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Esploratori ai Boschetti

Ragni, piante e farfalle

Limenitis camilla
11 giugno 2022
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In occasione del Festival della natura, il WWF, in collaborazione con il Museo di Storia naturale e la Fondazione Bolle di Magadino, ha riproposto l’evento "esploratori per un giorno" in un’area naturale del Canton Ticino. Con il supporto di tre esperti, i partecipanti hanno esplorato la golena d’importanza nazionale dei Boschetti di Sementina alla ricerca di piante, animali e funghi. In meno di tre ore sono state identificate centoquaranta specie diverse, tra cui dodici neofite invasive. Un ottimo bottino! Sarà molto interessante ripetere l’esperienza tra una decina di anni, al termine dei lavori di rinaturazione del fiume Ticino, per verificare se il ripristino del ricco mosaico di habitat che caratterizza i fiumi allo stato naturale si tradurrà in un aumento significativo delle specie, anche rare. I nostri esploratori hanno documentato le specie trovate con numerosi scatti. Oggi su questa pagina pubblichiamo alcune delle immagini più belle e significative. La visita di questo bosco golenale è calorosamente raccomandata dal WWF in quanto si tratta di una vera e propria giungla a due passi da Bellinzona. L’evento "esploratori per un giorno" verrà riproposto anche nel 2023 in occasione del Festival della natura.

La rinaturazione

Il bosco golenale dei Boschetti, situato lungo l’argine destro del fiume Ticino tra Sementina e Gudo, è incluso nell’inventario delle golene d’importanza nazionale. I lavori di bonifica del Piano di Magadino e di arginatura del fiume Ticino, iniziati alla fine dell’800, hanno separato il bosco golenale del fiume Ticino. Da oltre un secolo è venuta a mancare la dinamica naturale che caratterizza questi boschi, cioè le piene regolari del fiume che inondano e modellano costantemente il paesaggio, creano nuovi ambienti pionieri e ne distruggono altri più maturi. La correzione del fiume Ticino ha avuto come conseguenza un importante abbassamento del livello dell’alveo del fiume e di rimando anche della falda che alimentava le lanche e i biotopi umidi presenti nella golena. Malgrado lo statuto di area protetta, i Boschetti oggi soffrono di parecchi mali: innanzitutto, la mancanza della dinamica fluviale ha creato un bosco esteso ma omogeneo; gli ambienti pionieri, come i banchi di sabbia e i greti di ghiaia sono scomparsi; i mosaici di ambienti tipici dei boschi golenali si sono notevolmente ridotti e le poche zone umide sopravvissute soffrono per la mancanza d’acqua dovuta all’abbassamento della falda. Le principali aree prive di copertura boschiva sono il risultato del taglio regolare della vegetazione sotto le due linee dell’alta tensione presenti, che hanno generato un’importante diffusione di specie neofite invasive. La golena d’importanza nazionale dei Boschetti è quindi un malato cronico che necessita di una cura drastica e urgente per invertire l’attuale tendenza all’erosione di biodiversità. La cura sarà il progetto di rinaturazione del fiume Ticino presso il comparto Boschetti che prevede la demolizione dell’argine destro lungo 1,4 km, l’allargamento dell’alveo del fiume Ticino e la creazione di un ramo secondario all’interno dell’attuale bosco. Le due linee dell’alta tensione saranno interrate e le specie invasive allontanate. Verrà inoltre costruito un ponte per la selvaggina sopra la strada cantonale tra Gudo e Sementina che renderà più sicuro il transito agli animali ma anche agli automobilisti. Infatti, sono numerosi gli scontri tra auto e cervi. Il ponte permetterà pure il passaggio degli anfibi, riducendo la necessità durante la migrazione primaverile di volontari lungo un tratto di strada pericoloso. Dopo i lavori di rinaturazione, il fiume Ticino sarà di nuovo libero di vagare nel bosco golenale e di rimodellare il paesaggio a suo piacimento. Si spera col tempo di poter recuperare specie animali e vegetali tipiche delle golene e diventate molto rare in Svizzera. Ad esempio, il Piro piro piccolo e il Corriere piccolo. Nel comparto Boschetti sarà dunque costituita un’area pregiata e tutelata, con la dovuta attenzione alla natura e alla biodiversità. Una porta d’ingresso al Parco del Piano di Magadino. Per le attività di svago è prevista una seconda tappa della rinaturazione del fiume Ticino più a monte, in località Saleggi. Anche in questo caso l’alveo del fiume sarà allargato, il riale Sementina rinaturato e la popolazione potrà usufruire di una nuova e attrattiva spiaggia. Un tuffo rinfrescante come risposta all’aumento del numero di notti tropicali.

