Svizzera

Affitti, possibile esplosione di spese accessorie

Quasi tre alloggi su quattro sono attualmente riscaldati con la nafta o con il gas. In un anno il prezzo dell’olio per questo impiego è raddoppiato

(Depositphotos)
23 marzo 2022
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L’aumento dei prezzi dell’energia potrebbe comportare un’esplosione delle spese accessorie a carico degli inquilini: l’allarme viene lanciato da Donato Scognamiglio, presidente della direzione della società di consulenza immobiliare Iazi.

Sull’arco di un anno il prezzo dell’olio da riscaldamento è raddoppiato, ha ricordato oggi l’esperto durante una conferenza stampa di presentazione di uno studio. Se le attuali tariffe si confermeranno la fattura dei costi accessori salirà di quasi il 40%. Visto che quasi tre alloggi su quattro in Svizzera sono attualmente riscaldati con la nafta o con il gas il numero di persone potenzialmente interessate è molto elevato.

In un secondo tempo vi è inoltre la minaccia di un aumento dei canoni d’affitto. Nel caso l’inflazione salirà oltre il 2% la Banca nazionale svizzera (Bns) potrebbe sentirsi costretta a intervenire ritoccando il tasso guida: questo spingerà in rialzo poi anche il tasso d’interesse di riferimento. Se questo salirà di 0,25 punti i proprietari potranno richiedere sino al 3% in più di pigione. Inoltre secondo la legge i locatori possono anche trasferire il 40% dell’inflazione direttamente sul canone: con un tasso d’inflazione del 2,5% ciò corrisponderebbe a un aumento della pigione dell’1%. Secondo Scognamiglio gli inquilini devono insomma prepararsi a spese di alloggio più elevate.

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