Bombardata la Torre della TV di Kiev

Bombe su Kiev, offensiva russa alle porte della capitale

La Russia ha lanciato l’attacco contro le strutture di comunicazione ucraine. Segui il Live de laRegione

La situazione ad oggi

Lunedì è stato il giorno dei negoziati. Il primo, a cui potrebbero farne seguito altri. Qualche buona notizia, da Gomel, è emersa: le ultime dichiarazioni dopo i colloqui lasciavano infatti trasparire la possibilità di un accordo su alcun punti. Intanto però, quella di ieri è anche stata la giornata delle sanzioni. Quelle della Svizzera, che ha deciso di rivedere la sua posizione e allinearsi a quanto deciso dai Paesi dell’Unione europea, e quelle del mondo dello sport, con Fifa, Uefa e Cio che hanno deciso di mettere all’indice squadre e atleti russi (nel caso del Comitato olimpico pure quelli bielorussi) fino a nuovo avviso.

Dopo le tante parole dei delegati, in serata a far sentire la loro voce sono poi state le sirene antiaeree, in particolare quelle di Kiev, il cui assedio da parte delle forze armate russe nella notte si è fatto ancora pu stringente.

 

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23:14

Offensiva russa alle porte della capitale

Le forze russe stanno bombardando diversi quartieri di Kiev e Vyshneve, un centro abitato ad un paio di chilometri dalla capitale. Lo scrive il Kyiv Idependent nel suo profilo Twitter citando il Servizio statale per le comunicazioni speciali dell'Ucraina. I quartieri attualmente sotto attacco, precisa la stessa fonte, sono Rusanivka, Kurenivka, Boiarka e l'area vicino all'aeroporto internazionale di Kiev. Una forte esplosione è stata inoltre sentita anche a Bila Tserkva, una città nella regione di Kiev, dove è stato colpito un deposito di carburante.

23:11

sventato complotto ceceno per uccidere Zelensky

L'Ucraina ha affermato di aver annientato un gruppo d'élite di combattenti ceceni che stavano complottando per assassinare il presidente Volodymyr Zelensky. Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell'Ucraina, ha dichiarato oggi durante un discorso televisivo che l'unità "che è venuta per uccidere il nostro presidente, è stata eliminata", riferisce online il quotidiano britannico Daily Mail.

21:02

Zelensky all'Ue, "siate con noi, Putin uccide i bambini"

"Il presidente russo Vladimir Putin parla di operazioni militari ma uccide i bambini, solo ieri i suoi missili ne hanno ammazzati 16. Noi vogliamo essere membri a pari diritti dell'Ue e stiamo dimostrando a tutti che lo siamo. Dimostrateci che siete con noi". Il parlamento europeo ha accolto con un lungo applauso l'accorato appello rivolto in videocollegamento dal suo bunker di Kiev dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

E poco dopo l'assemblea, convocata in seduta straordinaria, ha approvato a grandissima maggioranza con 637 sì e solo tredici no la risoluzione unitaria con cui ha chiesto l'avvio del processo di adesione dell'Ucraina all'Ue, caldeggiando la concessione al paese sotto attacco dello status di candidato.

Della questione si parlerà probabilmente al vertice europeo informale convocato a Parigi per la prossima settimana, ma difficilmente si riuscirà ad andare oltre le dichiarazioni di solidarietà e apertura alle prospettive europee dell'Ucraina nonostante il sostegno ribadito anche oggi con grande enfasi, durante i loro interventi in plenaria, dai presidenti della Commissione europea Ursula von der Leyen e del Consiglio europeo Charles Michel. Quest'ultimo ha auspicato che l'Ue "sia all'altezza del momento" sebbene il tema dell'allargamento sia tra i più complessi e una posizione unanime dei paesi membri ancora non ci sia. Ma per l'Unione, ha sottolineato von der Leyen, "questo è il momento della verità" poiché in questo frangente "non è in gioco solo il destino dell'Ucraina, ma anche il nostro".

Il sostegno dell'Eurocamera alla causa dell'Ucraina e alle sue aspirazioni europee, per le quali si sono spese oggi anche Polonia e Ungheria con varie iniziative diplomatiche, ha avuto una rappresentazione plastica durante il discorso di apertura della riunione tenuto dalla neopresidente, la popolare maltese Roberta Metsola. Le sue parole di apprezzamento per l'Ucraina, il coraggio del suo popolo e per Zelensky sono state accolte con una standing ovation dall'emiciclo.

