Svizzera

Lo scudo per la privacy dei dati tra Usa-Svizzera ha una 'falla'

Secondo Mister dati, l'accordo non prevede un adeguato livello di protezione per quanto riguarda la trasmissione delle informazioni sensibili

8 settembre 2020
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Il regime dello "scudo per la privacy" tra la Svizzera e gli Stati Uniti (Swiss-Us Privacy Shield) "non prevede un adeguato livello di protezione per la comunicazione di dati" da Berna a Washington conformemente alla legge federale in materia (la Lpd). A questa conclusione è giunto "Mister dati" dopo averlo analizzato approfonditamente alla luce di una recente giurisprudenza europea in merito.

Nel suo parere pubblicato oggi, Adrian Lobsiger, l'Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza, ha deciso di stralciare "l'osservazione secondo cui gli Usa offrono una protezione dei dati adeguata a determinate condizioni" dall'elenco degli Stati che garantiscono un livello di protezione adeguato. Ciò significa che le aziende svizzere che trasferiscono dati in una filiale negli Stati Uniti devono cautelarsi ulteriormente a livello contrattuale.

Lo scudo continua ad esistere

Tale parere "non pregiudica l'ulteriore esistenza del regime dello scudo per la privacy e (...) finché non viene revocato dagli Usa, la persona interessata può continuare ad appellarvisi". Stando Lobsiger, "le osservazioni relative allo scudo per la privacy contenute nell'elenco saranno mantenute, ma in una forma adeguata".

La Corte Ue aveva invalidato il Privacy Shield tra Ue e Usa

In una sentenza del luglio scorso, la Corte dell'Unione europea ha deciso di invalidare il Privacy Shield sottoscritto tra Ue e Usa, suscitando la profonda delusione di Washington. "Stiamo studiando la decisione per comprenderne appieno l'impatto pratico", aveva dichiarato il segretario Usa al Commercio Wilbur Ross.

"Resteremo in stretto contatto con la Commissione Ue - aveva aggiunto -. Speriamo di limitare le conseguenze negative per le relazioni economiche transatlantiche pari a 7,1 trilioni di dollari che sono così vitali per i nostri rispettivi cittadini, aziende e governi".

Interrogato oggi dall'agenzia Keystone-ATS, Adrian Lobsiger ha dichiarato che l'Ue ha adottato una legge sulla protezione dei dati simile alla Svizzera. L'attuale parere è quindi utile per la certezza del diritto.

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