Svizzera

Tassa sul traffico pesante, ‘sì’ degli Stati alle modifiche

Accolto all’unanimità dalla Camera alta il progetto che mira a uniformare le procedure secondo lo standard europeo

Un passo avanti per la revisione
(Ti-Press)
28 febbraio 2023
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‘Sì’ al progetto di modifica della Legge sul traffico pesante e alla richiesta di un credito di oltre mezzo miliardo di franchi per il finanziamento di un nuovo sistema per la riscossione della Tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni (Ttpcp). Ne è convito il Consiglio degli Stati che all’unanimità ha accolto il progetto che si basa sulle soluzioni stabilite nel mercato europeo dei pedaggi.

Il sistema di rilevazione attualmente in uso in Svizzera per la riscossione della Ttpcp raggiungerà la fine della sua vita tecnica nel 2024 e deve quindi essere rinnovato, ha indicato il Consiglio federale nel messaggio per le Camere. Il nuovo sistema semplificherà in modo significativo la riscossione della tassa e ridurrà l’onere amministrativo per l’industria dei trasporti e la Confederazione, ha dichiarato il ‘senatore’ Hans Wicki (Plr/Nw) a nome della commissione.

Mezzo miliardo per nuova rilevazione

Dalla sua introduzione nel 2001, la Ttpcp è riscossa mediante un apparecchio di rilevazione dell’Amministrazione federale delle dogane – ora Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini – prima autorizzato esclusivamente a tal fine in Svizzera e nel Liechtenstein, che è ormai tecnicamente pressoché morto.

Per tale motivo il Consiglio federale chiede un credito di 515 milioni di franchi per un periodo di dieci anni. Gli investimenti annuali di oltre 50 milioni di franchi saranno compensati da entrate totali annuali pari a circa 1,6 miliardi di franchi, ha fatto notare Wicki.

Sistema compatibile con l’Unione europea

Con il servizio europeo di telepedaggio sono stati introdotti standard uniformi armonizzati a livello europeo che semplificano e velocizzano sensibilmente la riscossione del pedaggio nel Vecchio Continente, in particolare nel traffico transfrontaliero. In questo modo è stata creata la base per poter riscuotere i pedaggi in tutta Europa attraverso fornitori di servizi di rilevazione e un apparecchio di rilevazione interoperabile.

In Svizzera, dal 2020 si utilizza una procedura compatibile con il servizio europeo di telepedaggio per riscuotere la Tassa sul traffico pesante commisurata alle prestazioni sui veicoli immatricolati all’estero. In futuro, con la modifica della Legge sul traffico pesante, questa procedura sarà introdotta anche per i veicoli immatricolati nella Confederazione.

Agevolazioni per i trasportatori

Con il previsto adeguamento al servizio europeo di telepedaggio, le imprese di trasporto svizzere beneficeranno di sgravi amministrativi grazie alla digitalizzazione e all’automatizzazione dei processi. Inoltre, nel traffico internazionale, i diversi apparecchi per la riscossione dei pedaggi saranno ridotti a un unico apparecchio. In questo modo si riducono anche i tempi di imposizione e di attesa al confine.

Con la modifica della Legge sul traffico pesante, l’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini non dovrà più sviluppare e consegnare un proprio apparecchio di rilevazione. Come nell’Ue, questo compito deve essere assunto da fornitori privati di servizi di rilevazione. Berna indicherà loro le disposizioni legali relative alla riscossione e ne controllerà l’attuazione.

Escluso il numero di assi per il calcolo del peso

I parametri per il calcolo della Ttpcp e, quindi, l’importo della tassa rimarranno invariati rispetto a oggi. Tenendo conto delle forti critiche espresse in procedura di consultazione, il Consiglio federale ha deciso di non includere il numero di assi e un peso stabilito per asse nel calcolo del peso determinante.

"L’idea è stata respinta con decisione" dall’economia e dal settore interessato e dalla maggioranza dei partiti politici, secondo i quali un metodo di calcolo comprendente gli assi comporterebbe un onere maggiore per il settore dei trasporti rispetto al metodo di calcolo attuale. Oggi una minoranza, guidata dalla ‘senatrice’ Lisa Mazzone (Verdi/Ge), ha tentato invano di reinserire il carico assiale nel progetto, ma la proposta è stata bocciata con 31 voti contro 11 dal plenum.

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