Nella risoluzione approvata, il parlamento europeo (Pe), oltre a dirsi in favore della concessione a Kiev dello status di paese candidato, ha chiesto sanzioni più severe contro la Russia e ha intimato al Cremlino di porre immediatamente termine a tutte le attività militari in Ucraina. Gli europarlamentari hanno anche richiamato la Federazione russa al rispetto degli obblighi che derivano dalle leggi internazionali sottoscritte e dai rischi di un'escalation nucleare del conflitto.

Sulla crisi dell'Ucraina i gruppi politici del Pe hanno mostrato una rara compattezza. Dopo l'approvazione della mozione, davanti alla sede dell'europarlamento di Bruxelles si è svolta una cerimonia di solidarietà a cui hanno partecipato decine di parlamentari insieme a cittadini ucraini e a numerose persone che hanno voluto dare il loro sostegno alla causa degli ucraini. È invece giunta da Strasburgo, per l'esattezza dalla Corte europea per i diritti umani che fa capo al Consiglio d'Europa, un'altra censura al comportamento della Russia. La Corte ha infatti accolto la richiesta presentata con procedura d'urgenza dall'ambasciatore ucraino ed ha intimato alla Russia di astenersi dal condurre attacchi militari contro i civili e gli edifici che ospitano le abitazioni, gli ospedali

20:33

Mosca avverte gli investitori, "i soldi restano qui"

"Alla fine l'effetto sanzioni passerà, e a vincere saranno gli investitori che non hanno abbandonato il paese". Si sforza di mostrarsi ottimista il primo ministro russo, Mikhail Mishustin, nonostante i paurosi colpi subiti dai mercati russi nelle ultime 48 ore.

Ma sa bene che questo non basta per rassicurare gli imprenditori occidentali, e quindi alla carota degli ipotetici vantaggi futuri fa seguire il bastone delle misure punitive: un decreto presidenziale, avverte, è in preparazione per impedire la fuga delle società straniere. Un nuovo minaccioso segnale di una situazione d'emergenza che continua a preoccupare anche la popolazione e che quindi potrebbe alimentare le proteste.

Le voci contrarie all'intervento armato in Ucraina continuano a farsi sentire. Yulia Navalnaya, moglie dell'oppositore Alexei Navalny, che sta scontando una condanna a due anni e mezzo di reclusione, ha pubblicato un post su Instagram in cui afferma che "Putin non è la Russia". "Non vogliamo bombardare nessuno. Sparare a nessuno. Conquistare nessuno - aggiunge. Vogliamo la pace e non ce ne staremo zitti!".

Mentre Ilya Yashin, consigliere comunale e alleato dello stesso Navalny, ha proposto ai russi di creare comitati contro la guerra.

Proprio a prevenire il diffondersi del dissenso sembra destinata una nuova normativa di cui ha parlato il presidente della Commissione della Duma per la sicurezza e la lotta alla corruzione, Vasily Piskarev, secondo il quale chi verrà giudicato di diffondere "notizie false" relative alla guerra potrà essere condannato fino a 15 anni di reclusione. In serata arriva anche la richiesta del procuratore generale di bloccare due tra le più autorevoli emittenti indipendenti: il canale televisivo in linea Dozhd e la stazione radio Echo di Mosca.

Le sanzioni internazionali "avranno un effetto boomerang", afferma la portavoce del ministero degli esteri, Maria Zakharova. Un'affermazione vera solo in minima parte. Se le maggiori borse europee lasciano sul terreno oltre il 2%, quella di Mosca è rimasta chiusa per il secondo giorno consecutivo e le grandi società russe quotate all'estero, come Lukoil, Gazprom e Rosneft, hanno subito nuovi terrificanti colpi dopo quelli incassati il giorno prima.

Mishustin è stato incaricato di presiedere uno speciale comitato insediato per cercare di gestire la drammatica situazione. I contenuti del decreto presidenziale di cui ha parlato non sono stati resi noti, ma lo stesso premier ha spiegato che conterrà misure per "imporre restrizioni temporanee" sul ritiro dei capitali da parte delle imprese straniere.

Tra i principali Paesi interessati figura l'Italia, con investimenti in Russia pari a 5 miliardi di dollari (4,6 miliardi di franchi) - secondo quanto reso noto dal presidente Vladimir Putin in un incontro con i gruppi industriali italiani il mese scorso - e un interscambio commerciale di oltre 31 miliardi di dollari.

