Locarnese

Alcol, vandalismi e schiamazzi. ‘A Muralto si degenera’

Ancora disordini e degrado sul “quai”. Polizia e ambulanza al lavoro causa assembramenti e danneggiamenti in un nuovo week-end di passione

Lo scenario sul lungolago nella notte fra venerdì e sabato
7 marzo 2021
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Se una persona come Fernando Brunner conclude una breve lettera con le parole “vi supplico, intervenite!”, c'è con ogni evidenza qualcosa di grave che non funziona. La lettera in questione è stata spedita per email sabato mattina dopo la terza notte di bagordi sul lungolago di Muralto nel giro di 8 giorni. Le prime due si erano consumate nello scorso week-end, quando l'aumento delle temperature aveva favorito assembramenti notturni sul “quai”, fra il debarcadero e il Burbaglio. E come assembramenti intendiamo centinaia di ragazzi riuniti per far festa, con annessi e connessi: schiamazzi, musica ad alto volume fino all'alba, consumo di alcool a fiumi e di droghe leggere, ronde di auto, vandalismi alla cosa pubblica e privata, con tanto di orinatoi improvvisati in caso di impellenti necessità. Il tutto, a poche decine di metri dagli alberghi e dalle case private del lungolago.

Già allora Brunner aveva levato il suo grido d'allarme rilevando l'assenza della polizia comunale e di qualsivoglia strumento di contenimento. Poi, nella notte su domenica, lo stesso Brunner aveva assoldato agenti di sicurezza privati che erano riusciti a limitare il disturbo fin verso le 2. A bocce ferme il capodicastero Sicurezza di Muralto Renato Canziani aveva riconosciuto il problema e promesso maggiori misure di controllo.

“Il Blick ci sguazzerà”

Ora, una settimana dopo, ci risiamo. Con, se possibile, un salto di qualità (verso il basso). La missiva di Brunner è indirizzata a polizia di Muralto e di Locarno, Municipio di Muralto, Fabio Bonetti per l'Organizzazione turistica Lago Maggiore e Valli e Norman Gobbi, direttore del Dipartimento delle istituzioni. A tutti questi attori l'albergatori scrive che “la situazione sta degenerando; bisogna far pressione al fine di riaprire al più presto bar e ristoranti. Le immagini di stanotte faranno il giro della Svizzera causa nostri clienti esasperati; il Blick ci sguazzerà e l’immagine di Locarno prima di Pasqua sarà compromessa. Possibile che non si riesca a prendere le dovute precauzioni e chiudere il lungolago di notte? Altre città sono corse ai ripari. Non si può aspettare la mezzanotte quando si sono già assemblati centinaia di malintenzionati prima d’intervenire!”.

Nella notte su sabato, considera Brunner, “per fortuna la polizia di tutto il Locarnese (almeno 8 pattuglie) è intervenuta”, con agenti della Prosegur e l'ausilio di un'ambulanza “e hanno avuto un bel da fare da mezzanotte alle 2!”. Quello che si è verificato, considera l'albergatore muraltese, “è stato un attacco alla proprietà privata e alle istituzioni e non è più tollerabile!”. Infine, la supplica di intervenire. 

Le immagini sono chiare: lungolago in pratica lastricato di rifiuti, con lo scibile di bottiglie di alcolici vuote e abbandonate lungo il marciapiede; polizia impegnata negli accertamenti; giovani che si arrampicano sui tettucci delle auto, e altri intenti a svuotare la vescica negli angoli retrostanti l'albergo Lago Maggiore, ma sotto l'occhio delle videocamere di sorveglianza. Lo stesso scenario si è ripetuto nella seconda nottata del week-end: altri assembramenti, «centinaia di ragazzi nuovamente assiepati sul lungolago», per dirla con Brunner, «e nuovi atti di vandalismo, anche nei confronti di privati, a partire dall'Osteria Chiara», situata a pochi passi dal lago. Osteria il cui proprietario, in mattinata, ha scritto anch'esso a polizie comunali e cantonale: “Cosa aspettiamo a reagire a queste scorribande notturne, con schiamazzi, feste con musica, alcool a fiumi, muri che vengono bagnati da pipì e vomito? Scandaloso! Bisogna agire al più presto, prima che venga distrutto il nostro splendido lungolago".

Canziani: “Situazione fuori controllo”

Non può e non vuole nascondersi Renato Canziani, capodicastero Sicurezza di Muralto. Raggiunto domenica mattina, il municipale conferma «una situazione particolarmente problematica. Abbiamo rinforzato i pattugliamenti di polizia, la collaborazione fra i Corpi c'è e funziona, ma non possiamo mica mandare la Guardia nazionale. Nonostante tutti i tentativi di controllo c'è una maleducazione imperante che mi sconcerta. Il lungolago, di notte, diventa territorio di festa alcolica. In barba a ogni normativa anti-Covid. Parliamo di disobbedienza civile. E le parole non servono a nulla. Come Municipio stiamo riflettendo sulle possibili misure aggiuntive, che ovviamente non potranno andare contro la legge, ma dovranno essere oltremodo decise».

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