Svizzera

Sforzo collettivo, 'le casse malattia partecipino ai costi'

Aumentano gli appelli del mondo politico affinché le casse malattia attingano alle riserve e coprano i costi legati alla pandemia

13 maggio 2020
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Si moltiplicano gli appelli del mondo politico affinché le casse malattia coprano i costi legati alla pandemia. Dopo il consigliere di stato ginevrino Mauro Poggia, che ieri chiedeva agli assicuratori di pagare tutti i test del Covid-19, oggi la sua collega vodese Rebecca Ruiz chiede loro di partecipare allo sforzo collettivo.

"Se le riserve non vengono utilizzate in tempi di pandemia, a cosa servono?", si chiede stamane sulle colonne di 24 Heures Ruiz, tornando sulle affermazioni di Pius Zängerle, direttore di Curafutura.

In un'intervista pubblicata ieri dalle testate romande del gruppo Tamedia, egli aveva escluso che le riserve delle casse malattia possano essere usate per compensare le carenze degli ospedali. L'associazione - che riunisce CSS, Helsana, Sanitas e KPT - aveva già espresso la sua posizione in una dichiarazione del 21 aprile.

Pur riconoscendo che una partecipazione finanziaria può essere prevista in una seconda fase, Ruiz sottolinea che sono soprattutto gli assicurati a dover beneficiare delle riserve. Di conseguenza, le casse malattia devono attingervi in caso di aumento dei costi. Se i costi diminuiscono, questo deve riflettersi nei premi, afferma Ruiz.

Ieri sulla Tribune de Genève Mauro Poggia aveva ricordato che le riserve esistono proprio per far fronte a cambiamenti inaspettati dei costi sanitari. "L'assicurazione sanitaria rimborsa solo gli esami effettuati in caso di sintomi significativi: a mio parere, dovrebbero essere tutti presi a carico, anche quelli relativi a sintomi lievi. Senza franchigia o partecipazione ai costi", aveva aggiunto.
 
 

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