Mendrisiotto

Coldrerio, la cancelleria non si sposta

L'edificazione del centro polivalente non ottiene la maggioranza assoluta necessaria. Ma è comunque stato raggiunto un accordo

12 novembre 2018
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Il progetto Parco San Rocco Coldrerio sembrava essersi bloccato. La mancata concessione, per l’assenza della maggioranza assoluta, del credito di 8,6 milioni per l’edificazione del nuovo centro polivalente – il primo dei vari crediti che compongono la richiesta globale di 13,5 milioni per i contenuti comunali del progetto – ha gettato tutti nello sconforto e nella delusione per una decisione definita dal sindaco Corrado Solcà «poco saggia e poco lungimirante». Dopo una pausa che ha riunito Ufficio presidenziale, Municipio e capigruppo, l’esecutivo ha proposto all’assemblea un accordo, tradotto in un emendamento, poi approvato con 21 favorevoli e un’astensione. In sostanza, il credito di 8,6 milioni per la costruzione del nuovo centro polivalente di tre piani è stato concesso e il Municipio è autorizzato a definire gli spazi del terzo piano purché non vengano trasferiti i servizi attualmente presenti in cancelleria comunale. «Ci siamo sentiti nell’obbligo di trovare questa soluzione di compromesso per evitare la situazione di impasse che si è creata – ha commentato il sindaco –. Questo emendamento dal progetto definitivo ci permette di andare avanti». La seduta di Consiglio comunale ha quindi potuto riprendere e gli altri crediti, tra questi anche i 3,7 milioni per l’autosilo, sono stati concessi a larga maggioranza. Fatta eccezione per i 313mila franchi necessari per l’abbattimento della cancelleria, che è stato stralciato come richiesto dalla Commissione delle petizioni.

Pericolo scongiurato

Il colpo di scena che avrebbe bloccato a tempo indeterminato l’intero progetto  è quindi stato scongiurato. Come visto, il credito di 8,6 milioni non ha infatti ottenuto la necessaria maggioranza dei consiglieri comunali presenti per un solo voto. Suscitando non poca delusione, rammarico, imbarazzo e discussioni su quello che si sarebbe potuto fare, come per esempio, dividere i messaggi. «Ci troviamo nella situazione di dover contattare nuovamente la Fondazione San Rocco per riavvolgere il filo della matassa, ma non so nemmeno se avranno il tempo e la voglia di elaborare un nuovo progetto». La situazione, ha aggiunto Solcà, «ci è sfuggita di mano: non abbiamo il credito e tutto si ferma. Tocca ora al Municipio decidere se continuare o meno. Fino a oggi abbiamo buttato via 800mila franchi. Si dica chiaramente che non si vuole questo progetto che è meglio. Tenete però presente che gli stabili occupati dalle società del paese sono ormai stati demoliti». Il segnale arrivato dall’aula consiliare, è stato il commento di Davide Polli (Gpc), «manda a pezzi un progetto, con elementi fondamentali: ci stiamo perdendo in un bicchiere d’acqua per uno sfizio».

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