Fallite le trattative con la Confederazione per ridurre il contenuto di sale negli alimenti preparati. Ora Berna potrebbe imporlo per tutelare la salute
La Confederazione voleva concordare con l’industria misure di riduzione del contenuto di sale negli alimenti preparati, in particolare zuppe e condimenti per insalata. Ma le trattative sono fallite. Una portavoce dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria (USAV) ha confermato oggi all’agenzia di stampa Keystone-ATS la notizia pubblicata dalla "Sonntagszeitung".
"Sono stati proposti obiettivi di riduzione, ma purtroppo non sono stati sostenuti dall’industria", ha dichiarato Liliane Bruggmann, responsabile del settore alimentare all’USAV, al domenicale.
La maggior parte delle aziende interpellate dal domenicale non ha voluto commentare, ad eccezione di Coop. "In base alla nostra esperienza, i consumatori hanno esigenze", ha detto il portavoce Kevin Blättler. "Cercano prodotti con il minor numero possibile di additivi, ad esempio senza esaltatori di sapidità e senza aromi. Dal punto di vista culinario, queste esigenze sono difficilmente conciliabili con una riduzione del sale".
La Confederazione sta valutando ora la possibilità di imporre alle aziende una riduzione. L’USAV non ha ancora stabilito per quali prodotti tali misure sarebbero sensate e fattibili e intende analizzare le norme e i regolamenti che hanno funzionato all’estero.
La portavoce è ancora convinta che la cooperazione volontaria con obiettivi concordati sia una buona strada da percorrere. Per ottenere una riduzione del sale nella popolazione, l’intero settore deve unirsi. Solo così i consumatori potranno abituarsi lentamente a un gusto meno salato e fare scelte salutari quando fanno la spesa.
La Confederazione ha comunque ottenuto un successo nella riduzione dello zucchero. Produttori di bevande analcoliche e di prodotti lattiero-caseari sono pronti a raggiungere una riduzione dello zucchero del 10% in questi prodotti entro la fine del 2024, ha annunciato l’USAV confermando un articolo della "NZZ am Sonntag". I nomi delle aziende che si impegneranno in questo senso saranno annunciati all’inizio del 2023.
Si tratta di un passo importante negli sforzi per ridurre l’assunzione di zucchero in Svizzera. Nel 2015 è stato raggiunto un accordo nell’ambito della "Dichiarazione di Milano" per ridurre lo zucchero negli yogurt e nei cereali da colazione. Nel 2019, 14 aziende hanno concordato di ridurre il contenuto di zucchero degli yogurt di un ulteriore 10% e quello dei cereali del 15% entro il 2024.