Ma in questo clima di scontro, che induce molti a porsi domande sull'imprevedibilità dello stesso Putin, il capo del Cremlino mostra il suo lato più responsabile in una telefonata con il principe della Corona emiratino Mohamed bin Zayed Al Nahyan alla vigilia di un incontro ministeriale dell'Opec+, il cartello dei produttori di petrolio allargato alla Russia. I due interlocutori, sottolinea l'agenzia di stampa non governativa russa Interfax, hanno affermato "l'intenzione di continuare a coordinare gli sforzi per la stabilità del mercato globale dell'energia".

20:32

Le truppe russe sono entrate a Kherson

Le forze russe sono entrate nella città di Kherson, nel sud dell'Ucraina, ma Kiev controlla ancora l'edificio dell'amministrazione cittadina. Lo riferisce il quotidiano britannico The Telegraph via Twitter, precisando che la notizia è stata data in televisione dal consigliere del ministero dell'interno ucraino Vadym Denysenko.

20:31

Ucraina, il 7-8 marzo udienze alla Corte internazionale di giustizia

La Corte internazionale di giustizia con sede all'Aia, nei Paesi Bassi, ha annunciato oggi che terrà udienze il 7 e 8 marzo sulla guerra in Ucraina.

"La Corte internazionale di giustizia, il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite, terrà udienze pubbliche nel caso relativo alle accuse di genocidio ai sensi della Convenzione sulla prevenzione e la punizione del crimine di genocidio (Ucraina contro Federazione Russa) lunedì 7 e martedì 8 marzo 2022", ha reso noto la corte in una nota.

20:16

Raggiunto l'accordo per l'esclusione di sette banche russe dal sistema Swift

Stando a quanto appreso dall'agenzia di stampa italiana Ansa da fonti europee, è stato raggiunto l'accordo nella riunione del Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) dell'Ue sull'esclusione dal sistema Swift di sette banche russe. La misura sarà effettiva già domani.

Gli istituti colpiti dalle sanzioni sono: Vtb Bank, Bank Rossiya, Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Sovcombank e Veb.rf.

Il Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper, dal francese Comité des représentants permanents) è un organo del Consiglio dell'Unione europea (Ue), composto dei capi o vicecapi delegazione degli Stati membri presso l'Ue e da un alto numero di comitati e gruppi di lavoro ad esso subordinati. Il suo compito principale è preparare gli incontri a livello ministeriale del Consiglio dell'Ue.

20:09

La Svizzera invia i suoi aiuti in Ucraina

Stasera un aereo cargo decollerà in direzione di Varsavia con un carico di medicinali, tende dotate di materassi, sacchi a pelo, coperte di lana, stufe, utensili da cucina e taniche d'acqua, ha annunciato il Dipartimento federale degli affari esteri in un comunicato. Un secondo convoglio di sei camion dovrebbe partire mercoledì mattina con forniture mediche dalla farmacia dell'esercito: defibrillatori, respiratori, mascherine, camici chirurgici e tute protettive a uso medico. Le forniture di soccorso sono destinate alla popolazione in Ucraina e nei paesi vicini.

L'Aiuto umanitario elvetico sta lavorando alla creazione di una base logistica in Polonia per i soccorsi provenienti dalla Svizzera al fine di agevolare le consegne in Ucraina, nella zona di confine con la Polonia e in altri paesi limitrofi. Sarà il personale del Corpo svizzero di aiuto umanitario (Csa) ad occuparsi di questo compito. Ieri una squadra del Csa è volata a Varsavia per pianificare l'impiego degli aiuti umanitari in loco e avviare le prime misure di emergenza.

Gli aiuti sono parte di pacchetto di sostegno del valore di circa 8 milioni di franchi. In Ucraina la Svizzera sostiene già il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) e l'Onu rispettivamente con 0,5 milioni e 0,25 milioni di franchi. Inoltre, ha pure versato un contributo di mezzo milione di franchi al Fondo di risposta alle emergenze dell'Onu a favore dell'Ucraina. È previsto anche il sostegno alle organizzazioni locali con una forte presenza sul territorio e che già forniscono assistenza umanitaria, conclude il comunicato.

19:37

Ucraina: il dramma di Kharkiv, "è come a Sarajevo"

La città martire può vedere il suo aguzzino all'orizzonte. I russi sono sempre stati a un tiro di schioppo, il confine dista appena una quarantina di chilometri. Ma adesso a Kharkiv spuntano dappertutto, sui tank per le strade e soprattutto dal cielo, dove sfrecciano i bombardieri pesanti Sukhoi Su-34 che seminano il terrore.

