Luganese

Campanile di Bissone, ecco cosa è successo

Stando al rapporto pubblicato dal Sisi è stata una cinghia di carico che penzolava sotto l’elicottero ad attorcigliarsi alla croce della chiesa di San Carpoforo

L'incidente è avvenuto lo scorso 12 marzo (Ti-Press)
11 novembre 2019
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Il Servizio d’inchiesta svizzero sulla sicurezza (Sisi) ha pubblicato nei giorni scorsi il rapporto sull’incidente avvenuto a Bissone il 12 marzo scorso, quando un elicotterò danneggiò il campanile e la chiesa di San Carpoforo.

In un primo momento si era ipotizzato che i danni erano stati causati dal carico appeso all’elicottero, il quale stava effettuando dei trasporti di materiale. Quest’ultimo avrebbe urtato la punta del campanile facendo cadere alcuni pezzi. Ma le cose sono andate diversamente. Una cinghia di carico che penzolava sotto l’elicottero, si è attorcigliata alla croce in cima al campanile di Bissone e l’ha strappata. Poi una pietra si è staccata dalla cima della torre e ha danneggiato il tetto della chiesa. Questa è stata la dinamica esatta dell’incidente ricostruita dal Sisi.

“Dopo aver trasportato il secondo di cinque carichi totali - si legge sul rapporto - il pilota stava ritornando presso il punto di carico situato nel parcheggio comunale a lato della chiesa di San Carpoforo. Al gancio della longline erano attaccate delle cinghie per legare il carico e, nel sorvolare la chiesa a bassa velocità, una cinghia penzolante era rimasta accidentalmente impigliata alla croce posta alla sommità del campanile”.

Il Sisi sottolinea il potenziale rischio per terzi provocato dalla caduta della pietra dal campanile e conclude che il problema è stato causato da un’organizzazione inappropriata in un’area limitata di lavoro.

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