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Class action condannata

Numerose le decisioni prese dal Consiglio nazionale e dal Consiglio degli Stati nel primo giorno dell’ultima settimana della sessione primaverile. Ecco le principali, in estrema sintesi:

Codice civile ‘No’ all’introduzione in Svizzera dell’azione collettiva (o class action). Porterebbe un’americanizzazione della giustizia elvetica e danneggerebbe l’economia. Lo ha sostenuto la maggioranza del Nazionale, bocciando (112 voti contro 74 e 4 astenuti) l’entrata in materia su una modifica del Codice di diritto processuale civile. Il disegno di legge era stato licenziato dal Consiglio federale nel dicembre 2021 su richiesta del parlamento. Il progetto passa al Consiglio degli Stati. Qualora dovesse anch’esso bocciarlo, com’è probabile, sarebbe affossato.

Investimenti esteri Bisogna introdurre maggiori verifiche sugli investimenti esteri in aziende elvetiche attive in settori sensibili. Lo pensa il Consiglio degli Stati, che lunedì (29 voti a 16) è entrato in materia su un progetto di legge in tal senso, contro il parere della commissione preparatoria. Il dossier torna nelle mani di quest’ultima per l’esame di dettaglio. La legge era già stata approvata dal Nazionale, che l’aveva persino inasprita ed estesa.

Protezione civile Il Consiglio degli Stati ha deciso che, in un prossimo futuro, anche i civilisti potranno essere chiamati a svolgere parte del loro servizio nella Protezione civile (Pc), istituzione notoriamente a corto di personale, per un massimo di 80 giorni. In base alle nuove misure, un maggior numero di ex membri dell’esercito dovrebbe poter essere riassegnato alla Protezione civile. Dovrà infatti prestare servizio nella Pc chi non ha svolto la scuola reclute prima dei 25 anni ed è stato prosciolto dall’esercito e gli ex militari che, dopo la scuola reclute, sono stati dichiarati inabili e avrebbero ancora dovuto svolgere almeno 80 giorni di servizio militare. L’obbligo di prestare servizio passa dagli attuali 38 a 40 anni e riguarda soprattutto le persone incorporate nella Pc sopra i 25 anni. I Cantoni dovranno esaurire tutti i mezzi a loro disposizione per colmare la mancanza di personale prima di poter ricorrere ai civilisti. Il dossier è pronto per le votazioni finali.

Gas L’accordo di solidarietà sul gas fra Svizzera, Italia e Germania è cosa fatta. Il Consiglio degli Stati ha eliminato le ultime divergenze col Nazionale. Stando all’intesa, la Svizzera e gli altri contraenti devono poter attingere alle risorse energetiche dei Paesi confinanti in modo da garantire un approvvigionamento anche in caso di emergenza.

Traffico merci Il Nazionale ha eliminato le ultime divergenze in merito alla revisione totale della Legge sul trasporto di merci. Il progetto mira a dotare i convogli dell’accoppiamento automatico digitale, con un contributo d’investimento di 180 milioni di franchi. Ulteriore obiettivo: l’ammodernamento del trasporto in carri completi isolati, previsto tramite incentivo finanziario limitato di otto anni (per i primi quattro il governo chiede 260 milioni). ATS/RED