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Locarno, ora Salvioni si toglie qualche sassolino

Il municipale che giovedì presenterà le sue dimissioni: 'Mi dicevano che il terzo seggio era perso, così mi sono fatto da parte. Ora decisione libera'

Niccolò Salvioni
(Ti-Press)
10 settembre 2020
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Prime scosse di assestamento nel terremoto interno che sta generando la notizia delle dimissioni anticipate - per motivi professionali - di Niccolò Salvioni dal Municipio di Locarno. L'avvocato, che durante l'allestimento della lista per il Municipio aveva deciso di non ricandidarsi ad aprile, come anticipato dalla “Regione” presenterà infatti giovedì prossimo la sua lettera... d'addio ai colleghi di Palazzo Marcacci. Lettera che dovrà prima essere ratificata dall'esecutivo locarnese, poi dal Consiglio di Stato.

Confermando la decisione di lasciare anticipatamente Palazzo Marcacci, Niccolò Salvioni ha smentito che la scelta sia la conseguenza di pressioni esercitate su di lui dalla sezione per favorire il secondo subentrante (e candidato ad aprile) Simone Merlini.  Questi potrebbe infatti essere chiamato ad entrare in Municipio già a novembre dopo una possibile rinuncia da parte del primo subentrante, Andrea Giudici, che invece candidato non è e non ha in teoria nessuna motivazione (se non di prestigio personale) per accettare la carica per pochi mesi. Giudici non è infatti neppure più in Consiglio comunale e non è stato considerato fra i papabili per un posto fra i pretendenti liberali radicali al Municipio di Locarno.

'Mi avevano fatto capire che il seggio perso sarebbe stato il mio'

«Anche dopo non essere entrato in lista per le elezioni d'aprile ritenevo corretto rimanere in Municipio nel periodo di grossa incertezza generato dalla pandemia - ha dichiarato Salvioni -. Ma ora il momento peggiore da questo punto di vista sembra essere alle spalle, e parallelamente mi ritrovo in una situazione professionale non facile. Ho 7 collaboratori, di cui una a fine maternità e altre due prossime al congedo maternità: una fra un mese, l'altra fra due mesi. Ritengo quindi che le motivazioni “gravi” richieste dalla Loc per dimissionare anticipatamente ci siano e debbano pertanto venir ritenute». E ancora: «Giovedì prossimo, 17 settembre, mancheranno esattamente 6 mesi alle elezioni comunali d'aprile. Credo sia il momento giusto per lasciare, ma non per qualcuno che fra mezz'anno non avrà una continuità nel Partito liberale (il primo subentrante Andrea Giudici, ndr.) quanto piuttosto a qualcuno che possa essere nel novero dei possibili futuri municipali liberali radicali di Locarno (il secondo subentrante, Simone Merlini, ndr.). Se non lasciassi adesso non solo sarei confrontato a una difficile situazione sul lavoro, ma rischierei di non essere presente come invece mi piace essere a Palazzo Marcacci».

Di conseguenza, prosegue Salvioni, «non è vero che mi è stato chiesto di farmi da parte. Questo semmai è successo prima, quando la commissione cerca mi aveva indicato che il terzo seggio era perso, facendomi capire che se mi ricandidavo ero probabilmente fuori dai giochi. Ne avevo desunto ciò che c'era da desumere e ho preso la decisione di farmi da parte».  

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