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Una votazione che ha lasciato col fiato sospeso

Le urne sono chiuse, è iniziato lo spoglio delle schede. I risultati in tempo reale

Domenica 25 settembre 2022 le cittadine e i cittadini svizzeri votano sui seguenti temi: l’Iniziativa sull’allevamento intensivo, la Riforma AVS 21 e la Modifica della legge federale sull’imposta preventiva.

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17:49

Imposta preventiva: alla fine prevale il no
 
Dopo un testa a testa durato tutto il pomeriggio, i contrari alla modifica della legge federale sull'imposta preventiva hanno prevalso con il 52,01%. Le proiezioni dell'istituto demoscopico di Gfs.bern, che davano il no in vantaggio al 51%, sono state confermate.

17:48

La Svizzera approva la riforma AVS
 
La riforma dell'AVS è ormai cosa fatta: il popolo ha approvato i due oggetti in votazione sul tema, anche se uno è passato praticamente per il rotto della cuffia e il paese si è spaccato nel più classico dei Rösti- (e Polenta-) Graben. 

La modifica della legge federale sull’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (AVS21) passa con il 50,6% di sì e il 49,4% di no. Mentre il decreto federale sul finanziamento supplementare dell’AVS mediante l’aumento dell’Iva ottiene il 55.1% di sì contro il 44.9% di no.

 

 

16:34

Riforma AVS, l'ago della bilancia è Zurigo 

L'esito del voto sulla riforma AVS 21 è ancora incerto. Al momento, i "no" alla revisione complessiva della legge sono in vantaggio di circa 24mila voti. Manca però ancora il canton Zurigo, l'ultimo da cui si attendono i risultati definitivi. 

15:24

Imposta preventiva: il testa a testa continua, anche se per ora il no prevale

Non solo la proiezione dell'istituto demoscopico di Gfs.bern, che dà il no in vantaggio al 51%, ma anche i risultati dei primi 22 cantoni scrutinati confermano il testa a testa tra fautori e contrari alla modifica della legge federale sull'imposta preventiva, con il no in leggero vantaggio (50,61%).

Stando ai risultati intermedi, 13 cantoni hanno detto sì all'abolizione parziale dell'imposta preventiva, mentre 11 si sono pronunciati per il no. Quando mancano ancora i grandi cantoni di Berna e Zurigo, il sostegno maggiore alla riforma della legge è stato raccolto nel canton Nidvaldo (62,68%), quello più scarso nel Giura (36,03%). Sia il Ticino (50,23% di sì) che i Grigioni (53,35%) hanno approvato la modifica.

La partecipazione finora è stata del 50,99%.

15:21

Riforma AVS: GISO, 'l'ingiustizia della legge non viene accettata'

L'elevata percentuale di oppositori all'aumento dell'età di pensionamento delle donne dimostra come l'ingiustizia della legge AVS non venga accettata a cuor leggero: è la lettura di Nicola Siegrist, presidente dei Giovani socialisti svizzeri. Malgrado l'esito ancora incerto del voto, "una cosa è già chiara: nonostante la campagna della paura dei borghesi una vasta parte dei votanti respinge la riforma antisociale dell'AVS", afferma il giovane zurighese su Twitter.

15:01

Allevamento: ufficialmente fallita, la maggioranza dei cantoni ha detto no

L'iniziativa contro l'allevamento intensivo è fallita. La maggioranza dei cantoni l'ha infatti respinta. Dopo i risultati definitivi in 15 cantoni, il testo risulta accolto solo a Basilea Città e la percentuale di "no" a livello nazionale si attesta al 64,74%. Finora la più alta percentuale di voti contrari è quella registrata ad Appenzello interno: 78,35%. In Ticino il testo è stato bocciato dal 65,49% dei votanti e nei Grigioni dal 65,23%.
 
 

14:57

Imposta preventiva: "La complessità ha giocato un ruolo decisivo"
 
Secondo i fautori dell'abolizione parziale dell'imposta preventiva, la complessità del tema in votazione ha giocato un ruolo decisivo nel «no» che va profilandosi alle urne. Comunque vada a finire, il consigliere nazionale Thomas Matter (UDC/ZH) vede un segnale positivo nell'esito serrato dello scrutinio.
«Personalmente sono quasi positivamente sorpreso», ha detto il democentrista zurighese alla radio svizzero-tedesca SRF. Negli ultimi anni sono state bocciate numerose votazioni su temi fiscali. Ma gli ultimi risultati mostrano che c'è una crescente consapevolezza che la prosperità sta indebolendosi, ha affermato Matter.
Da 15 anni ormai, il prodotto interno lordo pro capite non cresce più. Il mondo economico e le sue associazioni dovrebbero fare di tutto per riconquistare la fiducia della popolazione, ha aggiunto.
Sul fatto che l'oggetto in votazione fosse complesso, Matter non ha dubbi. A suo avviso, quando il cittadino non capisce qualcosa, vota no.

