Svizzera

Droni in soccorso dei cuccioli di capriolo

Appenzello Esterno: progetto pilota del Cantone mira a implementare una sorveglianza di campi e prati con erba alta

Ti-Press
7 settembre 2018
|

Ogni anno in Svizzera circa 3'000 piccoli di capriolo vengono uccisi da falciatrici e mietitrici, ma potrebbero essere salvati con l’uso di droni. È quanto risulta da un progetto pilota condotto nel canton Appenzello Esterno, con il quale si è scoperto che c’era un giovane animale nella metà dei prati esaminati. Ora si vuole estendere questo genere di sorveglianza a tutto il cantone, ha detto all’agenzia Keystone-Ats Heinz Nigg, direttore dell’ufficio per l’ambiente e le foreste. Entro fine anno un gruppo di lavoro esaminerà come risolvere gli aspetti organizzativi e le questioni finanziarie.

L’esperimento iniziale è stato effettuato per due giorni alla fine di maggio da cacciatori e contadini. I droni con telecamere a infrarossi sono stati utilizzati per un totale di sette ore di volo nell’esame di una decina di prati alla ricerca dei caprioli accovacciati nell’erba alta. Sono così stati individuati cinque piccoli, che per rendersi "invisibili" rimangono immobili all’avvicinarsi di un pericolo, sia esso costituito da uomini, cani o macchinari. Usando un drone per 20 minuti si possono esaminare 6-7 ettari di terreno, mentre senza questo aiuto dal cielo il lavoro per trovare i cuccioli è molto più impegnativo, ha spiegato Nigg.

L’anno scorso i cacciatori appenzellesi hanno dedicato 250 ore al salvataggio di caprioli, mentre il progetto pilota è costato un migliaio di franchi. Secondo il responsabile cantonale la tecnica di sorvoli è parecchio apprezzata non solo dai cacciatori ma anche dai contadini, che hanno così potuto mietere in tutta tranquillità. Le femmine di capriolo nascondono solitamente i loro cuccioli nei campi in tarda primavera e si avvicinano loro solo per allattarli. I piccoli non hanno ancora un istinto di fuga e le loro uniche difese dai predatori sono il mimetismo, l’assenza di odore e l’immobilità. Sono particolarmente interessati dal problema i prati situati nelle vicinanze delle foreste e dei terreni agricoli. I prati dovrebbero essere falciati con cautela dall’interno verso l’esterno e la sera prima i campi andrebbero ispezionati con un cane. I giovani animali trovati non devono però mai essere toccati direttamente con le mani nude, ma trasportati al sicuro afferrandoli con mazzi d’erba, poiché la madre, sentendo un altro odore, potrebbe abbandonarli.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE