti militari all'Ucraina e del suo intervento al Parlamento ucraino in cui è tornato a dirsi certo della vittoria di Kiev e della sua liberazione.

16:22

Reggimento Azov, nuovo potente assalto russo su Azovstal

"Al momento è in corso un potente assalto al territorio dello stabilimento Azovstal con l'appoggio di mezzi corazzati, carri armati, tentativi di sbarco e un gran numero di fanti". Lo ha detto in un videomessaggio su Telegram il vicecomandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar, aggiungendo che negli attacchi russi delle scorse ore "sono stati feriti dieci civili", oltre alle due donne rimaste uccise di cui aveva già dato notizia.

16:22

Reggimento Azov, nuovo potente assalto russo su Azovstal

"Al momento è in corso un potente assalto al territorio dello stabilimento Azovstal con l'appoggio di mezzi corazzati, carri armati, tentativi di sbarco e un gran numero di fanti". Lo ha detto in un videomessaggio su Telegram il vicecomandante del reggimento Azov, Svyatoslav Palamar, aggiungendo che negli attacchi russi delle scorse ore "sono stati feriti dieci civili", oltre alle due donne rimaste uccise di cui aveva già dato notizia.

16:03

Putin a Macron, ancora aperti al dialogo con Kiev

La Russia è "ancora aperta al dialogo" con l'Ucraina. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin nella telefonata con il suo omologo francese Emmanuel Macron, secondo quanto riferisce il Cremlino, citato dall'agenzia di stampa ufficiale russa Tass.

Ma l'Ucraina "non è pronta per negoziati seri" per porre fine al conflitto con la Russia, ha deplorato il capo dello stato russo.

"I Paesi dell'Ue ignorano i crimini di guerra delle forze ucraine e i loro bombardamenti sulle città e i villaggi del Donbass", ha anche affermato, ribadendo che "l'Occidente deve smettere di fornire armi all'Ucraina".

Putin ha anche informato Macron sullo sfollamento dei civili dall'acciaieria Azovstal di Mariupol, "condotta in linea con quanto concordato con" il segretario generale dell'Onu Antonio "Guterres".

I due presidenti hanno pure discusso il problema della sicurezza alimentare globale", indica Tass, secondo cui "la parte francese ha espresso preoccupazione" al riguardo. "In questo contesto - prosegue il Cremlino - Vladimir Putin ha sottolineato che la situazione in questa materia è complicata, principalmente a causa delle misure sanzionatorie dei paesi Occidentali, e ha rilevato l'importanza del funzionamento senza ostacoli della logistica globale e delle infrastrutture di trasporto".

16:01

I civili sfollati dall'Azovstal arrivati a Zaporizhzhia

I civili sfollati dall'acciaieria Azovstal di Mariupol sono arrivati a Zaporizhzhia. Lo ha constatato l'agenzia di stampa italiana Ansa sul posto.

"Si è trattato del primo vero cessate il fuoco che ha consentito di sfollare circa 150 persone", ha detto la vicepremier ucraina, Iryna Vereshchuk, parlando dal centro commerciale Epicenter di Zaporizhzhia, dove sono arrivati i bus degli sfollati dall'acciaieria.

"Al convoglio si sono unite lungo il percorso anche diverse auto di persone in fuga da diversi villaggi", ha aggiunto, sottolineando di non avere invece informazioni sulla notizia di alcuni bus che - secondo quanto dichiarato dal sindaco di Mariupol Vadym Boichenko - risulterebbero dispersi lungo il tragitto.

15:02

Procuratrice Kiev, a Irpin trovati 290 corpi di civili

Nella sola Irpin, città contigua alla capitale ucraina Kiev, sono stati trovati 290 copri di civili uccisi dai russi, di questi "55 sono solo resti umani". Lo ha detto la procuratrice generale ucraina Iryna Venediktova ai giornalisti a Irpin.

"Di questi, 40 sono stati uccisi da colpi di arma da fuoco, 35 da schegge, cinque sono morti di di fame. Gli altri 210 hanno ferite ancora in corso di accertamento per poter risalire alle cause del decesso", ha aggiunto.

