Girata la serie, stasera a Porrentruy il Lugano ha la prima opportunità di chiudere conti e stagione. Steinmann: ‘Il focus deve restare sulla partita’
Lugano – Per la terza volta in poco più di una settimana, il Lugano è di scena a Porrentruy. Ma, per la prima volta in questo playout, all’ingaggio d’apertura del sesto atto i bianconeri si presentano avanti nella serie. Con la possibilità di poter chiudere i conti (e la stagione) già oggi nel Canton Giura. Decisamente tutta un’altra prospettiva rispetto a quella di sette giorni fa, quando al passo falso in entrata alla Cornèr Arena aveva fatto seguito la sconfitta di gara 2. E le cose si stavano mettendo di male in peggio anche nel terzo atto, salvato però in extremis dal provvidenziale colpo di reni degli uomini di Uwe Krupp, che avevano saputo raddrizzare la partita. Un primo passo nella giusta direzione, a cui ne sono seguiti altri due che hanno permesso al Lugano di portarsi a un solo successo dal punto finale di questa tribolatissima stagione.
Spartiacque del playout è stata indubbiamente gara 3, vinta in modo forse un po’ fortunoso, ma che ha permesso ai bianconeri di ritrovare prima la necessaria fiducia nei propri mezzi e poi, dalla sfida successiva in avanti, anche un gioco più efficace. E, soprattutto domenica sera, pure disciplinato, aspetto imprescindibile quando di fronte si ha una squadra che nel powerplay ha una delle sue armi più potenti. Capace di cavare dal cilindro 7 delle 11 reti segnate in questo playout (a cui vanno ad aggiungersi le due trovate a porta vuota e le altrettante con le due squadre a ranghi completi). Proprio la ritrovata disciplina è dunque stata una delle chiavi di volta di questa serie, a immagine delle sole due opportunità di giocare con un uomo in più concesse ai giurassiani in gara 5, contro le sette penalità rimediate in gara 1 (una per il Coach’s Challenge sul definitivo 3-4), cinque in gara 2, tre in gara 3 e sei in gara 4. «Rispetto alle partite precedenti, in gara 5 la differenza l’abbiamo fatta sul piano della disciplina – conferma il direttore sportivo dei bianconeri Janick Steinmann –. E siamo anche stati bravi a giocare esattamente nel modo che volevamo. Abbiamo pattinato parecchio e siamo stati capaci di tenere sotto pressione i nostri avversari dal primo all’ultimo minuto, tirando con regolarità e creandoci parecchie occasioni da rete. A volte nemmeno questo basta per garantirti il successo, come era capitato in gara 1 di questa serie, ma domenica i fatti ci hanno dato ragione».
Arrivati fino a questo punto, da vincere adesso non resta che un’ultima partita per finalmente timbrare il sospirato biglietto per le vacanze. Steinmann però preferisce tenere un profilo basso: «Il quarto successo in una serie al meglio delle sette partite è sempre il più impegnativo da ottenere. Siamo riusciti a rimontare dallo 0-2 al 3-2 il parziale di questo playout, ma la montagna non è ancora stata del tutto scalata. Ora dovremo essere bravi a mantenere il focus sulla partita e basta, senza farci fuorviare da tutte le implicazioni che un successo o una sconfitta comporterebbero. Anche perché tutte le partite di questa serie sono state estremamente combattute ed equilibrate, ragion per cui, ancora una volta, servirà la massima concentrazione». Importante, oltre alla giusta mentalità, sarà presentarsi sul ghiaccio con il pieno di energia per contrastare un Ajoie che, consapevole di essere all’ultima spiaggia, le proverà tutte per rimandare il verdetto a gara 7. Ecco perché il Lugano ha optato per affrontare il lungo viaggio già nella giornata di ieri, trascorrendo la notte a Delémont.