Raid "assolutamente disgustosi", che ricordano alcuni degli attacchi a Sarajevo, accusa il premier britannico Boris Johnson. Nel mirino finiscono edifici governativi ucraini e semplici condomini: solo da quando oggi è spuntato il sole, i morti sono una ventina. Hanno fatto a pezzi anche Piazza della Libertà, il simbolo della città, tra le dieci più grandi d'Europa, che adesso è un tappeto di macerie e detriti.

Erano appena passate le 8.00 quando il palazzo del governo locale si è trasformato in una palla di fuoco. L'obiettivo, secondo il comando operativo di Kiev, era proprio quello di decapitare le strutture di vertice: il governatore Oleg Synegubov e la sua squadra, incaricata della difesa della città.

Il missile che ha colpito l'edificio ha provocato almeno dieci morti e ferito più di altre 20 persone, anche perché accanto passavano numerose auto e la deflagrazione è stata talmente potente da danneggiare palazzi lontani decine di metri. "Lanciare un razzo nella piazza centrale di Kharkiv è stata una vera e propria azione terroristica. Così, la Russia è diventata uno stato terrorista", è la denuncia del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Nel pomeriggio è arrivato un altro raid dell'aviazione di Mosca, che stavolta ha colpito direttamente un edificio residenziale di cinque piani, distruggendolo parzialmente e uccidendo almeno altre otto persone. Altre 24 sono rimaste ferite, in ospedale è finito anche un bimbo, secondo i servizi d'emergenza locali.

"Sembra proprio un'atrocità commessa deliberatamente contro un centro civile", accusa ancora Johnson. Non ne dubita neppure l'Alto Rappresentante dell'Ue per la politica estera Josep Borrell, anche se Mosca continua a negare di prendere di mira obiettivi e infrastrutture civili. "I bombardamenti contro civili a Kharkiv violano le leggi di guerra", denuncia Borrell, promettendo vicinanza "in questi drammatici momenti".

Il martellamento sulla seconda città dell'Ucraina non dà tregua. Quasi un milione e mezzo di persone - moltissimi russofoni - chiuse in casa, nascoste nei bunker, in preda al terrore. Si esce solo per le necessità essenziali e rifornirsi di cibo, quando si trova. Il centro resta sotto una pioggia di missili Grad e Cruise, ma in qualche modo continua a reggere. Domani si torna a trattare. Ma intanto, nella notte che cala a Kharkiv si sente ancora solo l'eco delle bombe.
 

17:36
Via libera dell’Europarlamento allo status di candidato per l’UcrainaVia libera dal Parlamento europeo alla relazione sull’Ucraina discussa oggi durante la sessione straordinaria dell’assemblea plenaria. Nel testo, approvato con 637 voti a favore 13 contrari e 26 astenuti, il Parlamento chiede che “le istituzioni dell’Unione si adoperino per concedere all’Ucraina lo status di paese candidato all’adesione all’Ue” e che tale procedura sia “in linea con l’articolo 49 del trattato sull’Unione europea e sulla base del merito”.
16:33
Bombardata la Torre della TV di KievLe forze armate russe hanno colpito la Torre della Tv di Kiev. I canali televisivi del Paese hanno smesso di trasmettere pochi. minuti fa. Lo rende noto su Twitter il media locale The Kyiv Independent. Secondo i media ucraini l’attacco ha provocato almeno 5 vittime
14:56

Mosca: l'Ue non è un blocco politico-militare, l'adesione ucraina non riguarda la sicurezza

La richiesta dell'Ucraina per l'adesione all'Unione europea non è correlata alla sicurezza strategica e alla stabilità: lo ha affermato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se la richiesta dell'Ucraina di entrare nell'Ue fosse in contrasto con la "neutralità" di Kiev pretesa dalla Russia, le cui truppe hanno invaso l'Ucraina. Lo riporta l'agenzia Interfax.

"L'Ue non è un blocco politico-militare e questo argomento appartiene a un'area diversa", ha affermato Peskov secondo Interfax, aggiungendo che "la Costituzione ucraina prevede l'impegno del paese ad aderire all'Ue" e "forse questo processo dovrebbe essere considerato separatamente".

Ieri il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha chiesto l'adesione "immediata" dell'Ucraina all'Ue.
 
