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Dure critiche a Jans dal campo amico

Generalizzazione delle ‘turbo-procedure’ (24 ore) per le domande votate all’insuccesso, presentate soprattutto da algerini, marocchini e tunisini; obbligo di motivazione scritta per loro e altri richiedenti provenienti da Paesi con scarse probabilità di ottenere l’asilo; stop alle domande durante i weekend. Con queste e altre misure Beat Jans intende sgravare il sistema e combattere abusi reali o presunti (vedi ‘laRegione’ di ieri). Il ‘pacchetto’ annunciato martedì a Chiasso ha lasciato sin qui indifferente l’Udc. E già di per sé è una notizia la non reazione del partito che quasi quotidianamente denuncia il ‘caos dell’asilo’ imputato ai partiti della sinistra e del centro. Dure critiche al consigliere federale socialista arrivano invece dal campo amico. L’Organizzazione svizzera di aiuto svizzero ai rifugiati (Osar) si scaglia contro i “drastici inasprimenti, per i quali manca una base legale e che minano il diritto d’asilo”. L’Osar critica “nel modo più risoluto” le intenzioni di Jans e lo invita a rinunciare alle misure previste, nonché a “prendere sul serio la sua responsabilità per la protezione dei rifugiati”. SG