Svizzera

In Svizzera il balzo dei contagi non spinge sulle cure intense

Resta stabile intorno a un quarto dei posti letto totali, la presenza di pazienti Covid nei reparti per i pazienti più gravi. Segnalati 13 decessi

(Keystone)
26 gennaio 2022
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In Svizzera cresce il numero dei contagi ma resta stabile, per contro, la pressione della pandemia sui reparti di cure intense. Nelle ultime 24 ore, si sono registrati 43’199 nuovi casi di coronavirus, risultato di 113’528 test, indica l’UFSP. Il tasso di positività è del 38%, contro il 36,4% della scorsa settimana. Il tasso di riproduzione, che ha un ritardo di una decina di giorni sugli altri dati, si attesta a 1,21. La variante Omicron rappresenta il 93,8% dei casi.

Altre 170 persone sono state ricoverate nei reparti Covid degli ospedali a causa dei sintomi della malattia o in quanto positivi a un test effettuato contestualmente a un ricovero per altre cause. I pazienti Covid occupano il 24,90% dei posti disponibili in terapia intensiva, con un tasso d’occupazione complessivo del 76,40% pari a 660 persone.

Sono stati segnalati 13 nuovi decessi, cifra stabile rispetto ai 12 di ieri.

In totale, il 68,16% degli svizzeri ha già ricevuto due dosi di vaccino. Fra la popolazione oltre i 12 anni, la quota sale al 77,54%. Inoltre, il 73,35% delle persone oltre i 65 anni e il 38,08% della popolazione hanno ricevuto il cosiddetto booster.

Negli ultimi quattordici giorni, il numero complessivo di infezioni è 419’948, ovvero 4’821,8 ogni 100’000 abitanti. Dall’inizio della pandemia, 2’046’259 casi di Covid-19 sono stati confermati in laboratorio su un totale di 16’912’207 di test effettuati in Svizzera e nel Liechtenstein. Complessivamente si contano 12’298 decessi e il numero di persone ospedalizzate si attesta a 42’651.

Secondo l’UFSP, 79’773 persone si trovano attualmente in isolamento dopo essere state testate positive. Sono invece 51’366 quelle in quarantena dopo essere state in contatto con un positivo.