 

14:38

I media russi: Mosca attaccherà la sede dei servizi di sicurezza ucraini. Sirene a Kiev

Le forze armate russe hanno annunciato che bombarderanno a Kiev le sedi dei servizi di sicurezza e del centro operativo per la guerra psicologica e mediatica. Lo riferiscono i media russi. I residenti che vivono nelle aree vicine sono stati esortati a lasciare le proprie case per la propria incolumità.

Nelle webcam sulla città al momento è chiaramente udibile il suono delle sirene antiaereo.

 

14:13
Zelensky all’Europarlamento: stiamo vivendo una tragedia immane

“Accolto da una standing ovation Zelensky, vestito con una t-shirt verde militare e con al suo fianco la bandiera ucraina, ha affermato che "siamo sotto i bombardamenti, sotto l’attacco dei missili, è stata una mattinata tragica questa. Stiamo dando la nostra vita per la libertà”.

“"Non riesco a dire buongiorno o buonasera, perché ogni giorno per qualcuno può essere l’ultimo giorno. Parlo dei cittadini ucraini che difendono la libertà a caro prezzo." Il presidente russo Vladimir "Putin parla di operazioni contro le infrastrutture militari, ma si trattata di bambini, ieri ne ha uccisi 16 con i suoi missili”.

““Vorrei sentire da parte vostra che la scelta dell’Ucraina verso l’Europa venga incoraggiata. Vogliamo essere membri a pari diritti dell’Ue. Stiamo dimostrando a tutti che questo è quello che siamo”, ha ancora detto il presidente ucraino, chiedendo agli europei di "provare che siete con l’Ucraina”.

““Provateci che non ci lascerete soli e che siete davvero europei. Solo così la vita vincerà sulla morte”, ha sottolineato Zelensky rimarcando che "la nostra gente è molto motivata, stiamo combattendo per nostri diritti e libertà. Con l’Ucraina l’Ue sarà molto più forte”.

“La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha indicato che l’Eurocamera riconosce “la prospettiva europea dell’Ucraina. Come afferma chiaramente la nostra risoluzione, accogliamo con favore” la richiesta dell’Ucraina per lo status di candidato e lavoreremo per raggiungere tale obiettivo. Dobbiamo affrontare il futuro insieme”.

“Zelensky ha ancora dichiarato che “d’ora in poi tutte le piazze delle nostre città si chiameranno piazza della Libertà. Nessuno ci spezzerà, siamo forti, siamo ucraini”, ha proseguito. "La luce vincerà contro il buio, gloria all’Ucraina.”

"Alla conclusione del suo intervento tutta la Plenaria ha applaudito, in piedi, il presidente ucraino.

13:53

Domani il secondo turno di negoziati

Il secondo round di colloqui russo-ucraini si terrà domani, 2 marzo. Lo riferisce la Tass che cita i media ucraini.

13:08

Il Parlamento europeo sostiene l'adesione di Kiev all'Ue

L'Eurocamera riconosce "la prospettiva europea dell'Ucraina. Come afferma chiaramente la nostra risoluzione, accogliamo con favore" la richiesta dell'Ucraina per lo status di candidato e lavoreremo per raggiungere tale obiettivo. Dobbiamo affrontare il futuro insieme". Lo ha detto la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, rivolgendosi al capo di Stato ucraino, Volodymyr Zelensky, durante il dibattito sull'invasione russa in Ucraina alla plenaria straordinaria dell'Eurocamera.

Oggi anche il presidente romeno Klaus Iohannis, citato dai media regionali, ha indicato che "la Romania appoggia pienamente l'adesione di Ucraina, Moldova e Georgia all'Unione europea. Il posto di tali partner dell'Ue è nella famiglia europea, e la Romania farà di tutto perchè ciò si realizzi".

Pure "l'Ungheria sostiene lo status di candidato" all'adesione all'Ue "dell'Ucraina il prima possibile", ha scritto in un tweet Zoltan Kovacs, portavoce del premier ungherese Viktor Orban, citando il ministro degli esteri magiaro Peter Szijjártó.

