Svizzera

Autopostale deve restituire 78 milioni a Confederazione e Cantoni

Dal 2007 ha ricevuto sovvenzioni eccessive. Il problema è stato individuato durante alcuni controlli di routine

Ti-Press
6 febbraio 2018
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Dal 2007 AutoPostale riceve sovvenzioni eccessive – 78,3 milioni fino al 2015 – per l’esercizio di servizi di trasporto pubblico. Lo comunica oggi l’Ufficio federale dei trasporti (Uft). Da parte sua, La Posta, che ha esonerato due alti dirigenti, ha fatto sapere che le indennità indebitamente percepite saranno restituite. Il problema è stato scoperto dall’Uft durante l’ordinaria attività di revisione del conteggio delle prestazioni di AutoPostale. L’Ufficio ha riscontrato casi in cui costi e ricavi del traffico regionale beneficiario di indennità sono stati indebitamente trasferiti ad altri settori. I trasferimenti, pari a 78,3 milioni di franchi, riguardano la contabilità analitica interna degli anni 2007–2015. La Confederazione e i Cantoni – autorità committenti del traffico regionale viaggiatori (Trv) – hanno pertanto chiesto la restituzione integrale dei sussidi eccessivi. In una nota, La Posta ha affermato che tale somma verrà rimborsata. Per l’Uft il problema riguarda anche il nuovo modello contabile applicato da AutoPostale Svizzera dal 2016. In base ai chiarimenti ancora in corso è infatti da ritenere che anche le indennità accordate per il periodo 2016–2018 siano eccessive. L’importo esatto potrà essere stabilito soltanto una volta ultimate le verifiche, precisa l’Ufficio federale. Da parte sua, La Posta riconosce che AutoPostale ha applicato una prassi contabile non conforme alle norme sull’impiego dei sussidi e per questo ha percepito indennità troppo alte. Queste, che corrispondono al 3% di tutte le indennità ricevute nel periodo in questione, sono state impiegate "all’interno dell’organizzazione di AutoPostale per l’esercizio corrente e per investimenti", precisa l’azienda. Da quanto emerso, aggiunge il gigante giallo, ad oggi è possibile escludere il conseguimento di vantaggi personali. La Posta ha anche deciso, "di comune intesa con l’interessato", di anticipare al 5 febbraio le dimissioni previste ad aprile del responsabile di AutoPostale, Daniel Landolf. Per la medesima data è stato "esonerato dalle sue responsabilità operative" il responsabile finanze di AutoPostale. La direzione ad interim è assunta da subito dall’attuale capo dell’unità operativa RetePostale Thomas Baur. Nel frattempo continuano le indagini indipendenti destinate a fare completa luce sull’accaduto. I risultati sono attesi per l’estate. In base all’esito, la direzione della Posta si riserva di adottare ulteriori provvedimenti. La direzione della Posta intende in particolare valutare il sistema di fatturazione varato nel 2016. I risultati verranno sottoposti all’Uft.

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