SCI ALPINO

Niente medaglie, la regina è Breezy Johnson

La discesa iridata premia la statunitense, settima una buona Corinne Suter. Fuori dal tracciato invece Lara Gut-Behrami

(Keystone)
8 febbraio 2025
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Mai un successo finora in Coppa del Mondo, ma l'acuto proprio nel momento più azzeccato. Che rimarrà inciso nel metallo più risplendente, quello coniato d'oro. I Mondiali di Saalbach hanno regalato un'altra splendida pagina di storia incoronando regina della velocità Breezy Johnson. Nella discesa iridata l'americana ha infatti sfruttato le sue qualità di scivolatrice – e una pista non fra le più tecniche del circuito, fatta eccezione quei dossi a mo‘ di skicross – alzando i giri del motore nel tratto centrale, atterrato il salto Panorama, e mettendosi così tutte alle spalle. Pettorale numero uno, la 29enne si è accomodata sulla poltroncina di leader ammirando le discesiste più quotate finire lontane dal suo rilevamento cronometrico e... iniziando a cullare sogni di gloria.

Sogni trasformatisi dunque in realtà quando anche la padrona di casa Mirjam Puchner ha colorato di rosso il tabellone luminoso, sinonimo di quindici centesimi di ritardo. "Non rimanere a lungo in partenza e scrutare le colleghe scendere, mi ha permesso di concentrarmi sulla linea che mi ero prefissata senza apportare modifiche. Ho ‘solo’ sprigionato i miei cavalli, e ha funzionato", ha commentato euforica la natia di Jackson Hole. Johnson che si unisce alle sue illustri connazionali Lindsey Vonn (oggi 21esima, proprio dinanzi a una delusa Sofia Goggia), Hilary Lindh e Picabo Street. A differenza loro, però, come accennato in precedenza, la 29enne non ha mai assaporato il successo in CdM. Ha invece conquistato sette podi, di cui tre secondi posti. Dal 2023 non ha tuttavia più gareggiato: sospesa fino allo scorso dicembre per aver saltato tre controlli antidoping, la statunitense ha mostrato il suo volto migliore nella libera di Garmisch in cui si è piazzata quarta. Pure l'austriaca ha beneficiato di una pista cucita sulle proprie caratteristiche, che ha insomma esaltato le qualità di scorrimento. A completare il podio è invece stata Ester Ledecka, meno precisa delle sue rivali nel tratto conclusivo e attardata di 0"21 dall'americana.

La delegazione rossocrociata ha invece masticato di nuovo amaro in campo femminile, mancando la possibilità di conquistare il terzo oro consecutivo nella disciplina regina: tre volte sul podio nelle ultime tre rassegne iridate, Corinne Suter ha perso quattro decimi nell'ultimo intertempo. Quattro decimi costati... il bronzo. Sciatrice da grandi manifestazioni, la svittese può comunque dirsi soddisfatta del settimo posto. Più lontane Malorie Blanc (19esima) e Priska Ming-Nufer (21esima). Fuori dal podio in superG, dal canto suo Lara Gut-Behrami non è stata capace di riscattarsi. Nella parte conclusiva del tracciato la ticinese ha commesso un errore, finendo a margine della Ulli Maier senza fortunatamente conseguenze. "Non saprei dire cos’è successo. È una neve difficile da interpretare, su cui non bisogna calcare. Non ho conquistato il risultato che speravo, ma fa parte del gioco. Ora cercherò di ritrovare buone sensazioni in vista del gigante", ha dichiarato ai microfoni della Rsi. Come a Méribel due anni or sono, Gut-Behrami non ha dunque ottenuto medaglie nelle prove di velocità.