I ragni

Tra gli esploratori che hanno partecipato alla spedizione ‘Boschetti’ abbiamo avuto la fortuna di annoverare un appassionato di ragni, questo ci ha permesso di avere un occhio di riguardo verso questi animali, non sempre facili da scovare, e apprendere molti segreti della loro vita. Gli aracnidi sono essenzialmente predatori e come tutte le specie predatrici sono importanti per mantenere l’ecosistema in equilibrio. Tra le undici specie identificate, una spicca in quanto rara e tipica dei paesaggi palustri. Si tratta di Dolomedes fimbriatus (vedi foto), la cui forma adulta è legata alle pozze e agli specchi d’acqua ferma, mentre i subadulti frequentano i boschi golenali. D. fimbriatus è un cacciatore d’agguato: non insegue mai la preda e attende nascosto per poi ghermirla con un balzo improvviso. In questo è aiutato dalla vista, discreta per un aracnide, ma soprattutto dal tatto che lo rende sensibilissimo ad ogni vibrazione, e che è di fatto la sua arma fondamentale per la caccia. Anche se la maggioranza delle prede consiste in insetti caduti negli stagni o piccoli abitanti dei prati umidi, D. fimbriatus è in grado di catturare pesci o anfibi di piccola taglia immergendosi fulmineamente sott’acqua. La simbiosi con l’elemento liquido è davvero perfetta: il ragno è incredibilmente a suo agio in acqua dove si muove agevolmente, grazie alla sua capacità di "pattinare" sulla superficie, come fanno i Gerridi. Gli individui più grossi riescono addirittura a nascondersi sotto la superficie e rimanere in apnea per parecchi minuti, in attesa di prede o per nascondersi da eventuali pericoli. Tra le altre specie rinvenute citiamo anche Pardosa saltans, un ragno tipico dei boschi europei, Micrommata virescens, un ragno dall’appariscente colorazione verde, in particolare la femmina, che predilige ambienti come i margini boschivi, le radure e i prati, e Cyclosa conica, una specie che predilige gli ambienti più oscuri dei boschi.

Flora e insetti

La giornata ha permesso di censire 69 specie di piante, di cui 12 invasive, e 32 di insetti. Alcune specie sono state trovate per la prima volta in quest’area e subito segnalate alla banca dati di Info Flora. Si tratta di Alisma plantago-aquatica (Mestolaccia comune), una pianta palustre che si trova spesso lungo le rive fangose dei corsi d’acqua e degli stagni; Alopecurus aequalis (Coda di topo arrossata) pianta iscritta nella Lista rossa e che ama i terreni umidi o temporaneamente inondati; Cardamine occulta, specie proveniente dal Giappone, ma per fortuna non invasiva, che si trova a suo agio lungo le rive dei laghi e Silene flos-cuculi (Crotonella fior di cuculo) che predilige i prati umidi. Tra gli insetti interessante la presenza di Limenitis camilla, una farfalla caratteristica delle foreste planiziali e delle zone alluvionali, pteronemobius heydeni, il più piccolo grillo d’Europa legato alle zone umide, anax imperator (libellula imperatrice) e orthetrum cancellatum (libellula depressa) pure chiaramente legate alle zone umide. Tutte queste specie si trovano molto bene negli ambienti golenali e dovrebbero quindi trarre beneficio dalla rinaturazione prevista nei prossimi anni.

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