I bianconeri passano per primi sul ghiaccio dei giurassiani, ma alla lunga escono gli uomini di Ireland, che fanno loro anche il secondo atto del playout
È un su e giù continuo, ma senza concrete occasioni, l'abbrivio di gara 2 del playout tra Ajoie e Lugano. Con i padroni di casa che, al di là di tutto, si presentano qualche volta in più dalle parti del portiere avversario rispetto a quanto non facciano i bianconeri, spinti dal calore del pubblico amico che li sostiene a gran voce. Ma che di deve ben presto ammutolire, perché al 7'52" alla priva vera conclusione degli uomini di Uwe Krupp all'indirizzo della porta difesa da Conz, Fazzini con un polsino trova l'angolino alto che frutta al Lugano il primo vantaggio della serata. Poco dopo la metà della prima frazione un disco rimpallato davanti alla porta giurassiana va a finire dove c‘è appostato Canonica, ma il numero 14 dei bianconeri, proprio al momento di convergere a rete, viene anticipato dal provvidenziale intervento di Thiry che spazza lo slot. L'Ajoie, a ogni buon conto, non sta a guardare, e con la con la coppia Romanenghi-Bellemare fa correre i brividi lungo la schiena di Huska titolarizzato fa i pali bianconeri. Il numero 70 smarca il francese che però al momento di agganciare il puck è già troppo a ridosso del portiere per riuscire a fintarlo. La squadra di Greg Ireland deve poi stringere i denti quando Pilet si fa espellere per un'ostruzione. Frangente in cui dall'atmosfera carica di tensione sprigionano anche le prime scintille, con una bagarre che nasce all'altezza delle panchine di riposo, che sfocia in una penalità sul conto dei giurassiani (Fey) e Thürkauf e Dahlström sul forte dei ticinesi. E quando sulla panca dei cattivi ci rimane unicamente il capitano dei bianconeri, l'Ajoie torna a fare la voce grossa col suo micidiale powerplay. Che però, stavolta, non centra il bersaglio. A qualche secondo dalla prima pausa, tocca ad Arcobello andare a purgare due minuti di penalità, dando così ai giurassiani il vantaggio numerico al rientro sul ghiaccio.
Ma anche quest'opportunità non viene sfruttata dai padroni di casa per riequilibrare la sfida, anche perché il boxplay bianconero dà l'impressione di aver appreso la lezione di gara 1. Ciò malgrado, anche nel gioco a 5 contro 5, l'Ajoie dà l'impressione di essere cresciuto a cavallo dei primi due tempi, pur denotando qualche lacuna al momento di finalizzare l'azione. Il più ispirato in questo frangente è Matteo Romanenghi che tra il 26'12" e il 27'42" si procura un paio di buone occasioni per pareggiare il conto. Lo stesso giocatore che Alatalo, negli istanti finali di un secondo tempo scorre via veloce veloce, ferma con un colpo di bastone, costringendo i suoi compagni a finire il tempo di mezzo e a iniziare il terzo sì sempre avanti di una rete, ma nuovamente in inferiorità numerica.
E questa penalità, stavolta, per il Lugano è fatale. Anche perché nei primi scampoli di gioco del terzo tempo a far compagnia ad Alatalo sulla panca dei cattivi è Morini, e ai padroni di casa basta un amen per infilare il disco dell'1-1 con Brennan su assist di Bellemare. Con i ticinesi che, perdippiù, per quasi la totalità dei due minuti che seguono deve ancora giostrare in inferiorità numerica, con l'Ajoie che prova a spingere alla ricerca anche della rete del sorpasso. Che, a ogni buon conto non arriva. Poco prima del cinquantesimo è Devos che si ritrova sul bastone un disco invitantissimo per il 2-1, ma il tiro del topscorer locale, da ottima posizione centrale, va fuori misura tra le imprecazioni del pubblico di fede giurassiana. L'appuntamento con il gol è però rimandato solo di qualche minuto, perché al 52’ spaccato Romanenghi raccolgie un disco rimpallato dalle sue parti e con tutta la potenza che ha in corpo lo scaglia verso la porta del Lugano, con Huska che può solo rallentarne la corsa in fondo al sacco, ma non arrestarla. Il tempo scorre a tutto svantaggio dei bianconeri, con Krupp che a 1'49" dal sessantesimo chiama il timeout e alla ripresa del gioco Huska se ne resta in panchina e sul ghiaccio ci sono sei giocatori di movimento sul fronte bianconero. Stavolta però la magia che appena due giorni prima aveva rimandato tutti all'overtime non si ripete, anche perché a 38 secondi e 5 decimi dalla fine Hazen fa 3-1 e game over, col l Lugano si ritrova così sotto 0-2 nella serie.
Ajoie - Lugano (0-1 0-0 3-0) 3-1
Reti: 7’52’’ Fazzini (Marco Müller, Guerra) 0-1. 40'3‘’ Brennan (Bellemare/esp. Morini e Alatalo) 1-1. 52'00‘’ Romanenghi (Maurer, Fischer) 2-1. 59'22‘’ Hazen (Romanenghi, Maurer/a porta vuota) 3-1.
Ajoie: Conz; Honka, Brennan; Fischer, Fey; Maurer, Nussbaumer; Pilet, Thiry; Hazen, Bellemare, Romanenghi; Palve, Devos, Pedretti; Robin, Garessus, Schmutz; Vecacktins, Rundqvist, Bozon.
Lugano: Huska; Aebischer, Dahlström; Mirco Müller, Guerra; Jesper Peltonen, Alatalo; Montandon; Cormier, Zohorna, Sekac; Fazzini, Arcobello, Carr; Cormier, Zohorna, Sekac; Zanetti, Verboon, Morini; Aleksi Peltonen.
Arbitri: Stricker, Ströbel; Obwegeser, Gurtner.
Note: 3'636 spettatori. Penalità: 2 x 2’ contro l’Ajoie; 5 x 2’ contro il Lugano. Tiri in porta: 24-26 (8-10, 9-12, 7-4). Ajoie privo di Turkulainen, Nättinen (entrambi infortunati), Frossard, Pouilly, Bernasconi, Patenaude, Scheidegger, Sopa e Mindet (tutti in soprannumero); Lugano senza Van Pottelberghe (infortunato), Joly, Giovannini, Hausheer, Meile, Reichle, Cjunskis, Pulli, Patry (tutti in soprannumero) e Nyffeler (liberato dal contratto). Al 58'11‘’ timeout chiesto dal Lugano, che gioca senza portiere fino al 59'22‘’. Premiati a fine partita, quali migliori giocatori in pista, T.J. Brennan e Luca Fazzini.