Ticino

Ballottaggio agli Stati, il Tram respinge il ricorso

Il Tribunale cantonale amministrativo ha respinto il ricorso che metteva in discussione la validità delle elezioni del 17 novembre 2019

Il ricorrente contesta il ritardo nell'invio del materiale di voto ai residenti all'estero (Ti-Press)
4 giugno 2020
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Il Tribunale cantonale amministrativo ha respinto il ricorso relativo ai lavori preparatori del turno di ballottaggio per l’elezione dei deputati al Consiglio degli Stati, elezione in cui sono stati eletti Marco Chiesa e Marina Carobbio, la quale ha superato di soli 46 voti il senatore popolare democratico uscente, e non riconfermato, Filippo Lombardi.

Con sentenza del 3 giugno scorso, il Tribunale amministrativo cantonale (Tram) ha respinto il ricorso – presentato dall'avvocato Gianluca Padlina – che metteva in discussione la validità del turno di ballottaggio del 17 novembre 2019, per l'elezione dei due deputati ticinesi al Consiglio degli Stati. Il ricorrente aveva contestato l'operato delle Cancellerie dei Comuni ticinesi, per quanto riguarda la tempestività dell'invio del materiale di voto agli elettori residenti all'estero.

Con la sua decisione, contro la quale può essere presentato un ricorso al Tribunale federale, il Tram conferma la correttezza dell’esito dell’elezione. 

Il Consiglio di Stato, scrive in una nota, "prende atto con soddisfazione di questa decisione", ma rimane in attesa di un pronunciamento da parte del Tribunale federale, che dovrà esprimersi su un secondo ricorso  presentato dallo stesso Padlina a dicembre dell'anno scorso.

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