Svizzera

Ucraina, si allunga la lista svizzera delle persone sanzionate

197 persone fisiche sono assoggettate alle sanzioni finanziarie e di viaggio, mentre nove organizzazioni a quelle finanziarie. Scatta il blocco dei beni

(Keystone)

Si allunga l’elenco dei sanzionati da parte della Svizzera in relazione alle violazioni del diritto internazionale commesse dalla Russia in Ucraina. Oggi alla lista, che è ora identica a quella dell’Unione europea, sono state aggiunte oltre 200 fra persone e organizzazioni, fra cui i noti miliardari Roman Abramovich e Andrey Melnichenko.

Il provvedimento è stato approvato dal capo del Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (Defr) Guy Parmelin, scrivono in un comunicato i servizi di quest’ultimo. In virtù della legge sugli embarghi l’aggiornamento della lista di sanzioni è infatti di competenza dello stesso Defr, che ha adeguato l’ordinanza in materia.

Con la novità, 197 persone fisiche sono assoggettate alle sanzioni finanziarie e di viaggio, mentre nove organizzazioni a quelle finanziarie. Tra questi individui figurano ulteriori oligarchi e uomini d’affari di primo piano, precisa il Defr.

I valori patrimoniali in Svizzera delle persone interessate devono essere bloccati e notificati alla Segreteria di Stato dell’economia (Seco). La modifica dell’ordinanza è entrata in vigore oggi a mezzogiorno.

Così facendo, Berna si associa agli adeguamenti decisi da Bruxelles in merito alle persone e organizzazioni colpite dalle sanzioni, pubblicati ieri dal Consiglio dell’Ue. Le due liste ora combaciano.

Abramovich e Melnichenko

Fra i pezzi grossi interessati spiccano i nomi di Roman Abramovich e Andrey Melnichenko. Il primo è noto per essere il proprietario della squadra di calcio del Chelsea, che il magnate intendeva vendere. La cessione è però stata bloccata dopo che il governo britannico ha congelato tutti i beni del 55enne. Il club londinese si trova di conseguenza in seria difficoltà e sta vedendo esaurirsi i propri fondi.

Abramovich, che secondo le ultime stime di Forbes possiede un patrimonio di 7,2 miliardi di dollari, è inoltre uno dei maggiori azionisti del gruppo siderurgico Evraz. La società è considerata uno dei maggiori contribuenti in Russia.

Il miliardario sarebbe vicino al presidente Vladimir Putin, con il quale intratterrebbe strette relazioni. Questo canale privilegiato con il Cremlino gli avrebbe permesso di approfittare dell’annessione della Crimea e della situazione in Ucraina.

Dal canto suo, Melnichenko, perlomeno secondo i media, risiede a St. Moritz, nei Grigioni. Secondo la lista delle sanzioni della Seco è il principale proprietario del produttore di fertilizzanti EuroChem e della società attiva nel commercio del carbone Suek. Entrambe le imprese hanno già annunciato il ritiro dell’uomo d’affari dai loro consigli d’amministrazione.

Anche Melnichenko fa parte della cerchia di influenti imprenditori russi molto legati a Mosca. Negli scorsi giorni, il suo nome è stato associato a uno yacht del valore di 530 milioni di euro, che si dice sia la più grande imbarcazione al mondo del suo genere, sequestrato dalla Guardia di finanza in un porto di Trieste.

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