Sci

Bea Scalvedi deve dire basta: 'Dispiace, ma non avevo scelta'

La 22enne bleniese (squadra B di Swiss-Ski) era ferma da oltre due anni a causa di persistenti problemi alla schiena, che non è riuscita a risolvere

13 aprile 2018
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Brutta notizia per lo sci alpino ticinese e rossocrociato. Come annunciato da Swiss-Ski, la sciatrice ticinese Beatrice Scalvedi è costretta a concludere a soli 22 anni la sua carriera agonistica per motivi di salute. A imporlo, i dolori persistenti alla schiena che ormai da anni attanagliano la bleniese nonostante un lungo e intenso percorso di terapia e trattamenti individuali. Già da due anni la giovane, ex allieva dello Sport-Gymnasium di Davos, aveva dovuto rinunciare a pressoché qualsiasi competizione.

«Dispiace, si chiude un capitolo importante della mia vita, ma sono consapevole che non ho altra scelta – ci ha spiegato la ticinese –. Ho lavorato tanto negli ultimi due anni, ci ho sempre creduto e ho raggiunto il mio obiettivo primario, ossia non sentire dolori nel quotidiano. Ma appena rimetto gli sci e aumento i carichi di lavoro, i dolori alla schiena ritornano, tanto che faccio fatica ad alzarmi dal letto. Anche i medici sono tutti concordi, devo pensare al mio futuro».

L'atleta della squadra B ha ottenuto i suoi più grandi successi nella stagione 2015/16, quando ha vinto la sua prima discesa libera in Coppa Europa a Davos, ha conquistato la medaglia d’argento nella disciplina regina ai Campionati Mondiali Juniores di Sochi e si è aggiudicata il titolo di campionessa svizzera Junior nel super G. Inoltre, ha conquistato il secondo posto nella classifica di Coppa Europa per la discesa libera, grazie al quale si è assicurata un posto fisso alla Coppa del Mondo 2017 per la discesa libera, poi purtroppo non sfruttato a causa appunto dei problemi fisici.

«Di questi anni passati nel mondo del Circo Bianco, mi rimarranno soprattutto le cose belle, le vittorie certo, ma anche le splendide persone che ho conosciuto, compreso il mio attuale compagno, che tra l'altro lavora e continuerà a lavorare in questo mondo, al quale rimarrò vicina anche grazie a lui».

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