Svizzera

Stuprò una ciclista, il ‘cold case’ risolto dal genoma?

Gli inquirenti non sono mai riusciti a scovare il colpevole nonostante le analisi compiute su oltre 370 sospetti, ora una possibile svolta

In sintesi:
  • Un esame, denominato fenotipizzazione, permette di evincere le caratteristiche fisiche esteriori
  • Nei casi di crimini contro la vita, l'integrità della persona e l'integrità sessuale, nonché di crimini contro il diritto internazionale
Inchiesta mai chiusa
(Keystone)
3 agosto 2023
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Grazie ai nuovi strumenti di analisi genetica entrati in vigore ad agosto, che consentono di estrarre dai campioni biologici caratteristiche fisiche di un sospetto, la Procura di Lucerna ha deciso di sottoporre a nuove analisi il genoma della persona che nel 2015 ha stuprato una ciclista a Emmen (Lucerna). Le nuove analisi ci diranno se sarà possibile riattivare il caso, ha spiegato a Keystone-Ats la Procura lucernese. Incaricato di svolgere le analisi è l'Istituto di medicina legale dell'Università di Zurigo.

I fatti del 2015 avevano avuto una certa eco nel Paese. Nel luglio di quell'anno, mentre percorreva una pista lungo la Reuss, una ciclista di 26 anni era stata prima fermata con la forza e poi violentata in un bosco, rimanendo completamente paralizzata. Gli inquirenti – che disponevano del Dna del presunto stupratore – non sono mai riusciti a scovare il colpevole nonostante le analisi compiute sui campioni biologici di oltre 370 sospetti. All'epoca, però, la legge sui profili genetici non consentiva di estrarre dai campioni di Dna tutte le informazioni possibili.

Risposte dalla fenotipizzazione

La modifica della legge è entrata in vigore a inizio agosto, come disposto dal Consiglio federale durante la sua seduta del 16 giugno scorso. Un simile esame, denominato fenotipizzazione, permette di evincere, con una certa probabilità, le caratteristiche fisiche esteriori (età, colore degli occhi, dei capelli, della pelle, e discendenza biogeografica) della persona che ha lasciato la traccia.

L'analisi può essere ordinata, previo consenso del Ministero pubblico, quando dal confronto tra il materiale biologico di una traccia rilevata sul luogo di un reato e la banca dati sui profili del Dna (Codis) non risulti alcuna corrispondenza.

Si tratta insomma di ottenere ulteriori spunti d'indagine per tentare di risolvere quei casi rimasti senza un colpevole – "cold case" –, o quando le indagini sono giunte a un punto morto. Un simile esame potrà essere chiesto in caso di crimini contro la vita, l'integrità della persona e l'integrità sessuale, nonché di crimini contro il diritto internazionale.

Legami di parentela

La modifica di legge e delle rispettive ordinanze consentirà anche la ricerca di legami di parentela. Quest'ultima permette di accertare se in Codis siano registrati profili genetici di persona che presentano una somiglianza con il profilo di traccia in questione, lasciando quindi supporre un possibile legame familiare. Questo tipo di ricerca può essere eseguito unicamente per far luce sui reati contenuti nel medesimo catalogo previsto per la fenotipizzazione.

La revisione della legge, approvata dal parlamento nel dicembre 2021, realizza una mozione del Consiglio nazionale in seguito proprio alla violenza carnale del 2015.

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