12:38

Nato: non invieremo truppe o aerei nel paese

"La Nato non invierà truppe in Ucraina o aerei nel suo spazio aereo". Lo ha detto il segretario generale dell'Alleanza atlantica Jens Stoltenberg in conferenza stampa dalla base militare Lask in Polonia. "Il Patto Atlantico è al fianco dell'Ucraina, ma non vuole essere parte del conflitto in corso. Non manderà il suo esercito e non manderà aerei nello spazio dell'Ucraina", ha sottolineato Stoltenberg, aggiungendo che "gli Alleati provvedono al supporto militare" per Kiev. "Non manderemo aerei in Ucraina perché si tratterebbe di un'interferenza in questa guerra", ha confermato il presidente polacco Andrzej Duda.

Stoltenberg ha spiegato che in queste ore "per la prima volta stiamo dispiegando le forze di risposta della Nato e truppe francesi sono in arrivo in Romania. Noi proteggeremo e difenderemo qualsiasi territorio della Nato. Noi siamo un'Alleanza difensiva. Non cerchiamo il conflitto con la Russia, che deve immediatamente fermare la guerra e tornare alla diplomazia". "La guerra di Putin ha effetti su tutti e gli alleati della Nato sono uniti", ha aggiunto.

Il segretario generale ha quindi avvertito che "la Russia e la Bielorussia risponderanno di ciò che hanno fatto". "Gli Alleati della Nato hanno imposto costi economici severi alla Russia con sanzioni civili", ha sottolineato Stoltenberg spiegando che, nei summit di ieri con gli alleati, è stata esaminata la possibilità di "nuove misure".
 

12:22

Secondo il Parlamento ucraino le truppe bielorussie sarebbero entrate in Ucraina. Si attendono conferme in merito

Truppe bielorusse avrebbero attraversato il confine con l'Ucraina per unirsi all'invasione russa. Lo riferiscono Politico e il Daily Beast citando una dichiarazione del Parlamento ucraino.

"Le truppe bielorusse sono entrate nella regione di Chernihiv. L'informazione è stata confermata da Vitaliy Kyrylov, portavoce delle Forze di difesa del territorio settentrionale. Più tardi altre informazioni", si legge in un tweet del Parlamento ucraino. Non ci sono al momento altre conferme. La regione di Chernihiv si trova nel nord dell'Ucraina e si estende dal confine con la Bielorussia a Kiev.

La Bielorussia, scrive il Daily Beast, è già stata utilizzata come base dalle forze russe, ma, se la notizia del Parlamento ucraino fosse confermata, significherebbe che la nazione è diventata il terzo partecipante diretto alla guerra.

12:12

Cremlino, nessun colloquio programmato Putin-Zelensky

Non ci sono piani per colloqui diretti tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky. Lo riferisce il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, secondo quanto riferisce la Tass. Peskov ha quindi affermato che "certamente al presidente è stato riferito" dei risultati dei colloqui di ieri tra una delegazione russa e una ucraina. "Per ora è presto per fare delle valutazioni. Non vorremmo darle prematuramente. Dobbiamo ancora analizzare e poi pensare alle prospettive", ha detto il portavoce del Cremlino, ripreso dall'agenzia Interfax.

Peskov ha poi sostenuto che le truppe russe in Ucraina non colpiscono aree residenziali: "questo è fuori questione".

11:35
Mosca: l’ offensiva continua fino al raggiungimento degli obiettivi

La Russia proseguirà l’offensiva dell’Ucraina fino al raggiungimento di “tutti gli obiettivi”: lo ha detto il ministro della difesa russo Sergey Shoigu.

“Le forze armate russe continueranno a condurre l’operazione militare speciale fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati”, ha detto Shoigu in una conferenza stampa trasmessa dalla televisione di Stato.

Mosca - ha aggiunto - mira a “smilitarizzazione e de-nazificazione” dell’Ucraina, oltre a proteggere la Russia da una “minaccia militare creata dai paesi occidentali”.

10:31
In rotta verso KievIl convoglio russo che punta a Kiev. Secondo la Cnn, la carovana di veicoli militari russi si estende dalla base aerea di Antonov — a circa 27 chilometri dal centro di Kiev — al nord di Pribyrsk, vicino al confine con la Bielorussia. (foto Twitter Ansa)
10:15

Un maxiconvoglio militare russo procede verso la capitale ucraina

Il conflitto fra Mosca e Kiev cerca una tregua nei colloqui di frontiera sulle rive del fiume Pripyat, ma sul campo si continua a combattere, e una lunga colonna di mezzi militari russi - blindati, tank, pezzi di artiglieria e veicoli logistici - lunga secondo le immagini satellitari più di 60 chilometri avanza verso la capitale ucraina, mentre la seconda città del Paese viene squassata da un nuovo violento attacco.

