Sci

Elvetiche deludenti nel superG iridato, Gut-Behrami chiude 8a

La ticinese – comunque la migliore delle rossocrociate – su un tracciato facile non trova il ritmo, medaglia d'oro per l'austriaca Venier

6 febbraio 2025
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C'erano molte speranze di medaglia in casa rossocrociata alla vigilia del superG, seconda gara dei Mondiali in corso a Saalbach, ma purtroppo i risultati sono stati assai deludenti. Basti pensare che Lara Gut-Behrami – leader della specialità in Coppa del mondo – è stata la migliore delle svizzere e ha chiuso soltanto all'ottavo posto, staccata di 7/10 dalla vincitrice, l'austriaca Stephanie Venier.

Partita col pettorale numero 7, la padrona di casa ha entusiasmato un pubblico che probabilmente non si attendeva un suo exploit. La medaglia d'argento è finita al collo dell'italiana Federica Brignone, staccata di 1/10, mentre sul terzo gradino del podio sono salite, con lo stesso tempo, la statunitense Lauren Macuga e la norvegese Kajsa Vickhoff Lie. Già a Méribel nella scorsa edizione dei Mondiali c'erano state due medaglie di bronzo, e anche quella volta una era stata messa in bacheca dalla Vickhoff Lie.

Il successo della trentunenne Venier, che ai Mondiali di Sankt Moritz del 2017 aveva vinto l'argento in discesa, dà ossigeno all'intera delegazione austriaca, che in Coppa del mondo stava vivendo enormi difficoltà e che, a Saalbach, martedì aveva molto deluso anche nel team event, quando il quartetto di casa era stato estromesso già nei quarti di finale. Quarta alla finali stagionali dello scorso anno proprio a Saalbach e seconda nell'ultimo superG di Sankt Anton in gennaio, la 31enne tirolese Venier ha confermato di apprezzare molto le gare nelle località casalinghe.

Vincitrice dell'ultimo superG di Coppa del mondo e campionessa mondiale di superG nel 2021, Lara Gut-Behrami – che partiva coi favori del pronostico – su un tracciato piuttosto facile e veloce, disegnato dl tecnico americano Alex Hoedlmoser, non è riuscita a trovare il giusto ritmo, chiudendo come detto a 7/10 dall'oro e a 46/100 dal bronzo. «Ho semplicemente sciato male, tutto qua», ha detto senza accampare scuse la 33enne ticinese. «Non ho saputo interpretare la pista e non sono riuscita a sfruttare al meglio il materiale». Interrogata sull'eccessiva facilità del percorso, Lara non ha cercato scappatoie e ha ammesso... «Le atlete meglio classificate di me hanno sciato meglio».

Ancor peggio della ticinese hanno fatto le altre elvetiche, anche se degno di nota è il 12° posto a 1"19 di Malorie Blanc, campionessa mondiale juniores. «Sono davvero soddisfatta», ha detto Blanc ai giornalisti. «Dopo l'allenamento di mercoledì, mi ero detta che in gara avrei certamente fare di più. Sono soprattutto contenta di avere retto bene la pressione: quando mi sono svegliata stamattina, infatti, mi sentivo molto nervosa. Pii però ho respirato a fondo e mi sono detta che dovevo già ritenermi fortunata di essere qui».

In lizza anche per la discesa in programma sabato, la 21enne vallesana intende godersi anche la prossima gara così ha fatto col superG: «Nella libera bisognerà trovare il giusto equilibrio fra la prudenza e il lasciare scorrere gli sci, ma farò di tutto per attaccare».

Blanc, col suo12° posto, ha fatto meglio di Corinne Suter (14a a 1"26), che cercherà il riscatto nella discesa libera iridata in cartellone sabato. 17a, infine, l'obvaldese Michelle Gisin, staccata di 1"64 da Venier.

Venerdì in programma c'è il superG maschile, con il nidvaldese Marco Odermatt grande favorito.