Svizzera

Direttive tecniche e antenne 5G, le critiche dei cantoni

L'Ufficio federale dell'ambiente non ha ancora pubblicato le norme su come procedere ai rilevamenti delle emissioni

Le proteste rimangono (foto Keystone)
11 febbraio 2020
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Berna – Lo sviluppo della rete 5G in Svizzera non solo suscita l'opposizione di una parte della popolazione, è anche ostacolato dai ritardi dell'amministrazione: l'Ufficio federale dell'ambiente (Ufam) non ha ancora pubblicato direttive su come procedere ai rilevamenti delle emissioni delle antenne.

In una lettera scritta ai cantoni a fine gennaio la Confederazione fa sapere che sta ancora lavorando alle disposizioni, precisando che ci vorrà del tempo per arrivare a finirle: quanto, non è ancora possibile dirlo, rivela oggi un articolo della Neue Zürcher Zeitung confermato dall'Ufam. I cantoni hanno espresso il loro disappunto, rivela il quotidiano.

Gli operatori telecom Swisscom, Sunrise e Salt hanno ottenuto le frequenze per la telefonia mobile di quinta generazione (5G) nel febbraio 2019. Rimangono comunque i dubbi riguardo all'impatto sulla salute. Nel novembre scorso è stato presentato un lungamente atteso rapporto di esperti sui rischi connessi alla creazione di reti 5G: gli specialisti non sono però riusciti a mettersi d'accordo su una eventuale modifica dei valori limite per le emissioni elettromagnetiche.

Nel frattempo però le aziende fanno già ampia pubblicità sugli standard 5G, promettendo elevate velocità e maggiori capacità. Secondo K-Tipp, il principale periodico svizzero per i consumatori, la nuova tecnologia è invece attualmente inutile e troppo cara: gli smartphone 5G costano parecchio e lo stesso vale per gli abbonamenti.

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