14:49

Kiev, Mosca vuole provocare carestia come l'holodomor

Mosca vuole provocare in Ucraina una grande carestia come quella dell'holodomor architettata dal regime sovietico tra il 1932 e il 1933 che causò milioni di morti: lo sostiene su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergii Gaidai, secondo quanto riporta l'Ukrainska Pravda.

Gaidai cita in particolare il bombardamento da parte delle forze russe, nei giorni scorsi, di un moderno complesso di silo di grano a Rubizhne, nella regione di Lugansk.

"L'obiettivo è un holodomor. Gli occupanti hanno bombardato dall'alto i silo di Rubizhne. Le immagini satellitari di Planet Lab mostrano che potenti bombe russe sono state sganciate sul terreno della Golden AGRO LLC a Rubizhne. Un complesso di silo per cereali aperto nel 2020 è stato totalmente distrutto", ha scritto Gaidai.

Il governatore ha spiegato che la Golden AGRO disponeva di un laboratorio con attrezzature all'avanguardia, incluso un analizzatore rapido per le analisi delle colture, nonché un essiccatore per cereali con una capacità di 1'500 tonnellate al giorno, un separatore, pese a ponte e un campionatore automatico.

Il complesso di silo distrutto poteva immagazzinare fino a 30'000 tonnellate di grano, ha precisato, ricordando che nelle città occupate si sono verificati casi di esportazione di grano ucraino in Russia. E in precedenza le forze russe avevano distrutto tutti i depositi di cibo a Sievierdonetsk (est).
 
 

14:48

Mosca conferma, attacco su Azovstal con artiglieria e aerei

L'esercito russo e le forze filo-russe stanno attaccando l'acciaieria Azovstal di Mariupol con "artiglieria e aerei". Lo conferma il Ministero della Difesa di Mosca, citato dalle agenzie russe. "Alcune unità dell'esercito russo e della Repubblica popolare di Donetsk, usando artiglieria e aerei stanno cominciando a distruggere" le "posizioni di tiro" dei combattenti ucraini usciti dalla fabbrica.
 
 

14:22

Azov conferma l'assalto, 2 donne civili uccise dalle bombe

"Siamo stati bombardati tutta la notte, due donne civili sono rimaste uccise e ora Azovstal viene preso d'assalto".

Lo riferisce il vice comandante del reggimento Azov asserragliato nell'acciaieria Azovstal di Mariupol Svyatoslav Palamar (Kalyna) citato dall'Ukrainska Pravda.

"I russi adesso stanno cercando di irrompere nell'impianto, prima dell'assalto, gli aerei hanno bombardato l'impianto", aggiunge.

14:10

Donetsk, 393 civili evacuati in 24 ore da Mariupol a Dpr

Le autorità della Repubblica Popolare di Donetsk (Dpr) hanno evacuato 393 persone, tra cui 59 bambini da Mariupol a Bezymennoye, distretto Novoazovskyda nelle ultime 24 ore. Lo ha annunciato oggi il quartier generale della difesa territoriale della Dpr sul suo canale Telegram citato dall'agenzia Tass.

I civili evacuati di Mariupol sono attualmente alloggiati in un centro che fornisce assistenza agli sfollati, che è stato istituito dal Ministero delle Emergenze della Dpr, secondo il quartier generale, che aggiunge: dal 5 marzo 26'765 persone sono state evacuate in questa direzione.

13:45

Azov conferma l'assalto, due donne civili uccise dalle bombe

"Siamo stati bombardati tutta la notte, due donne civili sono rimaste uccise e ora Azovstal viene preso d'assalto". Lo riferisce il vice comandante del reggimento Azov asserragliato nell'acciaieria Azovstal di Mariupol Svyatoslav Palamar (Kalyna) citato dall'Ukrainska Pravda. "I russi adesso stanno cercando di irrompere nell'impianto, prima dell'assalto, gli aerei hanno bombardato l'impianto", aggiunge.

