Svizzera

Gli insegnanti: la salute sia la priorità nelle scuole

Le due organizzazioni mantello dei docenti svizzerotedeschi e romandi formulano alcune raccomandazioni alle autorità

(Ti-Press)
9 agosto 2021
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Le due organizzazioni mantello degli insegnanti svizzero tedeschi e romandi chiedono alle autorità di fare della protezione della salute di tutti coloro che lavorano nelle scuole una priorità per il prossimo anno scolastico. A questo scopo hanno presentato una serie di raccomandazioni.

Non basta aprire le finestre nelle aule, hanno detto lunedì il Syndicat des enseignants romands (SER) e quello di lingua tedesca Dachverband Lehrerinnen und Lehrer Schweiz (LCH). Tutte le aule devono essere dotate di dispositivi di misurazione di CO2 entro la fine dell'anno.

Inoltre, le autorità devono rispondere alla richiesta fatta dalle due organizzazioni già nel 2017 di formare dei responsabili della protezione della salute e di creare al più presto degli incarichi nelle scuole. Questi esperti devono essere formati per rimediare alle carenze nella qualità dell'aria e della luce, nell'isolamento acustico o nell'ergonomia con proposte costruttive.

Salute psichica degli insegnanti

La crisi del Covid-19 ha lasciato stress e stanchezza fra gli insegnanti. I sindacati ritengono che la protezione della salute significhi anche prestare attenzione alla loro salute mentale, contribuendo a rendere la professione più attraente. Una buona formazione, salari e orari di lavoro equi faranno il resto.

Per i sindacati, si tratta di una necessità urgente vista la carenza di personale: già la scorsa estate, un terzo dei direttori scolastici ha dovuto far fronte ai posti vacanti con persone solo parzialmente o per niente qualificate.

Priorità alla vaccinazione

"L'importanza sistemica della formazione dei giovani dovrebbe anche essere chiaramente presa in considerazione. Ecco perché la chiusura delle scuole e la quarantena degli insegnanti dovrebbero essere evitate il più possibile", ha detto Olivier Solioz, vicepresidente del SER. LCH e il SER mantengono quindi la loro richiesta di dare priorità alla vaccinazione degli insegnanti.

Campi e escursioni

L'ultimo anno scolastico non è stato ordinario neppure per gli alunni. Le attività extrascolastiche come escursioni, campi o visite ai musei sono state ampiamente ridotte. Eppure queste esperienze non sono solo essenziali per raggiungere alcuni degli obiettivi di formazione, ma anche per lo sviluppo dei bambini e dei giovani.

È quindi importante che le quattro iniziative parlamentari sul tema attualmente pendenti nelle Camere federali siano accettate, dicono i sindacati. Renderebbero più facile l'organizzazione di attività extrascolastiche e le aziende di trasporto pubblico sarebbero tenute a offrire tariffe giornaliere a basso costo alle classi.

Formazione professionale

Anche la scelta della formazione professionale è stata interrotta dalla pandemia. I giovani hanno avuto difficoltà a trovare stage o apprendistati. Inoltre, se le aziende vogliono assumere i candidati presumibilmente migliori in una fase sempre più precoce, questo riduce le pari opportunità. Sarebbe disastroso se i giovani decidessero la professione sbagliata perché sotto pressione, affermano le organizzazioni. Al contrario, hanno bisogno di tempo e sostegno per fare una scelta formativa corretta e le aziende devono rispettare il calendario concordato.

Trasformazione digitale

La crisi ha anche evidenziato la necessità di guidare la trasformazione digitale nelle scuole in modo da fornire pari opportunità. Questo richiede più di semplici dispositivi e connessioni funzionanti, sottolineano i sindacati.

Gli insegnanti di tutti i livelli devono essere preparati attraverso una formazione iniziale e continua alla gestione dell'apprendimento digitale e analogico. Le scuole hanno anche bisogno di materiale didattico aggiornato e di supporto specialistico.

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