Ultimi preparativi in vista del Forum economico internazionale di Davos. Dove saranno operativi circa 5’000 membri delle forze armate
Sono oltre 100 le persone, protette dal diritto internazionale, che a partire da lunedì devono potersi muovere liberamente e in tutta sicurezza al Wef di Davos (Gr).
A questo scopo sono stati dispiegati agenti di polizia e militari, tanto svizzeri quanto provenienti dai Paesi vicini. "I rischi maggiori sono il terrorismo, le minacce informatiche, l’estremismo e i servizi segreti vietati", ha dichiarato all’agenzia Keystone-Ats il capo della sicurezza e comandante della Polizia cantonale dei Grigioni Walter Schlegel.
Tutto il traffico verso Davos sarà fermato e controllato. I militari di Svizzera, Austria e Italia proteggono lo spazio aereo. "Circa 5’000 membri delle forze armate sono schierati con tutto l’occorrente disponibile", ha spiegato dal canto suo ai media a Davos il comandante della Divisione territoriale 3 dell’Esercito svizzero Lucas Caduff.
A Davos e nei suoi dintorni sono state erette recinzioni di protezione. L’esercito monitora con i droni il territorio – in particolare i sentieri più piccoli – da cui potrebbero provenire i possibili pericoli. Soldati, agenti con i cani poliziotto e altri specialisti controllano anche le infrastrutture e le strutture di Davos. Rimangono in costante contatto con l’ausilio di 1’400 radiotrasmittenti.
Dei 5’000 militari in servizio al Wef 2023, solo circa la metà è operativa a Davos. Gli altri 2’500 membri delle forze armate sono distribuiti su tutto il territorio svizzero.
Sono inoltre presenti agenti in provenienza da tutte le Polizie cantonali del Paese. Schlegel non vuole rivelarne il numero esatto. "Da questo dato si potrebbero dedurre informazioni preziose sulla nostra organizzazione", ha spiegato.
I requisiti di sicurezza sono sempre elevati. Ciò che è particolarmente determinante, ha detto, è il numero di persone che ha diritto alla protezione secondo la Convenzione di Vienna. In altre parole, quante persone sono protette dal diritto internazionale. Tra queste rientrano i capi di Stato, i re, i ministri e autorità simili, ha aggiunto Schlegel. "Questo numero varia sempre di molto. A volte al Wef bisogna proteggere 50 persone, altre volte più di 120. Quest’anno, possiamo aspettarci oltre 100 partecipanti che dovranno essere posti sotto la protezione della polizia e dell’esercito", ha detto Schlegel.