Lo rende noto la Casa Bianca, con conferma da parte del Cremlino. Parmelin e Cassis si dicono 'soddisfatti'
Si terrà il 16 giugno a Ginevra il summit tra il presidente americano Joe Biden e quello russo Vladimir Putin. Lo rende noto la Casa Bianca.
I due leader "discuteranno l'intera gamma delle questioni urgenti, mentre cercheranno di ripristinare la prevedibilità e la stabilità delle relazioni Usa-Russia", ha sottolineato la presidenza americana.
Da parte sua il Cremlino sul suo sito internet, confermando l'incontro tra i presidenti di Russia e Stati Uniti, riferisce che il 16 giugno a Ginevra Putin e Biden intendono "discutere dello stato e delle prospettive per l'ulteriore sviluppo delle relazioni russo-americane, delle questioni di stabilità strategica e inoltre di questioni attuali dell'agenda internazionale, tra cui l'interazione nella lotta contro la pandemia di coronavirus e la risoluzione dei conflitti regionali".
Il presidente della Confederazione Guy Parmelin si è mostrato molto soddisfatto del fatto che la Svizzera sia stata scelta come luogo per "il vertice fra il presidente americano Joe Biden e il presidente russo Vladimir Putin".
Parmelin - scrivendo su Twitter - si è augurato che il summit possa essere proficuo per entrambe le parti e per tutta la comunità internazionale. Sullo stesso social network, anche il consigliere federale Ignazio Cassis si è mostrato soddisfatto della possibilità per la Svizzera di offrire i propri buoni uffici a Russia e Stati Uniti.
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE), in una presa di posizione rilasciata a Keystone-ATS, afferma che l'incontro rientra "nella lunga tradizione elvetica dei buoni uffici". "La Svizzera è convinta che un dialogo costruttivo fra le due grandi potenze sia necessario e opportuno per risolvere le sfide internazionali e globali".
Con l'incontro la Confederazione torna a organizzare un summit di livello mondiale, oltre 35 anni dopo il leggendario incontro fra Ronald Reagan e Mikhail Gorbachev, avvenuto sempre a Ginevra.
Nel 1985, la riunione fra il presidente americano e il dirigente dell'allora Unione Sovietica aveva segnato l'inizio della fine della Guerra fredda. Altri colloqui seguiranno in altri Paesi e ci vorranno sei anni prima della fine delle tensioni.
L'incontro ginevrino si era svolto sotto l'egida del presidente della Confederazione Kurt Furgler. Reagan in quell'occasione aveva dichiarato che la Svizzera "è da tempo un leader della ricerca della pace".