13:23
Media, i russi hanno lanciato l’assalto alla Azovstal L’esercito russo ha iniziato a prendere d’assalto l’acciaieria Azovstal a Mariupol. Lo scrive l’agenzia ucraina Unian, citando il proprio corrispondente militare Andrei Tsaplienko. “Gli occupanti hanno preso d’assalto l’Azovstal, cercando di entrare nell’impianto", scrive Tsaplienko su Telegram, precisando che l’informazione è "confermata dal vice comandante del reggimento Azov. Non ci sono ancora dettagli”.
13:08

Nuovi ritardi per i bus dall'Azovstal a Zaporizhzhya


Il convoglio umanitario sotto l'egida delle Nazioni Unite e della Croce Rossa, con gli sfollati dall'acciaieria di Mariupol, ultima roccaforte della resistenza ucraina, è in viaggio verso Zaporizhzhia, in ritardo sulla tabella di marcia a causa, a quanto si apprende, dei controlli effettuati dai militari russi ai checkpoint nei territori occupati attraversati dal corridoio. Intanto al centro commerciale dove è previsto l'arrivo dei profughi continuano ad arrivare alla spicciolata altri autobus provenienti da punti caldi della regione di Zaporizhzhia, come Vasylivka e Tokmak, dove si sta intensificando l'offensiva russa.

Secondo quanto riferito dall'amministrazione regionale militare di Zaporizhzhia, l'esercito russo si sta riposizionando in tre direzioni dell'Ucraina meridionale: Zaporizhzhia, Kryvyi Rih e Mykolaiv. L'esercito starebbe rafforzando le unità di artiglieria e di difesa aerea e cercando di stabilire un sistema logistico per sostenere il raggruppamento di truppe in queste direzioni.

13:04

Mariupol, sfollati Azovstal in movimento, difficile per altri

"Un convoglio con un primo gruppo di evacuati dall'acciaieria Azovstal ha iniziato a muoversi dalla città costiera di Berdiansk, 85 a ovest di Mariupol, verso il territorio controllato dall'Ucraina. Ma rimane molto difficile per migliaia di persone a Mariupol lasciare il territorio controllato dai russi". Lo ha detto il sindaco della città Vadym Boichenko spiegando che la colonna di bus si sta muovendo in direzione di Zaporizhzhia

"Questa evacuazione è ancora in corso, quindi forniamo informazioni molto limitate. Ci aspettiamo che funzioni, che i nostri residenti, quelli che si sono nascosti per più di due mesi dentro Azovstal, arrivino nel territorio controllato dall'Ucraina", ha aggiunto.

Boichenko si è detto meno ottimista riguardo alle persone ancora intrappolate dentro l'acciaieria: "I civili rimangono ad Azovstal. Sfortunatamente stanno ancora aspettando di essere evacuati, si sono aggiunti attacchi e distruzioni". Intanto sono 2'000 i residenti bloccati nella zona di Berdiansk.

13:01

Mosca, le parole di Lapid spiegano il sostegno di Israele al regime di Kiev

"Abbiamo prestato attenzione alle dichiarazioni antistoriche del capo del ministero degli Esteri israeliano Yair Lapid, che spiegano ampiamente il corso dell'attuale governo israeliano a sostegno del regime neonazista a Kiev": lo scrive oggi in un tweet il ministero degli Esteri russo.

Ieri Lapid aveva detto che le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov (secondo il quale "anche Hitler aveva origini ebraiche") "sono sia imperdonabili ed oltraggiose, sia un terribile errore storico".

Il tweet riporta un link ad un lungo saggio del ministero degli Esteri su quello che Mosca ritiene sia la prova dell'antisemitismo in Ucraina, oltre a una lezione di storia su ciò che ritiene sia la prova della collaborazione degli ebrei con i nazisti prima dell'olocausto.

Secondo Mosca "l'origine ebraica del presidente (ucraino Volodymyr Zelensky, ndr) non è garanzia di protezione dal neonazismo dilagante nel Paese... Lapid e il suo gabinetto non lo vedono? Così come ignorano cinicamente l'epidemia di distruzione e profanazione dei monumenti ai veri giusti del mondo: i soldati dell'Armata Rossa che hanno fermato l'Olocausto e salvato il mondo ebraico".