14:29

Riforma AVS fra Röstigraben e Polentagraben
 
In materia di riforma AVS sta emergendo una classica situazione di Röstigraben e di Polentagraben, cioè di voto molto differente fra la Svizzera tedesca, da una parte, e la Romandia nonché il Ticino dall'altra.
Con ben poche eccezioni nei comuni francofoni e tedescofoni la modifica della legge sull'assicurazione per la vecchiaia e i superstiti che innalza a 65 anni l'età di pensionamento per le donne viene affossata, mentre dove si parla tedesco sta succedendo l'opposto.
La situazione si conferma nei primi risultati disponibili dei cantoni: per quanto riguarda la legge AVS si va dal 65% di sì di Zugo al 42,9% del Ticino. Dalla parte del sì schierano anche Grigioni (56,2%), Glarona, Nidvaldo, Soletta e Lucerna, ma non Sciaffusa, per un soffio (49,98%). Non sono ancora stati diffusi dati definitivi di cantoni romandi.
L'istituto demoscopico di Gfs.bern, che lavora per l'ente radiotelevisivo pubblico SRG SSR, continua intanto a dare come proiezione il sì al 51%, ma con un margine di errore del 2%.

14:24

Ticino: sì all'IVA e alla modifica d'imposta preventiva, no all'aumento dell'età pensionabile e agli allevamenti intensivi

 

Sono arrivati i risultati definitivi per il Canton Ticino. I risultati alle urne indicano che i ticinesi hanno accolto l'aumento dell'IVA (50,7% di sì) e hanno respinto l'innalzamento dell'età pensionabile per le donne (57,1% di no). Le due proposte, lo ricordiamo, sono interconnesse e dipendenti una dall'altra: i ticinesi hanno quindi detto no la Riforma AVS 21.

Per quanto concerne invece gli altri oggetti in votazione, l'iniziativa contro gli allevamenti intensivi ha incassato un deciso no (65,5% no) e un risicato sì (50,2%) alla modifica della legge federale sull’imposta preventiva.

La partecipazione è stata del 52,4%.

13:42

 Riforma AVS: fermi tutti, "sarà tirata", dice ora il sondaggista

Fermi tutti, la riforma dell'AVS non è ancora fatta e approvata: "sarà tirata", afferma Lukas Golkder, condirettore dell'istituto demoscopico Gfs.bern, che lavora per l'ente radiotelevisivo pubblico SRG SSR."Dobbiamo prendere sul serio il fatto che la percentuale del sì è diminuita", afferma il politologo. "Nella Svizzera romanda abbiamo un no massiccio, non si era mai visto prima".

Golder sottolinea anche il margine di errore di due punti percentuali. A suo avvisto tutti i modelli puntano comunque verso l'accettazione: "continuiamo a ritenere che l'oggetto sarà approvato, ma sarà tirata". Da parte sua il barometro di votazione dell'editore Tamedia fin da subito dava un risultato in forse. In questo momento segnala addirittura un no alla modifica della legge AVS 21, con il 50,1%.

13:27

Imposta preventiva: suspense su abolizione parziale, no al 51%

 

L'esito della riforma della legge federale sull'imposta preventiva è ancora incerto. Stando all'istituto gfs.bern, si profila un no al 51%. Il margine d'errore è di +/-3 punti percentuali. La suspense sulla modifica federale con la quale si intende abolire l'imposta preventiva sulle nuove obbligazioni è ben visibile anche dai primi risultati dei cantoni: in Ticino, dopo 95 comuni su 106 scrutinati, i "sì" sono il 49,8% e i "no" al 50,2%. Nei Grigioni, dove lo spoglio si è appena concluso, l'iniziativa è stata accolta 53,35%. A Zurigo, stando alle prime tendenze, si profila un "no" al 51%. In Romandia, stando ai primi trend, il no imporrebbe a Vaud (51%) e, in maniera più pronunciata, a Ginevra (58,1%).

Per il Governo, il Parlamento e i partiti borghesi - tutti favorevoli all'iniziativa -, con la riforma la Svizzera rafforza l'attrattiva della sua piazza economica e mantiene intatta la competitività. La revisione consentirebbe a Berna di attrezzarsi meglio contro una concorrenza sempre più agguerrita in ambito fiscale.

Per la sinistra e i sindacati, invece, la riforma favorisce soprattutto multinazionali e grandi investitori, che otterrebbero nuovi privilegi a spese della popolazione. I promotori del referendum sostengono pure che il progetto incoraggia l'evasione fiscale e rischia di comportare perdite fiscali fino a 800 milioni di franchi all'anno in caso di aumento dei tassi di interesse.