Il presidente russo Putin ha dettato ieri le sue condizioni per far tacere le armi: neutralità di Kiev, stop alle armi dall'Occidente mentre l'adesione Nato resta «la linea rossa», e il riconoscimento internazionale come territorio russo della Crimea, annessa nel 2014. L'Ucraina vuole entrare nell'Unione europea, e ha presentato richiesta di adesione facendo appello a una procedura speciale. Ma non trova un supporto compatto a Bruxelles. Il nodo è che manca ancora il sì unanime dei Paesi membri. Oggi la plenaria dell'Europarlamento voterà intanto la risoluzione per far ottenere a Kiev lo status di candidato all'ingresso nell'Ue.

Sul campo è ancora conflitto: il sindaco della capitale ucraina dice che sono sotto un attacco «non-stop» da parte dei russi, ma sottolinea che la città potrebbe resistere a lungo. E dopo una notte relativamente tranquilla risuonano le sirene dell' allarme bomba, mentre un seminterrato dell'ospedale si trasforma in un reparto pediatrico improvvisato, raccontato nelle immagini della Bbc, in cui si vedono i bambini, alcuni dei quali malati oncologici, sistemati con letti e attrezzature ospedaliere in uno spazio usato anche come rifugio.

Kharkiv, la seconda città del paese già teatro di pesanti bombardamenti nei giorni scorsi, si ritrova nuovamente sotto le bombe. La Bbc riferisce che secondo il comando operativo ucraino l'obiettivo del raid missilistico russo era la sede del governo regionale, perché l'obiettivo era uccidere il governatore e la squadra che con lui guida la difesa della città. La deflagrazione talmente potente da fare danni anche a palazzi lontani decine di metri dalla sede governativa. L'area deserta, i residenti erano stati allertati da sirene prima dell'attacco. Ma secondo il governo regionale la città ha retto. Intanto la Bielorussia fa sapere che non prenderà parte a operazioni di combattimento in Ucraina. Il presidente Lukashenko, a quanto riferisce la Tass citando l'agenzia bielorussa, ha detto che la Russia ha iniziato le operazioni in Ucraina perché non le era stata lasciata altra scelta.

Minsk, ha aggiunto il leader bielorusso, è pronta a negoziare con chiunque al momento nell'interesse della pace nella regione. Da parte americana, invece, contatti con alleati e partner per continuare con una risposta unitaria dopo le condizioni dettate da Mosca nei primi colloqui con Kiev. Si cerca di isolare la Russia, stringendo la morsa economica e prendendo seriamente l'allerta delle forze nucleari russe, studiando le opzioni sul tavolo.

Per ora gli Usa non hanno rilevato movimenti specifici: i bombardieri non sono usciti dai loro hangar e non sono stati dotati di atomiche, né i sottomarini hanno lasciato i porti con armi nucleari. Washington cerca inoltre di ripristinare un collegamento diretto a livello di capi di stato maggiore per evitare errori di calcolo fatali. E la Gran Bretagna promette con il suo il vicepremier, Dominic Raab, che «Sia Vladimir Putin, sia i comandanti militari di Mosca saranno chiamati a rispondere di qualsiasi violazione delle leggi di guerra». Londra teme «attacchi ancor più barbari» di fronte alla resistenza ucraina, ma sottolinea che «affamare» la macchina da guerra russa con le sanzioni sta dando effetti

08:57

‘Il governatore Kharkiv era l'obiettivo dell'attacco’

 

Il comando operativo ucraino conferma l'attacco di questa mattina da parte delle forze russe con un missile lanciato contro la sede del governo regionale a Kharkiv, seconda città dell'Ucraina. Lo riferisce la Bbc aggiungendo che secondo Kiev l'obiettivo era uccidere il governatore di Kharkiv e la squadra che con lui guida la difesa della città.

08:52

A Kiev suonano le sirene d'allarme bomba


Dopo una notte relativamente tranquilla rispetto ai giorni scorsi, a Kiev torna a farsi sentire il suono delle sirene dell'allarme bomba.

08:45

Kazakistan pronto a organizzare colloqui e a fare da mediatore

 

Il presidente del Kazakistan Kassym-Jomart Tokayev si appella a Russia e Ucraina perché proseguano a negoziare e si è detto pronto a organizzare colloqui tra i due Paesi e di agire come mediatore se necessario. Lo riferisce l'agenzia Tass.

