Svizzera

L'adesivo 'CH' sulle auto potrebbe essere abolito

Per il Consiglio federale il sistema delle targhe dovrà essere ripensato. Vi è anche un'iniziativa popolare che mira a integrare la sigla nella targa

Ti-Press
2 maggio 2019
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L'adesivo con la sigla 'CH', obbligatorio per chi con l'auto viaggia all'estero, è pratico ed economico, ma in futuro non è detto che possa venir integrato nella targa, come chiede un'iniziativa popolare in tal senso. È il parere espresso oggi dal Consiglio federale in merito a un'interpellanza del consigliere agli Stati Andrea Caroni (PLR/AR).

Stando al governo, infatti, nei cantoni densamente popolati la scorta di sequenze numeriche a sei cifre ancora disponibili sarà presto esaurita, rendendo inevitabile un ripensamento complessivo del sistema delle targhe.

Al più tardi in tale occasione, scrive l'esecutivo, fra le altre idee di ottimizzazione al vaglio del Consiglio federale vi sarà anche la targa estesa con la sigla dello Stato incorporata in sostituzione dell'attuale adesivo.

Nella sua interpellanza, Caroni ricorda il recente lancio di un'iniziativa popolare in cui si mira all'abolizione dell'adesivo con la scritta 'CH' per circolare all'estero.

L'iniziativa "Integrazione del contrassegno nazionale nella targa (iniziativa sulle targhe)" chiede che sulle nuove targhe d'immatricolazione di veicoli e rimorchi figuri obbligatoriamente anche il segno distintivo 'CH'. In caso di approvazione popolare, le nuove targhe dovranno essere introdotte al più tardi due anni dopo il voto.

L'iniziativa, depositata da un gruppo di cittadini, è stata presentata in forma generica. Questo genere di proposta è meno frequente e finora è stata messa in pratica solo una decina di volte. Se il parlamento dovesse approvarla, sarà tenuto a elaborare un progetto e metterlo al voto. Se invece dovesse respingerla, il popolo - ma non i Cantoni - sarà chiamato a decidere: un "sì" da parte dei cittadini obbligherebbe l'Assemblea federale a presentare e redigere un testo.

Circolare senza l'adesivo "CH" all'estero è attualmente passibile di multa. L'obbligo deriva dalla Convenzione di Vienna sulla circolazione stradale del 1968, la quale prevede che ogni automobile in circolazione all'estero debba obbligatoriamente avere il segno distintivo dello Stato in cui il veicolo è immatricolato.

Il simbolo deve essere integrato sia nella targa posteriore che in quella anteriore. Un criterio che al momento in Svizzera non è rispettato.

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