Luganese

Brè, raccoglie critiche il murale blu e nero

L’Associazione protesta per l’opera ‘ingombrante’ voluta dal Municipio di Lugano per celebrare Wilhelm Schmid senza coinvolgere i residenti

Ecco il murale che fa discutere e suscita critiche a Brè
14 settembre 2021
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“Ingombrante, sovrastante, fuori misura, anche il buon senso avrebbe aiutato a capirlo. Poi un veloce censimento delle opere artistiche che già arredano la piazza (con via Cai e vicolo piazzetta) avrebbe evidenziato come in quella piazzetta sia semplicemente superflua un’ulteriore opera artistica che annulla le altre”. Non usa mezze misure Stefano Baragiola, segretario dell’Associazione Uniti per Brè nel criticare l’iniziativa del Municipio di Lugano voluta per celebrare il cinquantesimo della morte del pittore Wilhelm Schmid che aveva vissuto nel villaggio. Per questo l’artista Livio Bernasconi, con il mandato della Città, ha realizzato la sua opera sulla facciata di una casa del nucleo. L’iniziativa del Municipio ha ottenuto il nullaosta della commissione di esperti, ma secondo l’associazione è fuori luogo. "Ora nel nucleo storico di Brè prorompe un murale artistico di colore blu e nero lungo tutta la parete di un immobile appena riattato. La piccola piazza lastricata di sassi e i pochi muri rimasti a testimoniare il patrimonio della povertà di un tempo non sono più le caratteristiche principali dell’estetica e dell’equilibrio architettonico del cuore del villaggio”, scrive Baragiola nella presa di posizione di Uniti per Brè.

‘Al di là dei limiti delle norme di Pr’

“Con la giustificazione dell’opera d’arte si sono superati tutti i limiti dettati dalle norme di applicazione del piano regolatore (tinteggiatura e inserimento paesaggistico) applicando una deroga a suo favore ma distruggendo al contempo un delicato equilibrio estetico che reggeva, seppur con difficoltà, da secoli“, si legge. Peggio ancora, constata amaramente Baragiola, gli abitanti non sono stati coinvolti: "Non basta seguire la procedura giuridica prevista per le domande di costruzione. L’impatto visivo di quest’opera è tale che richiedeva un intenso coinvolgimento della cittadinanza e un’attenta ponderazione di tutti gli interessi in gioco”. Eppure, lo strumento scientifico dell’Inventario federale degli insediamenti svizzeri da proteggere d’importanza nazionale e protezione degli insediamenti avrebbe consentito di "definire le premesse architettoniche e paesaggistiche che tale iniziativa doveva osservare nel cuore del patrimonio architettonico del villaggio di Brè”. L’iniziativa «è scellerata, tutti hanno capito che è un’opera d’arte per la piazzetta del nucleo di una grandezza esagerata, al di fuori di ogni misura accettabile, che fa sparire e sovrasta tutto il resto e le altre installazioni. Inserire un’opera dove ce ne sono già altre non è che sia una grande idea», dichiara, da noi contattato, Baragiola.

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