08:40
Nuovo attacco a Kharkiv. I media: forti esplosioniLa città ucraina di Kharkiv è nuovamente sotto attacco questa mattina, riferiscono media locali. Immagini televisive, rilanciate sui social media, mostrano una forte esplosione dopo quello che potrebbe essere un missile o una bomba detonata presso un edificio che la testata ‘Kyiv Independent’ identifica come la sede del governo regionale. (il primo attacco di ieri a Kharkiv/Keystone)
07:54

Settanta militari ucraini uccisi in attacco base militare

 

Almeno settanta soldati ucraini sono stati uccisi in un attacco dell'artiglieria russa nella base militare di Okhtyrka, nel nord est del Paese. La fanno sapere funzionari ucraini citati dalla Bbc. L'attacco è avvenuto domenica e la città si trova nella regione di Sumy, attualmente sotto l'assedio delle truppe russe.

I soccorritori sono tuttora al lavoro per cercare sopravvissuti. Il Parlamento ucraino, in un tweet, precisa che sono stati uccisi da missili a grappolo e offre il proprio tributo ai soldati: «Eterna gloria agli eroi dell'Ucraina».

07:43

Dall'Eliseo, in videoconferenza, arriva il monito: nuove sanzioni in vista per la Russia


Gli europei e i loro alleati sono pronti ad adottare ulteriori sanzioni contro la Russia, ha reso noto ieri sera l'Eliseo al termine di una videoconferenza che riuniva i leader di Francia, Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada, Germania, Giappone, Polonia e Romania, oltre ai rappresentanti di Ue e Nato.

Le nuove misure, esaminate nel corso della riunione, saranno «di importanza diversa». Fra queste la possibilità di colpire nuove banche, altri oligarchi o anche i fondi sovrani russi, secondo la fonte. «Altre sanzioni saranno adottate, è una priorità», e potranno esserlo «nei prossimi giorni», poiché «è urgente alzare il costo della guerra per il presidente Putin», ha sottolineato la presidenza francese.

«Abbiamo ancora molto margine di manovra», hanno fatto notare i consiglieri dell'Eliseo dopo la videoconferenza, aggiungendo che le nuove sanzioni «colpiscono gli interessi russi ed hanno un costo per le economie europee, ma tenuto conto della gravità dell'azione di Vladimir Putin, la scelta è chiara e univoca: aumentare per lui il costo della guerra affinché si renda conto che il costo è esorbitante e i suoi calcoli cambino».

Per la Francia, «la Russia è già preoccupata per la fuga di capitali», Putin «non si aspettava che le sanzioni fossero così pesanti». Ma gli alleati notano «un potenziale di escalation molto forte», in particolare con rischi per i civili e il pericolo che «la Russia prenda il controllo di tutto il territorio ucraino».

07:34

Mattinata di sirene antiaeree in numerose città dell'Ucraina

 

Sirene di allarme risuonano questa mattina in numerose città ucraine mentre il Paese si prepara a un'altra giornata di bombardamenti da parte delle forze russe. Secondo quanto riporta il Kiev Independent, le sirene suonano in queste ore nella città di Rivne, a ovest di Kiev, Ternopil (ovest), Vinnytsia (centro) e Volyn (nordovest).

07:33

Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko: ‘Stiamo combattendo per il nostro sogno’

 

Kiev è sotto un attacco «non-stop» da parte delle truppe russe: lo ha detto alla Cnn il sindaco della capitale ucraina, Vitali Klitschko, sottolineando che la città potrebbe resistere «a lungo» alle forze di Mosca. «Abbiamo sentito le esplosioni ogni ora la notte scorsa, per tutta la notte e negli ultimi quattro giorni - ha detto l'ex pugile campione dei pesi massimi e primo cittadino di Kiev dal 2014 -. Gli abitanti sono molto nervosi, trascorrono molto tempo nei bunker. Siamo pronti a combattere e pronti a morire per il nostro Paese, per le nostre famiglie perché è la nostra casa. È il nostro futuro e qualcuno vuole entrare nelle nostre case e rubarci il futuro».

Rivolgendosi poi al presidente russo Vladimir Putin, il sindaco ha detto che l'Ucraina non vuole il ritorno della Russia: «Vediamo il nostro futuro come un Paese europeo, moderno e democratico. Questo è tutto. Nessuna discussione. È il nostro obiettivo. Stiamo combattendo per questo. Stiamo combattendo per il nostro Paese. Stiamo combattendo per il nostro sogno».