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La firma del contratto per il vaccino è ‘un passo opportuno’

Il professor Alessandro Ceschi (Eoc) sull’accordo tra Ufsp e l'azienda statunitense Moderna che ‘assicura’ 4,5 milioni di dosi alla Svizzera

(Ti-Press)
7 agosto 2020
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La Confederazione ha stipulato un contratto per l’acquisto di 4,5 milioni di dosi del futuro vaccino contro il nuovo coronavirus sviluppato dall’azienda statunitense Moderna Therapeutics. Lo ha reso noto stamane l’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), confermando una notizia preannunciata da giorni. L’ammontare della transazione non viene divulgato. Il Consiglio federale ha stanziato in totale 300 milioni di franchi per l’acquisto di vaccini. ‘laRegione’ ne ha parlato con il professor Alessandro Ceschi, direttore medico e scientifico dell’Istituto di scienze farmacologiche della Svizzera italiana dell'Ente ospedaliero cantonale (Eoc).

Professor Ceschi, questo accordo giunge al momento opportuno?

Difficile dirlo. Adesso non possiamo sapere se il vaccino di Moderna alla fine della fase di sperimentazione clinica si rivelerà efficace e sicuro. Se lo sarà, allora avremo fatto bene ad assicurarci un approvvigionamento piuttosto importante di dosi. Se invece il vaccino dovesse fallire nelle ultime fasi dei test clinici, allora si dirà che era prematuro firmare l’accordo. Ma qui tutto dipende dal tipo di contratto stipulato tra le parti, sul quale non abbiamo ancora tutte le informazioni. Va detto poi che il contesto attuale è caratterizzato da una competizione per certi versi agguerrita: la Svizzera non è di gran lunga il primo paese ad aver concluso accordi del genere. A mio parere è stato opportuno fare questo passo, un passo del resto più o meno obbligato.

Attualmente vengono sviluppati in tutto il mondo decine e decine di vaccini contro il Covid-19. Quello di Moderna promette bene?

È difficile fare paragoni. Siamo in una fase d’urgenza, nella quale si cerca di far progredire il più velocemente possibile i vaccini più promettenti. Quello di Moderna è uno tra questi. Sin qui i risultati sono incoraggianti.

Anche l’Eoc potrebbe prendere parte allo studio per testare l’efficacia del vaccino di Moderna. In che modo?

Nell’attesa che l’Ufsp sblocchi il credito di 8 milioni di franchi per realizzare questo studio clinico, il Tropeninstitut di Basilea – che lo coordina – ha creato una rete di grandi ospedali che vi prenderanno parte. Tra questi c’è anche l’Eoc. In Ticino dovrebbero venir coinvolti circa 200 volontari, a livello svizzero un migliaio. Se lo studio clinico avrà successo, si arriverà all’omologazione e all’utilizzo del vaccino su larga scala.

L'accordo porta su 4,5 milioni di dosi: permetteranno di vaccinare 2,25 milioni di persone (servono due dosi a testa, ndr), ‘solo’ un quarto circa della popolazione. 

Spetterà alle autorità competenti decidere, al momento opportuno, chi ne beneficerà. Comunque, la precedenza verrà data alle fasce a rischio della popolazione: anziani, persone malate, ecc. I fattori di rischio ormai li conosciamo bene.

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