"I partiti nazionalisti hanno iniziato a promuovere la loro agenda antisemita subito dopo il crollo dell'Urss, ma negli ultimi anni sono diventati particolarmente attivi... - prosegue il ministero -. Dal colpo di stato del 2014, l'antisemitismo è fiorito in Ucraina. Il rapporto dell'ex ministro per la Diaspora di Israele, Bennett, indica che nel 2017 il numero di incidenti antisemiti, comprese decine di atti vandalici in musei, sinagoghe e monumenti, è aumentato di molto in Ucraina. L'Ucraina è diventata il leader tra tutti i paesi dell'ex Urss in termini di numero di incidenti antisemiti...".

"Nonostante l'esistenza della legge 'Sulla prevenzione e la lotta all'antisemitismo in Ucraina', firmata da Volodymyr Zelenskyy nel 2020, le sue disposizioni non vengono applicate", conclude Mosca.

12:40

Bombardato un complesso di silos digrano nel Lugansk

I russi hanno bombardato nei giorni scorsi a Rubizhne, nella regione di Lugansk, un moderno complesso di silos di grano che può immagazzinare fino a 30mila tonnellate di grano. Lo fa sapere il capo dell'amministrazione militare regionale di Lugansk Sergii Gaidai, pubblicando due immagini satellitari a confronto, una dell'8 aprile e l'altra del 21 aprile, in cui si vede la fabbrica prima e dopo il bombardamento.

"Le immagini satellitari di Planet Lab mostrano che delle potenti bombe russe sono state fatte cadere sul territorio della Golden Agro a Rubizhne", spiega Gaidai, precisando che il silo, aperto nel 2020, è stato completamente distrutto. La fabbrica, aggiunge, possedeva un laboratorio con attrezzature avanzate, compreso un analizzatore rapido, in grado di fornire analisi accurate di tutte le culture, e un essiccatore di grano con la capacità di 1'500 tonnellate al giorno. Gaidai evidenzia inoltre che i russi hanno "distrutto tutti i magazzini alimentari a Severodonetsk" e che nelle città occupate si sono verificati casi di esportazione di grano ucraino in Russia.

12:05

Dispersi undici bus di evacuazione dei rifugiati di Mariupol

"Solo tre dei 14 autobus di evacuazione con i rifugiati di Mariupol hanno raggiunto il territorio controllato dal Governo ucraino. Il destino delle persone che si trovano nei restanti undici autobus è sconosciuto: questi undici autobus sono scomparsi da qualche parte, dovevano andare verso Zaporizhzhia nella parte controllata del nostro Stato, ma si sono persi da qualche parte". Lo ha detto il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko citato da Interfax Ukraine.

Gli autobus "si perdono in questi centri di filtraggio, purtroppo, gli occupanti rapiscono i nostri residenti, e oggi questo sta succedendo", ha aggiunto Boichenko.

10:58

Duemila in fuga da Mariupol bloccati dai russi

Duemila residenti di Mariupol stanno aspettando vicino a Berdyansk, a circa un'ottantina di chilometri dalla città portuale, per essere evacuati a Zaporizhzhia, ma le truppe russe non lo permettono. Lo denuncia il sindaco di Mariupol Vadym Boychenko, secondo quanto riferisce Ukrinform. "Stavamo aspettando oggi che l'evacuazione avvenisse sull'anello di Lunacharsky vicino a Berdyansk. Oggi ci stanno aspettando i residenti: duemila abitanti di Mariupol, che sono partiti, hanno raggiunto Berdyansk, hanno aspettato questa evacuazione per due settimane e abbiamo annunciato l'inizio di questa evacuazione. Ma le truppe russe ostili stanno distruggendo i nostri piani e non consentono ai nostri ucraini e ai nostri residenti di Mariupol di raggiungere la città di Zaporizhzhia", ha detto Boychenko.

10:57

La Slovacchia chiede l'esenzione sull'eventuale embargo Ue del petrolio russo

La Slovacchia chiederà un'esenzione da qualsiasi embargo del petrolio russo concordato dall'Unione europea nella sua prossima serie di sanzioni contro Mosca. Lo ha detto il ministero dell'Economia slovacco citato dal Guardian. "Se si tratta di un embargo approvato del petrolio russo come parte di un ulteriore pacchetto di sanzioni contro la Russia, allora la Slovacchia chiederà un'esenzione", ha detto il ministero.

