Svizzera

Multa a mendicante, Corte diritti umani condanna la Svizzera

La Corte europea dei diritti umani (Cedu) ha accolto il ricorso di una donna rumena multata per 500 franchi per aver chiesto l'elemosina in strada a Ginevra

(Ti-Press)
19 gennaio 2021
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La Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) ha condannato oggi la Svizzera per aver violato la dignità di una rumena in condizioni di estrema povertà, multandola e infliggendole 5 giorni di prigione per aver mendicato per le strade di Ginevra.

"La Corte ritiene che la sanzione inflitta alla richiedente non fosse proporzionata all'obiettivo della lotta alla criminalità organizzata, né a quello della tutela dei diritti dei passanti, dei residenti e dei proprietari di commerci", spiega la CEDU, che ha sede a Strasburgo.

La vicenda riguarda una romena analfabeta, nata nel 1992 e appartenente alla comunità rom. Era stata condannata nel gennaio del 2014 a una multa di 500 franchi per aver chiesto l'elemosina sulla pubblica via. La donna, che non aveva lavoro e non percepiva assistenza sociale, era stata successivamente posta in carcere preventivo per cinque giorni per non aver pagato la sanzione.

"In una situazione di manifesta vulnerabilità, la ricorrente aveva il diritto, inerente alla dignità umana, di poter mostrare il suo disagio e cercare di rimediare ai suoi bisogni chiedendo l'elemosina", prosegue la CEDU, secondo cui per lei l'elemosina costituiva l'unica soluzione per sopravvivere.

Secondo la Corte la Svizzera ha violato l'articolo 8 che tutela il diritto al rispetto della vita privata e familiare, iscritto nella Convenzione europea dei diritti dell'uomo e dovrà pagare alla richiedente 922 euro per danni morali.

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