13:05

 Riforma AVS: secondo Unia il sì è un affronto alle donne

Un affronto alla donne, che continueranno ad avere salari bassi e pensioni meno elevate, mentre dovranno lavorare un anno in più : viene interpretato così il sì che si profila alla riforma dell'AVS da parte di Vania Alleva, presidente del sindacato Unia.A suo avviso comunque gli oppositori non hanno sbagliato nulla. "Sapevamo che sarebbe stata una lotta lunga e difficile", ha detto in dichiarazioni riportate da SRF. Per Alleva sono ora necessari interventi immediati, soprattutto per quanto riguarda la riforma della previdenza professionale in discussione in parlamento. "La discriminazione strutturale, lo svantaggio delle donne nel secondo pilastro devono essere corretti", sostiene la sindacalista.

12:51

'Abbiamo fiducia negli agricoltori svizzeri'
 
Gli oppositori all'iniziativa contro l'allevamento intensivo ritengono che la bocciatura odierna rappresenti un voto di fiducia nei confronti dell'agricoltura svizzera.
Martin Rufer, direttore dell'Unione svizzera dei contadini (USC), ha dichiarato alla televisione della Svizzera tedesca SRF che gli elettori hanno ritenuto che la protezione degli animali fosse già adeguatamente garantita. Rufer si è detto molto soddisfatto del risultato e ha ribadito che un'accettazione avrebbe avuto conseguenze molto negative per gli agricoltori e la produzione alimentare in Svizzera.

12:43

Approvata la riforma dell'AVS
 
Le prime proiezioni confermano la tendenza: la riforma dell'AVS sarà approvata e in futuro le donne andranno quindi in pensione più tardi, a 65 anni, come già fanno gli uomini.
Stando all'istituto demoscopico Gfs.bern, che lavora per l'ente radiotelevisivo pubblico SRG SSR, la modifica della legge sull'assicurazione per la vecchiaia e i superstiti ha raccolto il 52% di sì. Il finanziamento supplementare dell'AVS tramite l'aumento dell'IVA raccoglie un consenso ancora maggiore, pari al 56% e dispone anche della necessaria maggioranza dei cantoni (si tratta di una modifica costituzionale).

12:40

Fallita l'iniziativa sull'allevamento
 
La maggioranza dei votanti ritiene che l'attuale legislazione svizzera in materia di protezione degli animali sia sufficiente. L'elettorato avrebbe respinto l'iniziativa contro l'allevamento intensivo, stando alle prime tendenze dell'istituto gfs.bern.
Nei Grigioni, dopo lo spoglio in oltre 80 comuni su un totale di 101, l'iniziativa risulta respinta dal 67,2%. In Ticino al momento sono disponibili solo i risultati di 10 comuni su 106 e la percentuale dei no raggiunge il 63,5%.
Gli ultimi sondaggi SSR e Tamedia avevano entrambi previsto la bocciatura. Il testo nelle prime inchieste aveva ottenuto una maggioranza di consensi, ma, come spesso succede per le iniziative, la percentuale di favorevoli è andata riducendosi con il passare delle settimane.
L'iniziativa chiede che la dignità degli animali da reddito sia sancita dalla Costituzione e questo implica un divieto di allevamento intensivo. Se la proposta venisse accettata, la Confederazione dovrebbe stabilire criteri più severi per l'allevamento, la cura e la macellazione che rispettino almeno le norme Bio Suisse del 2018. In particolare, si dovrebbe garantire l'accesso degli animali a spazi esterni e stabilire un numero massimo di capi per allevamento. Verrebbe inoltre vietata l'importazione di animali e prodotti di origine animale non conformi ai requisiti svizzeri per evitare che le aziende locali risultino svantaggiate. È previsto un periodo transitorio di 25 anni per permettere a tutte le aziende di adeguarsi, anche se la legislazione di applicazione dovrebbe essere decisa entro tre anni.
Lanciato dall'organizzazione antispecista di lingua tedesca Sentience Politics, il testo «No all'allevamento intensivo in Svizzera» ha ottenuto il sostegno della Fondazione Franz Weber, di organizzazioni come Greenpeace e Bio Suisse, oltre che dei Verdi, del PS e dei Verdi liberali.
Il Parlamento l'ha invece bocciato (il Nazionale con 106 voti contro 77 e 8 astensioni, agli Stati con 32 voti contro 8 e un'astensione) e ha respinto anche il controprogetto diretto presentato dal Consiglio federale.

12:30

Verso un no e tre sì
 
Si va verso un no e tre sì alle votazioni di questa domenica. A fornire il primo dato intermedio è VoteInfo.
Per intanto l'Iniziativa sull'allevamento intensivo è bocciata con il 66.06%, il Finanziamento supplementare dell'AVS mediante l'aumento dell'imposta sul valore aggiunto è accettato con il 56.41% così come accettata con il 52.54% la Modifica della legge federale sull'assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti (LAVS). La modifica sulla legge federale sull'imposta preventiva, infine, per ora è accettata con il 50.72%.

12:18
Keystone