10:55

Attacchi russi sulla regione di Kharkiv, un morto

Nelle ultime 24 ore gli attacchi russi sulla regione di Kharkiv hanno provocato un morto e 3 feriti. Lo riporta il Kyiv Independent citando il governatore dell'oblast di Kharkiv, Oleh Synehubov.

Un bombardamento su una fabbrica della regione, spiega Synehubov, ha provocato un incendio nel quale è morto un lavoratore. Inoltre, in vari attacchi sono rimaste ferite due persone nella città di Kharkiv e una nell'area di Chuhuyiv. Il governatore ha precisato che i combattimenti proseguono nella direzione di Izium.

10:54

A Odessa colpito un hangar con armi da Stati Uniti e Paesi europei

Missili Oniks lanciati da droni hanno colpito e distrutto un hangar vicino a Odessa con le armi inviate dai Paesi europei e dagli Usa all'Ucraina. Lo affermano i vertici militari russi, citati dall'agenzia Tass, specificando che nell'attacco sono stati distrutti droni da combattimento, munizioni e altre armi.

10:53
Il ministro dell’economia

Situazione ‘molto difficile’ in caso di stop al gas russo

Per Guy Parmelin, ‘la Svizzera è totalmente dipendente dalle importazioni di petrolio e gas. Vogliamo cercare alternative, ma ci vuole tempo’

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09:28
Due corpi con tracce di torture vicino a MikolaivTrovati in una fossa comune vicino a Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina, i corpi di due persone con tracce di torture. Lo riferisce su Telegram l’ufficio del procuratore regionale di Mykolaiv, secondo quanto riporta Ukrinform. Durante le indagini nel villaggio di Novofontanka, distretto di Bashtanska, le forze dell’ordine ucraine che stanno “documentando i crimini dell’esercito russo durante l’occupazione“, hanno trovato "in una fossa comune i corpi di due persone del luogo con tracce di ferite da arma da fuoco e torture. Uno degli uomini aveva le gambe legate”, spiega l’ufficio del procuratore regionale, aggiungendo che lì vicino sono state trovate “tracce dell’esercito russo, inclusi frammenti di un tipico pacchetto di biscotti russi”. "La causa esatta della morte sarà determinata dai risultati dell’esame forense”, si aggiunge. (Keystone)
09:26

Dodici attacchi russi respinti sulla linea del fronte nel Donbass

Secondo il governatore dell'oblast di Lugansk, Sergiy Gaidai, nelle ultime ore 12 attacchi russi sono stati respinti sulla linea del fronte delle regioni di Lugansk e Donetsk. Gaidai lo rende noto su Telegram citato dal Guardian.

Sei carri armati, cinque sistemi di artiglieria, 22 unità di veicoli corazzati da combattimento e otto veicoli sono stati distrutti, afferma. Sono stati abbattuti anche cinque droni Orlan-10.

08:30

Tre civili uccisi in bombardamento nel Donetsk

Almeno tre civili sono rimasti uccisi durante un bombardamento russo sulla città ucraina di Vuhledar, nella regione orientale di Donetsk. Lo ha riferito l'ufficio del presidente ucraino citato dal Guardian.

08:18

Pesanti bombardamenti nella regione di Zaporizhzhia

Mosca sta raggruppando le sue truppe e rafforzando le unità di artiglieria e di difesa aerea nelle aree di Zaporizhzhia, Kryvyi Rih e Mykolaiv. Lo ha reso noto l'Esercito ucraino, secondo quanto riporta il Kyiv Independent, aggiungendo che nelle ultime ore i russi hanno bombardato pesantemente le città di Tokmak e Berdyansk, nella regione di Zaporizhzhia. Da parte sua, l'amministrazione militare regionale di Zaporizhzhia ha reso noto che Mosca sta cercando di stabilire una rete di supporto logistico per le sue truppe.

