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Bellinzona, cantiere al via ma senza Café du Parc

Le finanze cittadine in profondo rosso e il problema sorpassi impongono cautela: per ora al Parco urbano si realizza solo la fontana con giochi d'acqua

L'ipotesi di Café di Parc come ideata dal progettista (Fiorini architetti Bellinzona)

Café du Parc al Parco urbano di Bellinzona: bisognerà attendere ancora parecchio per assistere al primo colpo di piccone. L’avvio del cantiere per l’opera fulcro prevista all’ex campo militare – un piccolo snack bar ma con stile – è stato infatti procrastinato dal Municipio quanto meno all’anno prossimo. Per contro i lavori per la seconda tappa – grande fontana dotata di giochi d’acqua e nuova illuminazione dell’area multifunzionale – dovrebbero iniziare lunedì 31 maggio per la durata di due/tre mesi. I rispettivi crediti pari a 1,4 e 1,9 milioni di franchi erano stati concessi un anno fa dal Consiglio comunale. Da allora due elementi concomitanti hanno rallentato la fase esecutiva: da una parte i sorpassi di spesa per 5 milioni registrati allo Stadio cittadino, al Policentro della Morobbia e all’Oratorio di Giubiasco (anticipati nel 2015 da un superamento del 44% nello spogliatoio del Parco urbano stesso, poi tornato sotto il limite di legge del 10% rinunciando ad altre opere); dall’altra la crisi pandemica che sta pesantemente incidendo sulle casse cittadine, come si è ben visto col Preventivo 2021 (disavanzo di 8 milioni) e col Consuntivo 2020 fresco di pubblicazione (altri 7 milioni).

Riflessione ad ampio raggio

«La realizzazione del Café du Parc è sospesa perché vi sono ancora punti da chiarire riguardo al costo delle singole parti e a dettagli tecnici che i servizi comunali stanno verificando», spiega il nuovo municipale Henrik Bang, capodicastero Opere pubbliche. In particolare, aggiunge, è in corso un’analisi approfondita di offerte e capitolati, affinché non si ripetano più i problemi del recente passato. Inoltre la situazione finanziaria di Bellinzona impone una seria prudenza nel Piano delle opere, ossia il documento che viene costantemente aggiornato e che fornisce indicazioni riguardo a ciò che s’intende realizzare, che si realizza, con quale tempistica e costi nell’arco della legislatura e degli anni seguenti. «Con i colleghi di Municipio stiamo effettuando le dovute riflessioni in questo inizio di legislatura. Perciò in attesa della revisione della spesa pubblica, la cosiddetta ‘spending review’ che in autunno ci aiuterà a capire quali eventuali correttivi alle spese e alle entrate sarà necessario implementare nel Preventivo 2022, al momento il Café du Parc rimane in stand-by, essendo peraltro un’opera non strettamente indispensabile», rileva Bang.

Anche piazza del Sole...

Il Café du Parc non è la sola opera a subire gli effetti della pandemia sulle finanze cittadine. Lo scorso marzo infatti il Municipio rispondendo a un’interpellanza dei Verdi su un possibile abbellimento di piazza del Sole, aveva spiegato che “il concorso d’idee è pronto per essere pubblicato. Tuttavia, da un lato l’incertezza dettata dalla pandemia che impone continui cambiamenti nella programmazione degli eventi, dall’altro la necessità di contenere la spesa pubblica emersa con la stesura del preventivo 2021, invitano a un atteggiamento prudente”. Detto altrimenti, il progetto “prenderà il via quando si sarà in grado di ridefinire in che modo l’arte urbana dovrà dialogare con l’offerta ricreativa promossa in piazza; e quando si sarà trovato un equilibrio finanziario in grado di supportare negli anni questa iniziativa”.

Un lungo elenco di opere programmate

Altre indicazioni, sempre in materia di opere pubbliche, giungono dal Consuntivo 2020. Vengono indicati come “avviati o in fase di avviamento”, senza dettagli su eventuali sospensioni e tempistiche realizzative: Parco urbano tappa 2 e Café du Parc; rifacimento docce e wc del Bagno pubblico; eliminazione barriere architettoniche in Collegiata, Palazzo civico e Sala multiuso di Montecarasso; programmazione sostituzione delle illuminazioni dei 15 campi di calcio (escluso il Comunale); preparazione sostituzione delle cupole, vetrate e illuminazione della piscina coperta; risanamento impiantistica, eliminazione legionella, rifacimento cucina e bar del centro tennis comunale; progettazione tappa 5 di risanamento del Bagno pubblico (spogliatoi livello +1); migliorie nella sede Polcom a Palazzo civico; manutenzione straordinaria alla chiesa di Santa Maria delle Grazie; ampliamento o nuova sede di asilo ed elementari alla Gerretta; studio di un nuovo edificio per il trasferimento degli uffici del Dicastero opere pubbliche negli ex magazzini dello Stato; e ristrutturazione delle Elementari Nord. Nei quartieri le più importanti opere in previsione sono: a Moleno ristrutturazione della casa comunale; a Claro risanamento della palestra Elementari, ampliamento asilo e studio per il restauro della Casaforte dei Magoria; a Gorduno realizzazione di una pista finlandese; a Monte Carasso manutenzione straordinaria dell’ex Convento; a Sementina realizzazione di una quinta sezione d’asilo e ampliamento dei magazzini comunali; a Giubiasco risanamento energetico del Palazzo comunale e realizzazione di una doppia palestra al Palasio; infine a Gudo la riqualifica del comparto Santa Maria e creazione nuova postazione di ecocentro.

Sede Dop: più ipotesi al vaglio

Il capitolo “Studio di un nuovo edificio per il trasferimento degli uffici del Dop negli ex magazzini dello Stato” rappresenta una news. Visto che il Dop dovrà di sicuro lasciare a breve l’edificio situato lungo la ferrovia che verrà demolito per far posto al terzo binario, il luogo individuato per la nuova sede – spiega Henrik Bang – sarebbe in effetti quello della Gerretta: «Il condizionale è d’obbligo perché questa decisione s’inserisce in una più ampia riflessione che tocca altri servizi comunali ed enti regionali, come i nostri magazzini comunali, i Pompieri, la Croce Verde, la Protezione Civile, l’Azienda multiservizi». Per gli ultimi quattro, ricordiamo, la prima opzione di una centrale comune di pronto intervento individuata lungo l’autostrada a Giubiasco sembra essere ormai sfumata essendo il Cantone intenzionato a esercitare il diritto di prelazione sul terreno di proprietà della Confederazione per inserirvi un’area nomadi. In pole position, quale alternativa, potrebbe essere il vicino terreno del Seghezzone la cui variante di Pr prevede l'inserimento di attrezzature pubbliche, con l’aggiunta di una parte artigianale/industriale richiesta dal Municipio al Tram. «Altre opzioni – aggiunge Bang – richiedono un approfondimento di possibili sinergie fra i vari servizi. Il Dop potrebbe quindi nella fase iniziale operare in una sede provvisoria in affitto, appunto nel comparto degli ex magazzini dello Stato, oppure in prefabbricati di qualità; mentre sul più lungo termine si può immaginare di unire sotto lo stesso tetto Dop, Settore ambiente e magazzini comunali, ciò che favorirebbe il coordinamento operativo, magari aggiungendovi idealmente anche l’Azienda multiservizi. Ipotesi – conclude il Municipale – il cui sviluppo dipenderà dalle finanze comunali e dalle intenzioni dei servizi ed enti regionali a loro volta coinvolti nelle valutazioni».

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