‘Questa fa male’, parola di Stan

È senza dubbio una delle sconfitte più cocenti della carriera, quella subita  da Stan Wawrinka al secondo turno degli Australian Open contro l’ungherese Marton Fucsovics (Atp 55), impostosi 11-9 nel tie break del quinto e decisivo set (7-5 6-1 4-6 2-6 7-6). Vuoi per la rimonta vanificata - il vodese ha perso i primi due set ma poi è salito di tono - vuoi soprattutto per i tre matchball sprecati sul 9-6 nell’appendice al quinto parziale che parevano ormai decisivi, salvo invece perdere i cinque ultimi punti della maratona di poco meno di quattro ore. «Sul 6-1 a mio favore nel tie-break del quinto set - ha commentato Stan - ho commesso l’errore di stare troppo sulla difensiva. Questa sconfitta fa male, non mi sono mosso bene, ho avuto troppe esitazioni». Wawrinka affronterà ora un trittico di tornei - Rotterdam, Doha e Dubai - per tornare a un successo che gli sfugge ormai da quattro anni (vinse per la seconda volta il Geneva Open). 

Tra i principali risultati della giornata, spicca il successo un po’ laborioso di Novak Djokovic, impostosi in quattro set ai danni dell’americano Tiafoe (6-3 6-7 7-6 6-3). Il serbo ha fatto la differenza aggiudicandosi il terzo set al tie-break e scongiurando così il rischio di trovarsi costretto a inseguire un parziale sfavorevole di due set a uno. Persa l’occasione, inevitabilmente nel quarto parziale l’americano ha perso fiducia e slancio.