07:53

Ieri abbattuti otto droni russi

La difesa aerea ucraina ha abbattuto ieri otto velivoli senza pilota russi, tra cui anche un Forpost, un sofisticato drone da ricognizione del valore in stimato in sette milioni di dollari. Lo ha reso noto su Facebook il Comando dell'Aeronautica ucraina, secondo quanto riferisce l'agenzia Ukrinform. "Per tutta la giornata del due maggio, gli aerei con equipaggio degli occupanti non sono entrati nel raggio della difesa aerea ucraina. Invece, il nemico continua a lanciare attacchi missilistici, aumentando l'uso di velivoli senza pilota nello spazio aereo ucraino", ha spiegato il Comando aggiungendo che, appunto, ieri le forze di Kiev hanno "abbattuto otto bersagli aerei: un Forpost e sette (droni, ndr) Orlan-10".

07:52

Sull'acciaieria bombe non stop

I civili e le forze ucraine ancora all'interno dell'acciaieria Azovstal di Mariupol sono sottoposti a bombardamenti "senza sosta", con le scorte di cibo e acqua che si stanno ormai esaurendo. Lo racconta il vice comandante del controverso battaglione Azov, Svyatoslav Palamar, secondo quanto riporta la Cnn. "Gli attacchi proseguono senza sosta, con artiglieria dai carri armati, spari a raffica, e ogni 3-5 minuti bombardamenti dai cieli", spiega Palamar, precisando che "ci sono ancora civili riparati nell'acciaieria, e tuttavia il nemico continua ancora questo bombardamento".

Inoltre le scorte cominciano a scarseggiare. "Non posso dire con certezza quanto è rimasto e per quanti giorni, ma posso assicurare che stiamo razionando, con molta paura di restare senza acqua e cibo e specialmente munizioni", ha detto Palamar, spiegando che il reggimento sta condividendo "qualunque cosa abbiamo con i civili". "Nella peggiore delle ipotesi, se restassimo senza cibo, cacceremo gli uccelli e faremo qualunque cosa solo per resistere", ha detto.

Palamar, infine, afferma che "al momento l'intero territorio della fabbrica è sotto il nostro controllo e la nostra difesa è lungo il perimetro dell'acciaieria, stiamo tenendo la difesa".

07:23

Mosca potrebbe rafforzare bombardamenti a est il 9 maggio

La Russia potrebbe intensificare i bombardamenti nella regione orientale ucraina di Lugansk il 9 maggio, il giorno della vittoria contro i nazisti. Lo ha detto il capo dell'amministrazione militare regionale, Sergii Gaidai, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Gaidai ritiene che il piano fa parte della strategia di Mosca della "terra bruciata", volta a conquistare la regione entro quella data. Secondo il governatore, le forze russe utilizzeranno armi pesanti, tra cui artiglieria e sistemi di lancio multipli, per cercare di distruggere "tutto ciò che incontrano".

07:18
Stati Uniti, nessuna indicazione che Mosca riceva armi da terziGli Stati Uniti non hanno indicazioni che la Russia stia ricevendo armi da Paesi terzi o che Mosca abbia tentato di ottenere tale assistenza. Lo ha detto il portavoce del Pentagono, John Kirby. “Non ho visto alcuna indicazione che abbiano ricevuto assistenza esterna da una terza nazione, né che stiano cercando di attingere a fonti esterne per ricevere armi da altri Governi o altri Paesi”, ha detto Kirby citato dall’agenzia russa Tass. “Prima del 24 febbraio avevano radunato un’enorme quantità di proprie forze da combattimento fuori dall’Ucraina e hanno ancora molto di quella forza”, ha osservato il portavoce del Pentagono. (Keystone)
07:16

Onu: 'Oltre 3mila le vittime civili in Ucraina'

Sono oltre 3mila i civili uccisi in Ucraina dall'invasione russa del 24 febbraio. Lo afferma l'Ufficio dell'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani precisando che il bilancio dei morti è di 3'153 persone, 254 più di venerdì, anche se le difficoltà di verifica fanno presumere che il numero sia considerevolmente più alto. (Keystone)

Onu: ‘Oltre 3mila le vittime civili in Ucraina’

Nel frattempo sono ripresi i bombardamenti sull’acciaieria Azovstal. Ritardi nell’evacuazione di civili da Mariupol. Segui il live de laRegione

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