Svizzera

Dopo un trauma, sempre più, si cerca di banalizzare

Le persone colpite da un evento che comporta sofferenza tendono a non esprimere la propria rabbia agli altri, ma a interiorizzarla

Feriti e soli
(Ti-Press)
17 aprile 2024
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Le vittime di traumi in Svizzera sono più propense a dirigere la loro rabbia verso se stesse che verso gli altri. È quanto emerge da un nuovo studio dell'Università di Zurigo. Secondo i ricercatori, questa reazione è tipica delle società competitive e individualiste.

Le conseguenze stressanti delle esperienze traumatiche possono variare a seconda della regione del mondo. Secondo lo studio, gli svizzeri che hanno subito un trauma si sforzano di mantenere il controllo e hanno la tendenza di banalizzare la propria sofferenza.

Pressione sulle prestazioni e vicinanza alla natura

In Svizzera, chi subisce un trauma cerca ad esempio di mantenere il proprio posto di lavoro ed evita di dipendere dall'assistenza sociale. "Questi risultati sono in linea con i valori fondamentali della società svizzera, che mette al centro le prestazioni e il successo", dichiara l'autrice principale Rahel Bachem.

Inoltre, le persone traumatizzate tendono a non esprimere la propria rabbia agli altri, ma a interiorizzarla. I ricercatori spiegano questo fenomeno con la pressione a conformarsi, che porta a non manifestare apertamente la rabbia come comportamento deviante.

I ricercatori zurighesi hanno anche riscontrato caratteristiche culturalmente specifiche alla Svizzera per quanto riguarda i cambiamenti positivi di chi sperimenta un trauma: queste persone hanno descritto nella natura un metodo di aiuto e conforto.

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