Bellinzonese

Tre lupi adulti si aggirano a Olivone

Preoccupazione in paese per degli esemplari avvistati più volte anche nei pressi di abitazioni, ieri l’ultimo episodio

(Foto di archivio)
13 dicembre 2021
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Sta destando preoccupazione tra gli abitanti dell’alta Valle di Blenio l’avvistamento di tre lupi che da alcuni giorni si aggirano a Olivone. Inquietudine soprattutto per il fatto che gli animali sono stati avvistati anche nei pressi di alcune abitazioni e di un parco giochi. L’ultimo avvistamento risale a ieri, domenica, ma il guardacaccia di zona sta monitorando la situazione già da alcuni giorni. Un esemplare è stato fotografato e sono pure state individuate delle orme. Sorprendente il fatto che lo scorso weekend nel tardo pomeriggio alcuni abitanti abbiano osservato i tre esemplari per alcuni minuti al limitare del bosco. A loro volta i tre predatori hanno osservato le persone senza scappare e senza mostrare il tipico atteggiamento di diffidenza. Un esemplare è più grosso degli altri due e i tre sembrerebbero avere età diverse. Potrebbero essere quindi di tre cucciolate differenti ma non è dato sapere se siano maschi o femmine. Né si conosce al momento la provenienza.

La sindaca: ‘Ne discuteremo stasera in Municipio’

In paese ovviamente la notizia è sulla bocca di tutti e gli abitanti sono chiaramente preoccupati. Tanto che alcuni allevatori della zona hanno deciso di tenere in stalla le proprie pecore e capre. Da noi interpellata, la sindaca di Blenio Claudia Boschetti-Straub non ha nascosto una certa apprensione. «So di alcuni avvistamenti negli scorsi giorni», conferma. «La questione ci preoccupa molto. C’è panico e ne discuteremo già questa sera in Municipio», aggiunge. Poiché in questo periodo la selvaggina si spinge più a valle, il lupo ne è attirato. Tuttavia in passato nella zona non sono mai stati registrati avvistamenti di questo tipo.

Intensificato il monitoraggio

Il Dipartimento del territorio ha avviato i consueti approfondimenti, come si è sempre fatto negli anni in presenza di predazioni e come si è fatto per le cucciolate della Val Morobbia e per quella segnalata a inizio mese nella zona fra l’alta Valle Onsernone e la Valle di Vergeletto dove si è accertata la presenza di una coppia di adulti con tre cuccioli. Raggiunto dalla ‘Regione’ Tiziano Putelli, capoufficio Caccia e pesca del Cantone, conferma che effettivamente è stato intensificato il monitoraggio. «La situazione non richiede ancora un intervento vero e proprio, però non va neanche presa sotto gamba», rileva. Il guardacaccia di zona oggi ha posizionato delle nuove fototrappole e domani ne posizionerà delle altre. «Inoltre sono state programmate delle ronde serali e notturne. Il monitoraggio ci permetterà di capire se sono lupi singoli o se si tratta di un branco e quanti esemplari sono esattamente».

Il comportamento dell’animale richiede attenzione

Al momento, spiega Putelli, il suo Ufficio non è a conoscenza di un branco noto in quella zona. «Si potrebbe trattare anche di tre lupi singoli che si sono riuniti per un momento». Sarà importante capire che tipo di comportamento hanno questi animali: «Al giorno d’oggi non sappiamo se questi lupi siano intimoriti dall’uomo o meno. Comunque finora non abbiamo nessuna segnalazione di atteggiamenti aggressivi verso l’uomo», spiega il capoufficio. «Se così fosse il comportamento sarebbe problematico», afferma riconoscendo che un problema c’è: il lupo è stato visto in prossimità dell’abitato. Presenze registrate comunque al calare del buio, se fosse stato avvistato in pieno giorno sarebbe stato più grave. «Ora attendiamo l’esito del monitoraggio per saperne di più».

Il fatto che vedendo delle persone il lupo non si sia dato alla fuga non rappresenta un problema? La Strategia lupo svizzera ha quattro gradi di valutazione: il comportamento normale, quello che richiede attenzione, quello critico e quello problematico (quello in cui si entra in discussione per l’abbattimento). Nel comportamento normale, quando un lupo viene avvistato da una persona all’interno di un veicolo, l’animale osserva a sua volta e si allontana lentamente dopo alcuni secondi. «A Olivone ci troviamo tra un comportamento che richiede attenzione – ed è per questo che abbiamo intensificato il monitoraggio – e nella prima fase di un comportamento critico che prevede che i guardacaccia possano mettere in atto delle azioni di disturbo per spaventare il predatore, come dei tiri di dissuasione di lato, a salve o con dei proiettili di gomma», spiega Putelli. Questo è previsto dal momento in cui il lupo viene visto almeno tre volte vicino all’abitato e la sua presenza diventa sempre più prolungata. Sia il monitoraggio che i tiri di dissuasione permetteranno di capire il comportamento dell’animale.

Il lupo segue la selvaggina che si spinge a valle

Quanto alla presenza del lupo a valle, Putelli fa presente che il lupo fa semplicemente il lupo: segue la selvaggina che scende di quota a causa della neve e viene attirata dal sale usato sulle strade per evitare il ghiaccio. «Nei prossimi giorni soleggiati la selvaggina dovrebbe tornare in quota e di conseguenza anche il lupo», rileva.

Come comportarsi in caso di avvistamento

Ma cosa fare in caso di avvistamento ravvicinato? Il capoufficio invita a tenere presente il fatto che si ha a che fare con un grande predatore e quindi un atteggiamento prudente è d’obbligo. «Se ci si sente minacciati è meglio allontanarsi e parlare ad alta voce, questo dovrebbe essere un sistema dissuasivo in grado di allontanare l’animale». Non bisogna assolutamente andare incontro al lupo per cercare di scattare foto o altro, né essere minacciosi. «Bisogna considerare che sono animali selvatici nel periodo invernale, che per loro è tutt’altro che facile. È molto più facile che sia la persona a disturbare il lupo che viceversa», conclude Putelli.

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