Tennis

Clostebol, Sinner accetta tre mesi di sospensione

Il numero 1 al mondo, risultato positivo a un controllo nel 2024, si è accordato con l'Agenzia mondiale antidoping

15 febbraio 2025
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L'altoatesino Jannik Sinner, numero 1 del ranking Atp, ha trovato un accordo con l'Agenzia mondiale antidoping (Wada): l'italiano ha infatti accettato di scontare tre mesi di sospensione, a partire dallo scorso 9 febbraio.

L'italiano, ricordiamo, era risultato positivo al clostebol (steroide anabolizzante, in quantità infinitesimali) a un controllo antidoping nella primavera del 2024, per il quale era stato già sanzionato dall'organismo di vigilanza del tennis.

Un provvedimento giudicato troppo lieve dall'Agenzia mondiale antidoping, che ora come detto ha provveduto a punire ulteriormente il recente vincitore dell'Australian Open, la cui squalifica terminerà il prossimo 4 maggio. L'italiano dovrà dunque saltare i tornei Master 1000 di Indian Wells e Miami in marzo, così come quelli di Montecarlo e Madrid in aprile.

L'agenzia mondiale antidoping ha accolto dunque la tesi della contaminazione: la sostanza proibita era stata passata a Sinner tramite un massaggio effettuato da un suo collaboratore, che non aveva infilato in guanti prima di operare il trattamento. Inoltre, viene riconosciuto che il tennista azzurro non ha tratto alcun beneficio a livello agonistico dall'assunzione – come detto involontaria – del clostebol. Grazie a questo accordo, l'agenzia ha abbandonato la procedura d'appello presso il Tas (tribunale arbitrale dello sport), ma ha ribadito che un atleta ‘è responsabile di eventuali negligenze del suo entourage’.