Bruxelles, a processo per il furto di diamanti da 38 milioni

Si è aperto oggi a Bruxelles il processo alle 19 persone (sedici uomini e tre donne) sospettate di essere implicate nel più importante furto di gioielli degli ultimi anni, commesso nel 2013 ai danni di un aereo di Helvetic Airways e con un bottino di circa 38 milioni di euro.

Alcuni degli accusati devono rispondere del furto di diamanti, altri per lo stesso furto e per l'incendio dei veicoli che avevano utilizzato nel colpo, e altri ancora per il riciclaggio delle pietre preziose e del denaro ricavato dalla vendita.

Il 18 febbraio del 2013, verso le 20, due veicoli neri, equipaggiati con segnaletica luminosa blu, avevano sfondato il recinto di un cantiere per entrare sulla pista dell'aereoporto di Bruxelles. In quel momento stava per essere imbarcato su un velivolo diretto a Zurigo il carico prelevato da un furgone portavalori. Otto uomini armati di fucili mitragliatori e con addosso un uniforme hanno minacciato i piloti dell'aereo e i trasportatori della Brink's; in un decina di minuti, senza colpo ferire, si sono impossessati di 120 valigette contenenti soprattutto diamanti. Poi si sono dati alla fuga.

Nel maggio 2013 era finiti nella rete degli investigatori in Belgio, Svizzera e Francia una trentina di persone, tra le quali il sospettato principale, il francese Marc Bertoldi (originario di Metz). Solo una piccola parte del bottino è stata ritrovata.

Il processo durerà fino alla fine di settimana prossima

Condanne a Ginevra

Nel novembre del 2016 il tribunale della Assise correzionali di Ginevra hanno condannato a due anni di prigione con la condizionale un agente immobiliare che aveva nascosto una parte dei diamanti (per 7 milioni di franchi) provenienti dalla rapina. E quelle sono state le uniche pietre preziose recuperate...