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Il piccolo popolo

Il Ticino e le zone limitrofe sono pieni di piccoli scrigni di biodiversità, che ospitano la “fauna minore”

27 luglio 2019
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È periodo di vacanze. Perché allora non partiamo alla scoperta delle bellezze della Svizzera? Oppure si potrebbe andare a fare una gita in una delle oltre cento oasi degli amici del WWF Italia. Il Ticino e le zone limitrofe sono pieni di piccoli scrigni di biodiversità, che ospitano la “fauna minore”. Fauna che sarà anche piccolina, ma non per questo è meno preziosa o meno minacciata. Il “piccolo popolo” di questi luoghi è costituito da rettili, anfibi, insetti, ma anche fiori, funghi e licheni, alghe e microorganismi: insomma, un mondo magico, dove ci si aspetta che elfi, folletti e altre magiche creature sbuchino all’improvviso da sotto un cespuglio. Questi animali hanno abitudini curiose, a volte anche un po’ bizzarre… e attenti, molti di questi piccoli animali possono essere avvistati anche da noi. Però bisogna fare silenzio, lasciare a casa il cellulare e passeggiare con occhio vigile. Per scoprire questo mondo, bisogna ascoltare il proprio respiro e fermarsi.

Anfibi un po’ particolari

La raganella è senza ombra di dubbio l’arrampicatrice del piccolo regno: è un fatto noto, le rane saltellano. Qualcuna però si arrampica pure, come la piccola e paffuta raganella, appunto. Grazie a delle ventose poste sulla cima delle dita, può salire facilmente sulle foglie delle piante e sugli alberi. Non solo: contraendo i muscoli, secerne una sostanza appiccicaticcia che l’aiuta nell’impresa. Per scovarne una basta seguire il “richiamo” dei maschi nel periodo riproduttivo, che è molto caratteristico. Il suo colore tipico: verde brillante.

E poi: conosci la rana di Lataste? È una simpatica rana “rossa” (da non confondere con quelle “verdi”) che vive soprattutto nella pianura Padana. In Ticino la si può trovare solo nel Mendrisiotto. Allo stato attuale è stata accertata la sua presenza in 24 siti e anche se è raro trovarla al di sopra dei 300 metri, esiste un luogo di riproduzione a Pedrinate (Chiasso) a 490 metri di altitudine. Contrariamente ad altre specie, la rana di Lataste trascorre la maggior parte della vita non nei laghetti ma nei… boschi (umidi, s’intende) dove trova rifugio nelle cavità alla base degli alberi. Una rana particolare, dunque, che però è a rischio estinzione. Risulta, infatti, tra le specie di anfibi più rari d’Europa e reagisce in modo sensibile all’abbassamento del livello della falda freatica. La creazione di nuovi insediamenti e la monocoltura mettono a rischio questo esserino molto particolare.

In passato si pensa che il pelobate fosco abbia vissuto in Ticino, ma non esistono dati certi al riguardo. Si tratta di un rospo timido e raro. Ha un corpo tozzo, pelle liscia e non rugosa, con grandi occhi color rame e pupille verticali. Balzellon balzelloni se ne va in giro di notte per aree umide e prati a caccia d’insetti. Un trucco per riconoscerlo? Spesso odora di aglio. Fino a qualche anno fa viveva nell’Italia settentrionale, ma è in forte declino, così come in alcune aree della Francia centrale. Eppure lo si può trovare anche in Siberia.

Ora, attenti! Vi parliamo dell’ululone dal ventre giallo. No, nonostante il nome, l’ululone non ulula alla luna! Questo curioso “rospetto” dalla pelle verrucosa e dal ventre giallo brillante, non è molto esigente quando si tratta di farsi un “bagnetto”; può infatti utilizzare stagni e pozze temporanee, anche molto piccole: pozzanghere e rivoli ai lati delle strade, abbeveratoi, pozzi e perfino i solchi dei trattori e le impronte degli zoccoli dei cavalli. Ma su una cosa è veramente schizzinoso: la temperatura dell’acqua non deve mai essere troppo fredda! In Svizzera lo si trova a Nord delle Alpi fino a 700 metri di altitudine.

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